E’ CHE FORSE NON ERO FATTA PER ESSERE UN GENITORE AD ALTO CONTATTO

Cosa vuol dire essere genitori ad alto contatto? Cosa comporta? La genitorialità consapevole è un cammino che tutti possono intraprendere? Forse no! Io sono piena di dubbi, tanto stanca e ho perso la voglia di fare un secondo figlio.

Quando ero piccola e guardavo il telefilm “I Robinson” pensavo che anche io, un giorno, avrei avuto una famiglia così! Saremo stati in tanti, uniti e ironici, e non ci saremo mai sentiti soli. Sono cresciuta come figlia unica e quando avevo poco meno di dieci anni, avere un fratello o una sorella era diventata una priorità. Passavo il giorno a pensare al mio fratello immaginario. E piangevo, perchè non arrivava mai. Poi crescendo ho capito le ragioni di questa lunga, vana attesa: i miei genitori non andavano più d’accordo e di fatto vivevano già da separati in casa.

L’altro giorno mi è capitato tra le mani il diario dove annotavo le mie sofferenze di bambina e devo dire che mi sono fatta una gran tenerezza.

Eppure oggi l’idea di dare un fratello o una sorella a Babyrisparmio mi fa rabbrivvidire. O meglio, l’idea di un altro figlio. Sento molte coppie dire di aver voluto il secondo perchè “non volevamo lasciare solo il primo”.

Io però sono convinta che le motivazioni devono essere ben più forti per decidere di fare un altro figlio. Va desiderato fortemente per tante ragioni.

IMG_0086Babyrisparmio ha un anno e mezzo e di sicuro è la cosa più straordinaria che io abbia mai fatto. Un percorso meraviglioso ma anche difficile. Lo ammetto. Per me non è stato così naturale fare rinunce e sacrifici. Poi ci sono altre mamme, cui viene tutto spontaneamente, quelle che – io dico! – la maternità ce l’hanno nel DNA; sono già mamme ancor prima di avere figli.

Nei momenti di particolare stanchezza, mi chiedo se non ho sbagliato tutto con Babyrisparmio. Io e Papàrisparmio ce lo chiediamo entrambi, quando ci sentiamo così distrutti da non riuscire nemmeno a guardarci in faccia.

Il problema è che mia figlia non dorme e non mangia. Salta la colazione, il pranzo e la cena. A fine giornata, spesso, ha mangiato solo tre crackers e un budino. Poi ogni tanto mangia mezzo piatto di pasta. Ha il ferro basso, non vuole mai le proteine. Qualsiasi cosa io gli porga la butta per terra: carne, prosciutto, svariati tipi di formaggio. Il biberon con il latte non lo ha mai voluto. E quanti gliene ho preparati! E buttati.

Vi assicuro che vedere il proprio figlio non mangiare praticamente mai, ti snerva. 

Vi assicuro che non dormire più di 4 ore filate per notte, da un anno e mezzo, ti snerva ugualmente.

Forse siamo stati sfortunati noi con Babyrisaprmio, che è una bambina “difficile”.

O forse, per l’appunto, abbiamo sbagliato tutto, noi, con lei.

L’altro giorno ho scoperto che la ragazza che occupava il letto a fianco al mio quando ho partorito, a marzo darà alla luce già “il secondo”. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: “Ma come fa?”. Io non lo so. So solo che io non ce la farei. Faccio fatica a stare dietro a una, figuriamoci a due. Pensare di dover ricominciare tutto da capo con pannolini, poppate, pappe, lotte intestine perchè non mangia, non dorme mi fa passare qualunque voglia di maternità.

Se penso a tutto il tempo che ho dedicato a mia figlia da quando è nata, se arrivasse un altro piccolino cui badare, non avrei più tempo per lei. E questo non lo vorrei mai.

Non lo so. Siamo molto confusi. Anche Papàrisparmio sognava una famiglia come quella dei Robinson.

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Forse essere un genitore “ad alto contatto” non faceva per me: portare in fascia, il cosleeping, l’allattamento a richiesta prolungato fino a quando il bambino si mostra interessato al seno, non lasciarlo piangere mai…

Forse ho preso tutto troppo alla lettera.

Forse per essere un genitore ad alto contatto ci devi essere portato. Eppure mi rendo conto che non avrei saputo fare diversamente. Non sarei riuscita a farla piangere a oltranza, a non tenermela addosso, a non farla dormire con me quando ancora si sveglia la notte nel lettino e mi cerca. In fondo resto la stessa persona che ha scritto questo post sul metodo Fate La Nanna, quello che “insegna” al vostro bambino di addormentarsi da solo.

Però sono stanca.

Diamine se sono stanca.

Non dormire ti toglie l’energia, ogni forza di dosso, mentale e fisica. Sei più nervoso, cominci a litigare, dimagrisci, invecchi. Insomma, non stai bene. E dallo scorso marzo, da quando Papàrisparmio ha iniziato a lavorare,  non si dorme nemmeno più insieme. Lui va nell’altra stanza, perchè giustamente ha bisogno di dormire se il giorno dopo deve alzarsi alle sette!

Però mi manca dormire a “cucharita” con lui! (il famoso cucchiaio, in spagnolo)

Quanto durerà?

Ovunque mi giri, in questo periodo, incontro solo coppie che dormono felicemente assieme, che hanno bambini dell’età della mia che dormono tutta la notte da quando avevano 4 mesi, che si addormentano verso le nove di sera, dopo due ninna nanne, quando la nostra prima delle undici non crolla mai.

Molti di questi hanno usato il metodo “Fate la nanna”. Orrore? Sarà…però non li vedo stressati e di giorno sono così riposati da godersi per bene i figli. Per non parlare di chi allatta artificialmente, che ha neonati che di notte fanno tutta una tirata.

Sono contenta di allattare la mia bimba, ma quando sento che chi decide di fare subito  il secondo sbandiera il fatto che “il primo non ci ha mai dato problemi”, un po’ di invidia mi viene. Ed è lì che mi chiedo se non abbiamo sbagliato tutto. Se non abbiamo preteso troppo da noi stessi, se forse ci siamo complicati la vita inutilmente.

Insomma, sono un po’ sfiduciata.

Non so da dove cominciare. Non so come toglierle il seno, come farla addromentare a un orario decente così da avere un paio d’ore solo per noi come tante altre coppie, come insegnarle a dormire e mangiare. Detto niente…vero? 😀

E soprattutto non so come fare a farmi venire la voglia di avere un altro figlio.

Perchè la verità è questa: non voglio lasciarla sola, ma questa non può essere l’unica ragione.

LEZIONE 3 – SE TI AVANZA LA TORTA, FAI I BISCOTTI RICICLONE (SENZA COTTURA) COCCO E LIMONE

Siamo giunti alla terza lezione della nostra Suola di dolci per Negati.

Questa volta parliamo di biscotti: buoni, semplici e davvero risparmiosi. Valentina, la nostra Maestra pasticcera, ce li presenta in tre diverse varianti:

al limone, un classico intramontabile

al cocco, una garanzia per il palato

al cioccolato e nutella, per i più golosi, che lei ha soprannominato biscotti “riciclone”.

Cominciamo proprio da quest’ultimi.

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BISCOTTI RICICLONE

 

Non ci sono dosi precise da dare per questi biscotti/cioccolatini. Per farli ho usato della torta al cioccolato avanzata e della nutella. Si sbriciola la torta e si impasta con la nutella! il risultato è sorprendente!!!

Diventerà una palla modellabile da cui io ho ricavato della palline che poi ho pucciato nel cioccolato e passato nella granella di nocciole. Il procedimento è lo stesso per qualsiasi tipo di torta o biscotti avanzati. Qualora non vi piacesse la nutella si può benissimo usare la marmellata.

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Ecco cosa vi serve:

  • 250 gr di farina di cocco
  • 200 gr di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di miele
  • 160 gr di albumi
  • un goccino di latte

Mettete utti gli ingredienti in una ciotola e mischieteli. Fate poi riposare in frigo per una mezzoretta. L’impasto risulterà un po’ appiccicoso, ma è giusto così!

Quando il composto è abbastanza solido, fate delle palline e infornatele su carta forno a 200° per una decina di minuti. Nel forno i biscotti diventeranno croccanti fuori e morbidissimi dentro! Con queste dosi ricaverete circa una quarantina di pezzi.

IL TRUCCO. Per dare una forma omogenea e uguale ai biscottini io ho usato uno stampo in silicone a forma di semisfera, ovviamente per chi non ne dispone si possono benissimo fare delle palline a mano).

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BISCOTTI AL LIMONE

 

Ecco gli ingredienti necessari per la preparazione.

  • 200 gr farina
  • 1 uovo
  • 75 gr burro
  • 100 gr zucchero
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • scorza di 3 limoni

Anche qui bisogna solo mettere in una ciotola tutti gli ingredienti, creare una palla di impasto che metteremo in frigo per una mezzora. Di nuovo si rimpasta velocemente e si creano delle palline che metteremo su carta forno a cuocere in forno per 10 min circa, fino a leggera doratura, a 180°.

Una volta raffreddati spolverizzateli con dello zucchero a velo!

Spero vi siano piaciute le mie ricette. Grazie e alla prossima! 😀

Valentina

 

IL NATALE NELLE FAMIGLIE ALLARGATE, COME SOPRAVVIVERE ALLE FESTE (IO SCAPPO ALLE TERME :-))

Volete sapere la cosa strana? Io provengo da una grande famiglia. Mia madre ha 5 fratelli, mio padre 6, ho più di 30 cugini di primo grado.

Eppure il Natale, negli ultimi anni, è sempre stato la festa degli altri, quel giorno che è “meglio che passi in fretta, rapido e indolore!”. Invece, oggi, che c’è anche lei, Babyrisparmio, mi sono imposta di festeggiarlo, complice l’entusiasmo di Papàrisparmio che mi ha spinto persino a fare l’albero.

Lei merita un bel Natale. E poco importa se quella famiglia, dove sono cresciuta, ormai non c’è più.

ID-100157087Io sì che sono stata fortunata. Ricordo che da piccola, la sera della Vigilia, c’era sempre qualcuno costretto a mangiare su tavolini d’emergenza, invenzioni dell’ultimo minuto, perchè non c’era mai posto per tutti. All’epoca noi cugini eravamo ancora piccolini e soprattutto nonna era ancora viva. Poi lei è mancata e con la sua dipartita si sono sciolti tutti quei nodi che tenevano unita la famiglia. Forse c’era tanta ipocrisia in quegli incontri o forse davvero con la sua morte si è rotto l’incantesimo; forse noi siamo diventati grandi. Nel frattempo i suoi figli (i miei zii) si sono tutti separati e il risultato non poteva non essere questo: disunione.

Quanto conta la figura della nonna nel tenere unita una famiglia?

Il Natale nelle famiglie separate è sempre un evento un po’ delicato. Perchè qualcuno per mezza giornata dovrà rimanere da solo. Chi scegliere? Come comportarsi con i bambini? L’ideale, ovviamente, sarebbe dimenticare tutti i dissapori per un giorno e trascorrere assieme il Natale. Ma come si fa? Torniamo al discorso di prima, quello dell’ipocrisia. E poi ci sono coppie talmente ai ferri corti, per le quali anche trascorrere un paio d’ore alla stessa tavola, sarebbe un’impresa impossibile.

E’ il caso dei miei genitori, che a malapena riescono a dirsi “ciao!”. E quando lo fanno, ci sono una tale tensione e imbarazzo che a chiunque lì presente verrebbe voglia di sparire. tipo Superman un attimo prima di trasformarsi.

Io sono grande ormai.

I bambini però non meriterebbero di vedere queste cose. Anche se i genitori non stanno più insieme.

Io trascorrerò il Natale con Nonnarisparmio e Papàrisparmio alle terme nel Veneto, mentre mio papà (Nonnorisparmio) starà con sua moglie e mio fratello (che ha 25 anni meno di me) in Piemonte.
Poi a 10mila km di distanza, in Colombia, ci sarà un’altra Nonnarisparmio – Flor Stella – che festeggerà senza il suo unico figlio, ma festeggerà.

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A Papàrisparmio manca molto il clima natalizio che si respira al suo Paese: grandi mangiate e bevute, musica a tutto volume per le strade e danze che non finiscono mai, bambini che corrono avanti e indietro per la casa e tutto il parentado che si ritrova. Io ho provato a spiegargli che anche qui, molte famiglie, festeggiano così il Natale ma che nelle famiglie allargate le cose sono un po’ più complicate. Se poi oltre a essere allargate, sono anche un po’ sparse per il mondo come nel mio caso, le cose si complicano. 😉

Forse voi conoscete qualche famiglia “allargata” che festeggia il Natale “tutti assieme appassionatamente”? A volte capita…io però per ora queste cose le ho viste solo nei film.

In ogni caso, auguri a tutti voi e grazie per tenermi accompagnato in questi mesi. Mammarisparmio festeggia a breve il suo primo semestre e le cose stanno andando più che bene. Il merito è anche il vostro. Grazie di cuore.

PANNOLINI PAMPERS PROGRESSI REGALA 50 EURO E 2000 BICICLETTE

Voi che usate Pampers Progressi cominciate a tenere via i punti che trovate sui pacchi, perchè comincia adesso l’iniziativa che ti regala 50 euro in buoni sconto. Le 2000 mamme più veloci si aggiudicheranno in regalo anche delle biciclettine davvero belle per i loro bimbi (2035 in realtà, perchè ci sarà un’estrazione “paracadute” per quelle che arriveranno in ritardo).

I punti non sono quelli che dovete ritagliare e spedire (come si faceva una volta!) ma visto che ormai siamo nell’epoca di internet, dovrete – dopo esservi iscritte al club Pampers – inserire il codice che trovate nel pacco (un codice = uno o due punti, a seconda che il pacco sia singolo, doppio o quadripack). Ma potete guadagnare punti più velocemente partecipando attivamente al club Pampers. Come? Per esmpio rispondendo ai sondaggi che vengono lanciati di tanto in tanto.

Avete tempo fino al 15 giugno.

Ricordatevi di seguire Mammarisparmio anche su Facebook così da segnarvi in agenda i PampersDay, giornate in cui certi negozi fanno sconti su tutta la linea Pampers. E’ quello il giorno per fare la scorta. 🙂

Cliccate sull’immagine sotto per essere reindirizzati alla pagina dell’iniziativa e iscrivervi al club!

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FIABE E DENARO, CHIEDI IL LIBRO GRATIS E INSEGNA A TUO FIGLIO IL VALORE DEI SOLDI

Bambini e denaro, due accostamenti che fanno a pugni. Per me è un po’ presto per parlarne perchè Babyrisparmio è ancora troppo piccolina per capirne le dinamiche, però un’idea me la sono fatta, anche grazie a mio fratello che ha 10 anni (sì, ci separano “solo” 25 anni 🙂 ): i ragazzi di oggi sono abituati ad avere tutto, e subito.

Non che per me non sia stato così, anche perchè sono cresciuta come figlia unica.

Ma credo che oggi la situazione ci stia sfuggendo letteralmente di mano. Sarà che noi genitori – sempre più assenti  e dediti al lavoro – cerchiamo di placare “materialmente” il nostro senso di colpa, sarà che si fanno sempre meno figli e i pochi bimbi che girano per casa vengono ultracoccolati (in particolar modo dai nonni, che per diventare tali magari hanno dovuto attendere  tempi lunghissimi). Le ragioni sono molteplici.

Sta di fatto che un po’ mi vergogno a dichiarare quanto sia stato speso per questo Natale qui a Casarisparmio, solo per la piccola. Io che sono Mammarisparmio e che dovrei inneggiare alla parsimonia, farei meglio a nascondermi. Però dai, è il suo primo Natale su due gambe, per cui sto giro è andata così. 🙂

51-8ScwhD0L._AA258_PIkin4,BottomRight,-37,22_AA280_SH20_OU29_Perchè vi dico tutto ciò?

Per introdurre una bellissima iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Associazione FarEconomia, il Consorzio Pattichiari e i ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dai loro sforzi è nato il volume “Fiabe e Denaro” (di Emanuela Rinaldi), un libro per educare al risparmio e all’economia rivolto a bambini, genitori e insegnanti della scuola primaria. 

Al suo interno troverete nove favole, schede didattiche, attività ludico ricreative. E sapete qual è la notizia più bella? E’ tutto gratis. Potete scaricarlo gratuitamente in versione e-book su Amazon (in soli due giorni ha raggiunto già la 53esima posizione nella classifica dei best seller gratis e secondo nella sezione libri per bambini e ragazzi).

Allora cosa aspettate? Andate sul sito di Amazon per scaricare gratuitamente l’ebook Fiabe e Denaro. Oppure se ambite alla versione cartacea, registratevi a questo sito, lasciando il vostro indirizzo, e vi arriverà tutto a casa gratis:  http://www.economiascuola.it/videoeas/fiabe-e-denaro/.

Affrettatevi però perchè ci sono solo 200 copie disponibili.

Intanto se volete vedere una recensione video, ecco il trailer realizzato dagli amici di Genitori Channel (iscrivetevi al loro canale! E’ interessantissimo 🙂 )


 

 

CINQUE IDEE REGALO PER IL TUO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Un’utile idea regalo per questo Natale per tutte le mamme che ogni giorno devono combattere contro lo sporco e il pelo degli animali. Li amiamo da matti però a volte verrebbe voglia di rasarli a zero. E allora lasciamo che sia Vileda a pulire per noi.
Papàrisparmio dice che Babyrisparmio gli ricorda tanto la sua Luna, il cane che aveva in Colombia. Lo so che sembra un po’ brutto a dirsi, ma è la verità. 🙂 La nostra piccolina per tante cose si comporta proprio come un cagnolino. Solo per citare alcuni esempi:
  • se le lanci qualcosa, corre verso l’oggetto e (a volte) te lo riporta indietro
  • quando è spaventata, ti viene dietro dietro in cerca di conforto
  • se arriva qualcuno, corre verso la porta e fa le feste
  • bisogna alzare la voce, quando vuoi che ti ascolti.
Parlando di cani, io ne ho avuti tre, mentre i gatti sono stati due. Mi dicono pure che a due anni infilai un legnetto nell’occhio di un gatto che da quel giorno venne rinominato Polifemo (indovinate perchè?). Io non me lo ricordo, lo giuro!
Crescendo ho imparato a essere più gentile con gli animali, tant’è che quando ero piccina me li sbaciucchiavo tutti (sulla bocca!). Non posso rinnegare il mio passato. 🙂
Ad ogni modo, pur non avendone ora, gli animali fanno ancora parte della mia vita.
Eccomi, bambina, con la mia gatta Susi

Eccomi, bambina, con la mia gatta Susi

Susi – così si chiamava l’ultimo gatto che ho avuto e che ci ha lasciato tre anni fa, dopo vent’anni – è cresciuta con me. Nonostante siano passati degli anni la mia gatta è ancora qui con me. E non mi riferisco solo al suo ricordo, ma “materialmente”. Capita infatti che ogni tanto mi trovi ancora su qualche vecchio maglione o coperta un suo pelo bianco. 
Anche più di uno, a dire il vero. Susi aveva questo “piccolo” problemino: aveva il pelo lungo e folto, che perdeva ovunque. Una carezza? Un centinaio di peli che ti rimanevano in mano e si spargevano per tutta
Come se non bastasse, una delle mie migliori amiche d’infanzia, Veronica, è allergica ai peli del gatto. Così, quando si fermava a dormire da me, era tutto uno starnutire e un “Oddio, non respiro…mi sento la palla di pelo in gola”.
Per chi ha di questi problemi, ma anche per chi ha dei bambini in generale, un’idea regalo per questo Natale potrebbe essere il robot catturapolvere della Vileda Virobi .
Vileda Virobi è un robottino che va avanti indietro per la stanza, in grado di riconoscere gli ostacoli, senza fili e che si ricarica come un telefonino. Per altro lo trovate scontato a 24,90 anzichè a 39,90 a questo indirizzo.
Di sicuro è un regalo utile che farà felici le mamme, la quali non dovranno passare così i pochi ritagli di giornata a spolverare, e anche i nostri amici a quatto zampe, che perdono peli un po’ ovunque. In fondo è Natale anche per loro, diamine! 
Mamme, ricordiamocelo, il tempo passato a lavare, stirare, pulire è tutto tempo rubato alla vita e soprattutto ai nostri figli. 
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A questo punto, insieme al robot Vileda, se vi sentite particolarmente generosi potreste omaggiare la vostra palla di pelo di casa con degli altri regali che lo farebbero felice. Come ad esempio:
karlie-bristle-brush-largeuna bella spazzola per il pelo (ancora mi ricordo le espressioni “goduriose” che faceva la mia gatta, quando le pettinavo la schiena :D)
un bel collare antipulci (sempre utilissimo e doveroso da acquistare ogni tot di tempo, visto che dopo un certo periodo perde la sua efficacia e va sostituito)
un tiragraffi (così eviterete che i vostri gatti rovinino i divani; io ormai non ne ho più uno integro!)
E per finire, ciliegina sulla torta…
un bel topino che scorazzi per casa (possibilmente non vero, come quelli che ogni tanto, la mia Susi, mi faceva trovare sotto il letto 🙂 )