RITIRA GRATIS IL TUO SONAGLINO DA PRENATAL O BIMBO STORE


immagine primi sorrisiNeomammine del 2013 e future mamme a me! Ecco il primo regalino GRATIS per il vostro bambino. Sì avete capito bene, non vi costerà nulla. Per averlo non dovrete fare altro che recarvi in qualsiasi punto vendita Prenatal o Bimbo Store munite del coupon che vi dirò come scaricare. E’ facilissimo. Il regalo è questo utilissimo sonaglino della Fisher Price che stimolerà l’attenzione e la curiosità del vostro cucciolo. Cliccate sull’immagine a fianco per andare al link, dove poter stampare successivamente il coupon regala-sonaglino. Il tutto senza obbligo d’acquisto. Lo hanno già richiesto e ottenuto tantissime fan di mammarisparmio, che ringrazio per avermi inviato la foto sulla pagina facebook. GRAZIE e approfittatene subito la promozione – che è durata tantissimo – scade a fine mese: il 30/11/2013. FORZA! 🙂

 

PANNOLINI HUGGIES LITTLE SWIMMERS, RICHIEDI IL TUO CAMPIONE

Pannolini little swimmer small 12 pz13097882894e11c881e74b8Ecco qui un’ottima occasione per testate un prodotto prima di comperarlo. E se poi l’estate è appena iniziata tanto meglio. Avere un pannolino in omaggio Little Swimmers di Huggies è semplicissimo. E pensate che potete richiederne addirittura fino a tre. Niente male, eh?

Cliccate sull’immagine qui a fianco e seguite il link che vi porterà direttamente alla home page dove poter effettuare la registrazione. Lasciando i vostri dati, i pannolini vi arriveranno direttamente a casa, GRATIS.

BUONO SCONTO NAPISAN, 2 EURO RISPARMIATI

napisan Amici, per avere un buono sconto da 2 euro valido sull’acquisto di uno dei prodotti a marchio  Napisan, prodotti alleati per la pulizia, l’igiene della casa e del bucato. Noi mamme sappiamo bene quanto è importante igenizzare e disinfettare le superfici, soprattutto nei primi anni di vita quando il bambino è bersaglio di germi e batteri. Se volete approfittare di questo buono sconto del valore di due euro,  è sufficiente cliccare sull’immagine; si aprirà la pagina ufficiale del gruppo, dove si potrà registrarsi e così ottenere il buono .

Perchè pagare di più?

COME FARE UN PORTACIUCCIO CON DELLE VECCHIE BRETELLE

Risparmiatoriiiii…mica avrete buttato l’avanzo di bretelle usato per il reggi-collo-asciugamano vero? (clicca qui se ti eri perso il post). Ecco un TUTORIAL facile facile per realizzare un simpatico PORTACIUCCIO, con l’altra metà della bretella.

casa

  1. taglia la bretella, tanto quanto vuoi che sia lungo il tuo portaciuccio
  2. ferma con ago e filo o macchina da cucire l’estremita’ dell’ elastico cosi’ che non si sfilacci (non serve essere precisi, tanto poi non si vedra’)
  3. prendi un pezzetto di velcro biadesivo (2 euro al metro..te ne bastano 3 cm) e mettilo alle due estremita’. Se vuoi impreziosisci con un bottone, ma assicurati di cucirlo saldamente
  4. appendi il tuo ciuccioooo!!!

Ps… la mia manco lo prende il ciuccio, so che e’ meglio, pero’ delle volte farebbe tanto comodo. Se ti piace questa idea, condividila grazie.. 

OMICIDIO RACCOLTA PUNTI KINDER E FERRERO REGALISSIMI 2013

Colpa mia, sapevo che prima o poi sarebbe accaduto. Perché non bisogna mai lasciare incustodita la propria Raccola Regalissimi Kinder e Ferrero 2013. 

portatutto nutella Regalissimi 2013 Kinder

Me la guardavo, me la toccavo, ogni tanto l’accarezzavo pure. Facevo scorrere sotto i polpastrelli, uno dopo uno, quei punti che nell’arco dei mesi avevo raccolto con amore e dovizia. E badate bene! Mammarisparmio non è una da punti. Vabbeh che si diverte a risparmiare, ma resta pur sempre una mamma che deve badare a mille cose. Però la Raccolta Regalissimi mi era rimasta lì, sul groppone, dopo che l’anno scorso per pochi punti ero rimasta fuori. La raccolta della Kinder era finita e a me mancavano un “non so più quanti” per finire la scheda. Vero è che mi ero presa tardi e avevo iniziato ormai a metà stagione.

“L’anno prossimo non mi fregano” ho pensato! E così ho cominciato dall’inzio, primo giorno di Regalissimi, primo punto per me. E cosa scopro a un passo dal traguardo…che mia madre, sì la mamma di Mammarisparmio, nientepocodimenoche…ha buttato via la scatola dei Kinder Brioss, dove io avevo minuziosamente incollato sul retro punto dopo punto. Vedendo la scatola vuota, vicino ad altre scatole (piene) ha pensato bene che ci fossimo mangiati tutte le merendine e che fosse arrivato il momento di buttarla. “Ma mammaaaaa! E’ dall’estate scorsa che quella cavolo di scatola è lì”.

TRAGEDIA! Insomma, il mio portagiochi a forma di Nutella è andato in fumo. Già me le ero immaginato lì, nella stanza di Babyrisparmio. C’ero quasi…era la mia rivincita dopo la smacco dello scorso anno.

…Cara, dolce Nutella, il nostro è sempre stato un rapporto di amore e odio. E io da oggi ti odio ancora di più. Ora vado di là in cucina e sai che faccio? Ti mangio!

 

LAVORO MINORILE, SE LA COLPA E’ UN PO’ ANCHE NOSTRA

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Cari amici, siamo a qui a parlare di pannolini, salviette, a chiederci se sono meglio profumate oppure no, a caccia del prezzo più conveniente. E’ utile e – diciamocelo – pure divertente!

Oggi però è giusto anche ricordare la GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL LAVORO MINORILE, per sensibilizzare l’opinione pubblica affinchè si parli più di questo tema. Sono oltre 250 milioni nel mondo i bambini che lavorano. Che tristezza! Ma non voglio annoiarvi con numeri e percentuali che servono a ben poco.

Voglio invece raccontarvene una…io sono di Milano e purtroppo, sul fronte del lavoro minorile, la situazione qui in città sta precipitando. E pensare che fino a qualche anno fa era così raro trovarsi faccia a faccia con un musino intento a chiederti l’elemosina o a venderti una rosa. Lo sappiamo tutti, la maggior parte di loro sono stranieri, per lo più rom.

Gli hanno insegnato a suonare alla meglio il violino o la fisarmonica, li hanno addestrati e li hanno poi mandati così, allo sbaraglio, soli,  a 7…forse 8 anni, su una metropolitana a strimpellare in cambio di qualche moneta. Non è giusto. Fa male vederli così; sapere che se gli darai qualche spicciolo alimenterai quel vortice vizioso ma che se li lascerai a mani vuote, probabilmente, la sera, a casa, le prenderanno.

Io non prendo spesso i mezzi pubblici. Anzi. Però una delle ultime volte, io non sono stata zitta. NON MI SONO RISPARMIATA.  Non ce l’ho fatta e mentre il trio formato da un ragazzo, una donna e un bambino – tutti e tre rom – stava abbandonando il vagone, terminata la loro “esibizione” , sono sbottata.

 “I BAMBINI NON DEVONO LAVORARE”,

ho urlato. E tanto! Tant’è che tutti si sono girati. Anche quel piccolo. Povero cucciolo, pensava lo stessi chiamando; ha fatto come per venire da me, poi ha capito. Pensava in una moneta dell’ultimo secondo o forse ha pensato di non avermi vista mentre faceva la sua sfilata della vergogna con quel bicchiere di carta mezzo rotto. Io invece sì, io sì, lo avevo visto. E bene.

Sono stata vigliacca ad aspettare fossero lì sulla porta, prima di rivolgermi così contro quei due adulti? Forse sì. Ma l’importante è che mi abbiano sentito; l’importante è non essere stata zitta. Ma non è solo con loro che ce l’ho. Ce l’ho con tutte quelle persone che, una volta scesi “gli intrusi”, hanno continuato a fare finta di nulla. Facendomi sentire sola. Un “brava signora!” – oppure –  “Parole sante signora” sarebbero bastati. Invece silenzio totale.

Ma non per sentirmi brava io, sia chiaro!

Mi sarei convinta che certe cose non possono diventare la normalità.

E un bambino che lavora non sarà MAI la mia normalità