QUALE TABLET PER BAMBINI COMPERARE? OPINIONI A CONFRONTO

Ormai sono un’esperta quando si parla di tecnologia dedicata ai bambini. Vi presento i tablet per i bambini piccoli, un’occasione per imparare giocando: l’Happy Tab e il Clempad a confronto.

Sempre più spesso mi capita di parlare dello spinoso argomento “bambini e tecnologia“. Dico spinoso perchè è uno di quei temi che spacca sempre in due in genitori tra chi è a favore e chi invece non vuole sentirli nemmeno nominare.

Io sono dell’opinione che tutte le cose debbano essere fatte cum grano salis e che spesso i divieti ottengano l’effetto opposto. Lo vedo già con mia figlia che ha solo due anni e mezzo. A volte Babyrisparmio mi chiede il cellulare e quando le dico di no, lei va subito in escandescenze e si impunta ancora di più. Così io cedo (sì, non ho polso. Ancora non mi sono abituata alle sue urla e i suoi pianti e forse mai mi abituerò!) e glielo consegno. Lei si limita a cliccare sulla galleria e a sfogliare le foto. Si diverte molto a riguardarsi, soprattutto nelle foto in cui è con Principessa Sofia. Un paio di minuti e poi me lo ridà. Quindi poi mi dico che forse vale la pena assecondare la sua curiosità.

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Il segreto è non partire prevenuti ma nemmeno confidare troppo nella tecnologia. Quest’ultima dà una mano, ma non si sostuirà mai alla nostra voce, i nostri sguardi, i nostri insegnamenti.

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Foto da Wikipedia

Quando ero piccola uno dei miei giochi più desiderati con tutto il cuore – lo ricordo ancora! – è stato  il Grillo Parlante della Clementoni. Era uno di quei giochi pedagogici, tipo quelli della linea Sapientino che puntualmente ti venivano regalati da uno zio a Natale.

Beh, non erano proprio il massimo del divertimento, diciamocelo! Il tempo di aprirli e finivano dritti in cima all’armadio.

In giro per negozi, invece, ho avuto la possibilità di provare i nuovi tablet dedicati ai più piccoli. In più ne ho parlato anche di recente su Vocearancio, dove spesso mi capita di trattate questi temi. Sono davvero straordinari perchè insegnano ai bambini un sacco di cose nuove, giocando. La parola chiave è proprio questa: tutto è un gioco. Cosa che non poteva dirsi con il Grillo Parlante, che pure mi sembrava fighissimo all’epoca 🙂

Ma i tempi cambiano e, al contrario di come si dice spesso, a volte cambiano in meglio. Se questo Natale non sapete cosa regalare ai vostri figli, io credo che questo sia un buon compromesso tra utilità e divertimento.

happy tab chiccoIn particolare l’ Happy Tablet di Chicco è dedicato ai bambini dai 18 mesi ai 6 anni. Va bene anche per i bimbi che ancora non sanno leggere perchè pronuncia il nome delle App quando si preme l’icona. Le forme sono  arrotondate e il rivestimento in plastica morbida. Naturalmente è attivo il parental control che non permette ai piccoli di accedere a internet. All’occorrenza è però possibile connettersi al Wi-Fi per scaricare le nuove App che seguono il bambino, diventando più ricche e complesse man mano che cresce.

nuovo tablet chicco

Questo nuovo modello ha il contorno arancione o verde

Il modello di cui vi ho parlato nel video – cioè quello che ho io – è dello scorso anno. Nel frattempo è uscito il suo sequel…un po’ come i cellulari, che  li sfornano come il pane. Il nuovo Happy Tab della Chicco include 27 applicazioni pre-installate, suddivise per fasce d’età, sviluppate con l’Osservatorio Chicco ed esperti di pedagogia e dell’infanzia. Tutti i contenuti, infatti, sono stati creati appositamente per fasce d’età (18m+; 24m+; 36m+) e consentono, a seconda dell’applicazione selezionata, di sperimentare diverse abilità – logica, linguaggio, coordinazione manuale, creatività e immaginazione. Il nuovo tablet Chicco ha una funzione fighissima, cioè quella della realtà aumentata, più facile a farsi che a dirsi. Praticamente grazie all’applicazione 3D alcuni giochi della Chicco, diventano “vivi” nel tablet. E’ l’esempio del dinosauro che viene dato in dotazione con il tablet; una volta costruito con i mattoncini e inquadrato con il tablet, l’animaletto prenderà vità sul tablet, dove intereagirà con il bambino. Una vera magia!

tablet per bambini

Un altro tablet molto ben fatto anche se più caro è quello della Clematoni, Il Mio Primo Clempad, che nel frattempo ha mandato in soffitta il vecchio caro Grillo Parlante…della serie: c’eravamo tanto amati!

“Io ti ho amato, caro Grillo, ma abbiamo fatto il nostro tempo, siamo diventati due vecchietti :-)”

 

CERTI GIOCHI E CARTONI NON HANNO TEMPO, COME LE EMOZIONI

E’ accaduto il miracolo. Babyrisparmio comincia a stancarsi di Peppa Pig. O meglio, non si mostra più interessata al quinto episodio replicato! Io stessa potrei recitare a memoria la puntata delle vacanze in Italia.

La mia ragazza sta crescendo e comincia a mostrarsi interessata a cartoni un po’ più impegnati e complessi. Penso abbia una cotta per Peter Pan…del resto è un bel ragazzino e poi non invecchia mai!

Lo stesso discorso vale anche per i giochi. Comincia adesso la fase delle Barbie. Ad aprile, in occasione del suo battesimo a Bogotà, lo “tio Ricardo”, le aveva regalato la Barbie Farfalla. Ebbene fino a un mesetto fa, ai suoi occhi, era completamente trasparente. Ora, invece, non se ne stacca un secondo. Come non si stacca un secondo da Barbie dei Fiori (quella che se le pieghi il braccio, parte la canzonina “Che magiaaa!” e non vi dico quante volte al giorno la sento…) e dalla bambola di Monster High.

mattel barbie dei fiori

Entrambe mi sono arrivate in dono assieme ai Dvd della Universal, usciti da pochissimo: Barbie e il Regno Segreto e Monster High – Fusioni mostruose (per i maschietti ad aspettarli invece c’è il mitico Team Hot Wheels – La nascita di un mito).

dvd per bambini universal

Abbiamo cominciato a guardare il film di Barbie ma lei è ancora troppo piccina per un episodio così lungo. Tuttavia li conservo in libreria, in attesa che cresca ancora un po’. Si tratta infatti di personaggi che non passano mai di moda.

Se penso che mia figlia gioca con le stesse bambole che ho amato io, un po’ mi commuovo.

Lo trovo semplicemente meraviglioso.

Una novità assoluta per me invece sono le Monster High, che in realtà non sono affatto mostruose, anzi sono davvero bellissime.

Se avessi avuto una bambola così da bambina mi sarei sentita troppo figa! Non mi riesce difficile capire perchè alle bambine piacciano così tanto. La bambola + il cd sarebbero stati una bellissima idea regalo per la figlia della mia amica che ha 8 anni, se solo Babyrisparmio non avesse fatto uno scandalo di quelli epocali alla loro vista. Ma la colpa è solo mia che mi sono dimenticata di nasconderli. Forse lo fatto un po’ di proposito…a furia di guardare Peter Pan, piano piano, sto tornando anche io un po’ bambina. E tutti questi giochi e cartoni non fanno altro che spianarmi la strada.

I giochi e i cartoni sanno farci sognare, anche da adulti. Non trovate?

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INTESTINO, COME AIUTARE IL NOSTRO SECONDO CERVELLO A FUNZIONARE BENE

L’intestino è anche noto come “secondo cervello“. In effetti,  appena c’è qualche tensione, un colloquio importante da sostenere, un picco di stress, ecco che la prima a farne le spese è mia la pancia! Tensione addominale quando va bene, di corsa in bagno quando va male. Somatizzo lo stress e tutta l’energia negativa si accumula lì. Ma non credo di essere l’unica, vero?

Curiosità sull’intestino:

  1. 60 le tonnellate di cibo che vi transitano attraverso calcolando la durata di una vita media
  2. 10 metri è la lunghezza media dell’intestino
  3. Dopo quella respiratoria, la mucosa dell’intestino è la più grande del nostro organismo. Se fosse srotolata arriverebbe a corprei un campo da tennis pari a 250-300 m2   
  4. La microflora intestinale è abitata da circa 500 tipi diversi di ID-100111144 (1)microrganismi, che tutti assieme costituiscono la cosiddetta microflora intestinale
  5. In totale i microgranismi della microflora sono così tanti da superare il numero complessivo delle cellule umane (la proporzione è circa 10:1 ovvero 10 microrganismi per ogni cellula)
  6. Microrganismi e mucosa intestinale “parlano” fra loro e insieme, se si dicono le cose giuste, sono responsabili del corretto funzionamente dell’intestino
  7. La mucosa funziona anche da barriera. E’ infatti una parte importante del nostro sistema immunitario: serve a tenere lontani sostanze e batteri che minacciano il nostro organismo
  8. Quando il nostro instestino funziona male vuol dire che i microrganismi buoni sono in minoranza rispetto ai microrganismi cattivi. Tradotto significa che la microflora intestinale non è più in equilibrio.

Cosa contribuisce a mettere in subbuglio la nostra flora batterica?

  • l’alimentazione,ID-10056380
  • l’età,
  • i farmaci,
  • alcuni fattori genetici,
  • l’affaticamento fisico-mentale,
  • le malattie.

Praticamente il 90% delle persone ha l’intestino sottosopra: la maggior parte di noi mangia male e prende sempre troppe medicine. E che dire delle vagonate di stress che accumuliamo giorno dopo giorno?

Basterebbe seguire un’alimentazione più sana, fare attività fisica e imparare a vivere in maniera più easy per mettere fine a buona parte dei nostri problemi. Ma come sappiamo, si tratta solo di buoni propositi che poi difficilmente riusciamo a portare a termine. Ecco che allora corrono in nostro aiuto i famosi probiotici.

Che cosa sono i probiotici?

Il Ministero della Salute Italiano, FAO e OMS indicano come probiotici quei microrganismi che sono in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di arrivare vivi e attivi nell’intestino e di esercitare funzioni benefiche per l’organismo.

Attenzione, perchè non tutti arrivano vivi nell’intestino! E la differenza è enorme sul risultato finale. A tal proposito il Ministero chiede che il ceppo del probiotico venga dichiarato sull’etichetta.

Come si fa a capire che se un probiotico non muore nell’intestino?

Semplice si analizzano le feci al microscopio e si vede che, anche dopo 7 giorni, il probiotico è lì, sano come un pesce!

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Il professor Shirota

Yakult è forse il più famoso probiotico commercializzato al mondo. I miei cugini in Brasile lo bevono come se fosse la cosa più normale del mondo. Noi in Italia abbiamo abitudini un po’ diverse, in particolare ne abbiamo una pessima, quella di saltare la colazione o farla in maniera molto frettolosa.

Dentro Yakult ci trovate il Lactobacillus casei Shirota (il nome del ceppo probiotico) isolato per la prima volta da uno scienziato giapponese, il signor Shirota appunto.

Quali vantaggi dà assumere un probiotico a colazione?

  1. Fa aumentare il numero di mircorganismi buoni, contribuendo all’equilibrio della flora batterica
  2. combatte la stipsi, promuovendo la regolarità intestinale
  3. rafforza il sistema immunitario, contribuendo ad aumentare l’attività delle cellule NK (natural killers)
  4. contribuisce a combattere le allergie stagionali come quelle ai pollini.

Naturalmente questi risultati non si ottengono con un’unica singola assunzione ma serve fare una sorta di cura.

“Fate in modo che il cibo sia per voi medicina e che la medicina giusta sia per voi il cibo” diceva Ippocrate già nel IV sec a.C.

Il cibo è davvero la medicina più potente che ci sia e, fortunatamente, oggi più che mai ce ne stiamo rendendo conto. Per questo è importante scegliere con attenzione ciò che mangiamo. A cominciare dalla colazione, dato che è un pasto importante tanto quanto gli altri, a maggior ragione che l’organismo arriva da 10-12 ore di digiuno.

Dalla tavola, al mattino, non dovrebbero mai mancare:

  • latte o yogurt (proteine!)
  • cereali, fette biscottate, biscotti o pane (carboidrati!)
  • frutta…ma questa potete assumerla anche a metà mattina per esempio. (vitamine!)

La colazione deve rappresentare circa il 25% del nostro fabbisogno giornaliero. Aiuta anche a mantenere la linea, perchè sono calorie che sicuramente andranno smaltite interamente e poi è dimostrato che chi fa colazione pasticcia meno durante il giorno.

Se volete scoprire qual è la colazione che meglio si adatta alle vostre esigenze e avere degli esempi concreti da portare in tavola al mattino, vi invito a fare il test “Di che colazione sei?“, con menù studiati da nutrizionisti. Ecco il mio risultato:

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Dove ho imparato tutte queste cose? A un evento organizzato da Yakult Italia dove noi mamme blogger abbiamo avuto la fortuna di avere una nutrizionista a nostra disposizione, che abbiamo massacrato con i mille dubbi che solo una mamma sa avere. 🙂

Ecco il video della mattinata:

Inoltre vi segnalo anche questa guida carinissima con tutti i locali kidsfriendly, dove fare colazione con i vostri bambini in assoluta tranquillità, un’altra inziativa come Mamme di corsa che fa parte del pacchetto “Mamma pensaci tu!”.

LIBRI DI GENITORI DI BAMBINI CON SINDROME DI DOWN E AUTISMO

L’altro giorno mentre facevo la spesa, ho dato uno sguardo alle ultime novità in fatto di libri. Ci avviciniamo al Natale e, da sempre, mi piace regalare libri piuttosto che l’ennesimo pigiama o set di coltelli. La mia attenzione è stata subito catturata dall’ultimo volume di Gianluca Nicoletti.

Nicoletti è un noto giornalista, che ho amato soprattutto per il suo programma radiofonico Golem su Radio Rai (forse qualcuno se lo ricorderà fra voi). Sono rimasta molto colpita nello scorprire che avesse un figlio autistico. Dopo aver scritto Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico, l’autore esce ora con un nuovo scritto: Alla fine qualcosa ci inventeremo: Che ne sarà di mio figlio autistico quando non sarò più al suo fianco.

E’ stato davvero strano scoprire che una persona che avevo sempre ammirato e stimato dovesse avere a che fare con un grande dolore come questo. Non so bene dirvi il perchè, ma mi ha lasciata davvero di stucco questa scoperta. Del resto, queste disgrazie non guardano in faccia nessuno, potremmo quasi dire che sono “democratiche”.

Per trovare un po’ la forza e il coraggio necessari, qualche mamma e papà arriva persino a chiamare “dono”, “un regalo di Dio”, l’ handicap del proprio figlio.

Personalmente nutro una grande ammirazione per questi genitori che, giorno dopo giorno, lottano per strappare un pezzettino del loro amato alla malattia; anche se il problema vero viene dopo, così come si chiede Nicoletti nel suo libro, “che ne sarà di mio figlio, quando io non sarò più al suo fianco?”.

Quale immenso ed eterno dolore si porta dentro, ogni istante, un genitore di un bambino handicappato?

Un logorio continuo che non solo deve fare i conti solo con questo maledetto ritardo ma anche con un mondo circostante che fa fatica a comprendere una malattia che, spesso, fa paura.

Il figlio di mio cugino ha solo 5 anni ed è autistico.

L’altro giorno, nel suo palazzo, hanno festeggiato il compleanno di un bambino e per l’occasione sono stati invitati tutti i bambini. Tranne lui.

Quanto fanno male queste cose a una mamma e a un papà? Tutti a dire “fregatene”, “non lo meritano”…ma in un cuore già lacero, questa è un’altra ennesima stilettata.

LEGGI ANCHE: Scoprire di aspettare un figlio down. Abortire oppure no?

A me questi genitori fanno pena e tenerezza. Mi commuovo fino al lo zaino di emma magone nel leggere i loro racconti, spesso rimango incredula davanti la loro forza d’animo. Le loro parole, al tempo stesso, mi trasmettono anche una grande energia: mi nutro del loro coraggio per andare avanti, tutte quelle volte che mi sento in difficoltà.

Quando leggo storie come quella di Nicoletti o quella di Martina Fuga, mamma di Emma, bambina di 10 anni con la sindrome di Down e autrice del libro Lo zaino di Emma, io, un po’ mi vergogno di me stessa, sapete?

Mi vergogno di tutte quelle volte, quando agli inizi, mi sono lamentata e ho persino pianto perchè non accettavo di buon grado quanto fosse faticoso essere madre. Mi pesava il non dormire, non poter fare quello che volevo quando lo volevo, dover allattare ogni due per tre e passare le mie giornate su un divano invece di girare il mondo. Insomma un sacco di privazioni che vivevo come sacrifici perchè come dice questo simpatico ma profondo libro “Di materno avevo solo il latte.

La mamma di Emma è una di quelle che non considera un dono l”handicap di sua figlia. Tuttavia non si dà per vinta e assieme a lei, ogni giorno, riempie questo zaino immaginario della piccola. Questo bagaglio si arricchisce man mano di amore e strumenti che Emma dovrà poi portare sempre con sè, per andare avanti, anche quando la sua mamma non ci sarà più.

LEGGI QUI: Quella volta che Emma ha incontrato il Papa 

E’ evidente che la preoccupazione di questi genitori è soprattutto legata al futuro dei loro figli. La stessa che in fondo ogni genitore ha! Ognuno di noi a suo modo prova a riempire lo “zaino” dei propri figli  con qualcosa di speciale

Io vorrei che nello zaino di mia figlia ci fossero soprattutto tolleranza e rispetto per il “diverso”, non importa se il diverso in questione sia rappresentato da un colore di pelle, una religione o un’inclinazione sessuale. Da sempre la “diversità” è stata condannata, perseguita, bollata come sbagliata.

Io vorrei che lei capisse che ciò che è diverso da lei non è né migliore né peggiore, solo differente.

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La mia piccola portata a mo di zainetto daL suo papà 🙂

 

 

 

LA TORTA MC DONALD’S A FORMA DI PANINO E PATATINE

Ecco la ricetta per realizzare una torta in pasta di zucchero ispirata a Mc Donald’s con tanto di panino hambuger gigante e immancabili patatine con il ketchup.

La nostra maestra pasticcera Valentina l’ha realizzata per il compleanno della sua bambina, un’occasione speciale che meritava una torta super speciale come questa!
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Per prima cosa si devono fare due torte allo yogurt, dello stesso tipo che già conosciamo per fare i cake pops!
Io ne ho fatta una al cocco (aggiungendo all’impasto base un po’ di farina di cocco a piacere) mentre l’altra l’ho aromatizzata alla cannella.
Queste due torte saranno i due panini!
Per l’hamburger si ottiene facendo un bel salame di cioccolato.
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Per l’insalata si fa un cerchio di pasta di zucchero verde e si assottigliano i bordi con l’attrezzino!
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Per i pomodori, si fa un cerchio di pasta di zucchero rossa, si delinea un bordino con un altro coppapasta leggermente più piccolo, e con l’attrezzino ho semplicemente schiacciato sulla pasta ed ho ottenuto l’effetto dei semini.
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Per il formaggio si creano dei ritagli triangolari di pasta di zucchero gialla e si bucano a piacere!
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Per le patatine, per farle ho fatto un rotolino di pasta di zucchero gialla, poi con l’aiuto delle spatole ho creato la loro classica forma schiacciando sui lati e girandole su loro stesse più volte poi con il cacao e un pennello ho creato le sfumature/bruciature classiche della cottura!
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Per fare il ketchup ho semplicemente messo un po’ di pasta di zucchero rossa nel bicchiere, ho aggiunto poca acqua e ho messo il tutto nel microonde per pochissimi secondi stando bene attenta a girare e a controllare lo scioglimento! Si crea una specie di crema che col cucchiaino si fa cadere sul bordo della torta.
Per il vassoio ho creato una scacchiera per ricreare l’effetto tovaglia!
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COME SI MONTA LA TORTA
Si devono ricoprire le due tortine semplici prima con la crema al burro, per stuccare e togliere eventuali difetti, poi ricoprire con la pasta di zucchero.
Si mette una torta sul vassoio, ovviamente capovolta! quindi si vedrà il fondo della torta non ricoperto, poi si verserà il ketchup, poi si metterà l’hamburger, poi le decorazioni di pasta di zucchero solo ai bordi (dentro non servono…non le vede nessuno e sarebbe uno spreco!) e poi si richiude il tutto con l’altra torta finendo l’opera con dei semini di sesamo fatti con pezzettini molto piccoli di pasta di zucchero bianchi!
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Valentina Romano, una mammarisparmio col pallino dei dolci

SALAME AL CIOCCOLATO, RICETTA E INGREDIENTI PER ROTOLO GOLOSO

Come si prepara il salame al cioccolato, anche detto rotolo di cioccolato? Bastano pochi ingredienti e poco tempo per avere una torta buonissima.
Cosa serve per la prepazione, ingredienti:
  • 200 gr di biscotti secchi tipo oro saiwa
  • 100 gr di burro
  • 2 uova
  • 80 gr di cacao
  • 100 gr di zucchero
  • 50 gr di farina di mandorle

 

salame al cioccolato

Procedimento:
unire tutti gli ingredienti insieme, lasciando i biscotti per ultimi!
I biscotti vanno spezzettati e aggiunti alla fine al composto. Bisogna mettere il composto ottenuto su carta forno.
Attenzione! Se volete realizzare la torta a forma di hamburger, ricordate di dargli la forma dell’hamburger! Per non avere problemi di diametri differenti con le torte consiglio di porre il composto del salame nella stessa teglia dove sono state cucinate le torte!
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Una volta che ha preso la forma desiderata e che si è solidificato lo si può conservare in frigo per due giorni!

Valentina Romano, mammarisparmio pasticcera