IL CAFFE’ PERFETTO A CASA E AL BAR, COME PREPARARLO E RICONOSCERLO

Mia mamma è campana, di Torre Annunziata. Mio marito è colombiano, di Bogotà. Voi capite che, con queste premesse, a casa mia, il caffè è un argomento molto serio. In effetti lo è un po’ per tutti noi italiani. Quando ero in Sudamerica, per esempio, mi sono abituata a dover fare a meno di tante cose, ma ogni mattina non riuscivo a non pensare a quanto mi mancasse un buon caffè, “come quello di casa mia”.

Uno dei migliori caffè, se non il migliore, l’ho bevuto poco tempo fa negli stabilimenti della Vergnano, marchio italiano che dal 1882 produce caffè alle porte di Torino, utilizzando ancora gli stessi185643_1872367009797_6429471_n (1) metodi di tostatura di cento anni fa. Una tostatura lenta, infatti, regala al caffè un aroma ancora più pregiato e qui viene fatta non solo separando le varie qualità ma anche le diverse grandezze del seme.

Mettere un piede nelle industrie è sempre un’esperienza bellissima perchè ti dà la possibilità di vedere da vicino come nasce qualcosa. Vedere come nasce il caffè, come lo intendiamo noi, dopo che ha percorso migliaia e migliaia di chiloemtri dal centro e Sudamerica e dall’Africa è un’esperienza esaltante. E pensare che quei chicchi, qualche anno addietro, li avevo raccolti con le mie mani nella famosa “zona cafetera” colmbiana. Avete visto sopra? Le mie mani e il caffè formano come due cuori. Che strano!

20141029_102625Alla Vergnano abbiamo trascorso molto tempo nell’accademia, una vera e propria “scuola del caffè” per insegnare ai baristi i segreti del caffè perfetto. Il risultato finale, infatti, non dipende solo dal fatto di usare una buona qualità di caffè, ma anche da come si utilizzano i macchinari.

E allora ecco alcuni dubbi frequenti e qualche trucco del mestiere che vi faranno capire se andrete a bere un buonissimo o un pessimo caffè.

COME CAPIRE SE IL CAFFE’ O IL CAPPUCCINO DEL BAR SARA’ BUONO?

  • Controllate che il barista pulisca ogni volta la manopola con un apposito spazzolino. Non devono esserci residui di polvere del caffè preparato in precedenza. Se così fosse il vostro caffè avrebbe poi un sapore di bruciato che andrebbe a coprire il gusto di quegli aromi naturali propri del caffè.
  • Il caffè deve venire ben pressato affinchè l’acqua calda, filtrando, “porti con sè”, tutto il gusto del caffè.
  • Un buon caffè ha bisogno solo di 7 grammi di polvere di caffè. Tanta miscela, non siginifca per forza di cose un caffè più buono.
  • Se avete ordinato il cappuccino, controllate che il beccuccio del vapore dovebeccuccio cappuccio si monta il latte sia pulito. Il barista dovrebbe avere uno straccetto apposito per pulirlo ogni volta, per evitare che il latte bollente non stagni e si cuocia al di fuori diventando una sorta di “ricotta”.
  • Ogni volta che il barista finisce o inizia a montare il latte, dovrebbe far sfiatare il beccuccio perchè è probabile che ci siano ancora residui di latte vecchio al suo interno.
  • Quando il barista monta il latte, non ha bisogno di fare particolari acrobazie con il contentiore. Anzi più fermo sta, più il latte verrà omogeneo, senza fare bolle. Ecco perchè una buona crema non ha bisogno di essere sbattuta sul bancone (avete presente quel rumore assordante del contenitore sul bancone? Lo fanno per far uscire l’aria dal latte)
  • Il latte per il cappuccino deve essere rigorosamente freddo di frigo. Quando vedete pile di litri di latte accanto alla macchina del caffè non va bene. Come accade con la panna, una buona crema per un cappuccino si ottiene solo dal latte ben freddo.

 

COME PREPARARE IL CAFFE’ PERFETTO CON LA MOCA DI CASA?

  • La moca va pulita per bene ogni volta prima di preparare il caffè; ma attenzione, sarebbe meglio non usare il sapone. L’acqua è più che sufficiente!
  • La polvere di caffè va pressata ma senza esagerare. Il risultatoIMG_20141029_064434 deve essere compatto, senza vuoti d’aria ma nemmeno troppo spesso.
  • Utilizzate l’acqua calda. Il tempo che impiega l’acqua a raggiungere la temperatura, scalda tutta la moca, compreso il caffè, che si brucia! Dunque, mettere l’acqua già calda evita che la polvere di caffè si surriscaldi eccessivamente e perda il suo aroma originale.
  • Se avete pagato un euro al chilo il vostro caffè, è quasi sicuro che sia stato realizzato con chicchi si scarto. Quindi non potete aspettarvi un gran caffè!
  • Usare l’acqua minerale della bottiglia aiuta a ottenere un caffè più buono, dato che non siamo mai certi della composizione organica dell’acqua dei nostri rubinetti. E’ importante che tutti gli elementi siano ben bilanciati, come di solito accade con l’acqua in bottiglia. Non a caso il caffè dei Paesi arabi, dove l’acqua è desalinat,a non è proprio il massimo…
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Pausa caffè!

CURIOSITA’ SUL CAFFE’

  • Il  caffè lungo non ha meno caffeina rispetto a un ristretto. Anzi!
  • Se il caffè ha la crema vuol dire che è buono? E’ indice di qualità dei chicchi (che vuol dire hanno la giusta quantità di olio e gas) ma non è l’unico fattore da considerare.
  • La varietà Arabica ha un retrogusto più dolce e contiene meno caffeina; il tipo Robusto invece ha più caffeina e ha unIMG_20141029_122135 gusto più deciso.
  • Il caffè più caro al mondo viene dall’Indonesia, costa 500 dollari al kg ed è il “prodotto” delle feci di una specie di scoiattolino che si nutre dei semi del caffè. Una volta “fuori”, il seme viene recuperato e lavorato (vedi la foto qui a lato).
  • Nel sud Italia il caffè piace molto più forte e con un sapore più intenso. Per questo lì vengono commercializzati alcuni caffè dal gusto più intenso.
  • 20141029_125038Se volete un cappuccino all’italiana, all’estero chiedete un “flat white”
  • La prima coltivazione di caffè conosciuta della storia è yemenita, non a caso è qui, in Yemen, che si trova la città di Moca da cui deriva il nome della caffettiera
  • Il caffè può contenere al suo interno fino a 600 aromi diversi: cioccolato, legno, chiodi di garofano…
  • Il primo espresso della storia risale al 1903

E con questo è davvero tutto!

Grazie Caffè Vergnano per le tante cose imparate sul caffè e alla prossima!

 

INTERVISTA AD ALESSANDRO BORGHESE: LO CHEF “RIBELLE” DI STARWARS

alesssandro borghese disneyQuando mi hanno detto che avrei dovuto intervistare assieme ad altre mamme blogger lo chef fantasista Alessandro Borghese ho fatto un salto di gioia. Quando mi hanno detto che lo avrei intervistato sulla nuova serie Starwars Rebels  in onda tutte le domeniche sul canale Disney XD, di salti, ne ho fatti due.

Non sono una grande amante dell’arte culinaria ma lui è uno di quei cuochi in grado di appassionare anche chi, come me, in cucina non ci sa fare.

Alessandro, del resto, è un fuoriclasse. E non solo tra i fornelli. E’ simpatico, dsponibile, ecclettico, esuberante, accomodante, nei modi e nei fatti. Sì, perchè il ragazzo ormai – anche se ama definirsi “prima di tutto uno chef” – è bravissimo a vestire i panni di presentatore in fortunate trasmissioni tv, di giudice in Junior Masterchef Italia (avete notato com’è sempre attento e dolce con i bambini?), di attore come nel recente spot dello yogurt Activia e, adesso, anche nelle vesti di doppiatore di uno dei personaggi della serie  Starwars Rebels.

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E la cosa sorprendete è che passa da un ruolo all’altro con assoluta nonchalance. Tutto quello che fa, gli riesce bene.

Vogliamo aggiungerci pure che è un bel ragazzo, mamme? Anche l’occhio vuole la sua parte ;-)!

“Gli insegnanti, di me, dicevano sempre: è bravo ma non si applica – ci racconta Borghese con il suo timbro inconfondibile – Ai libri ho sempre preferito il lato pratico delle cose, così non ho avuto dubbi tra l’andare all’università o imbarcarmi su una nave da crociera. Ho cominciato dal basso, mi sono fatto tutta la gavetta e, oggi, eccomi qua:  sono 17 anni ormai che vivo in cucina e  sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Non ho mai deviato perchè la cucina ti permette di continuare a imparare tutta la vita, è un linguaggio internazionale, un lavoro che dà certezze”.

Di questo ne è sempre stato convinto e ha tutte le ragioni per dirlo2014-10-20 12.54.06 dato che è stato uno dei pioneri che ha portato il food sul piccolo schermo. Pensate che la sua trasmissione“Cortesie per gli Ospiti” è in onda addirittura dal 2004!

Forse non tutti sanno che Alessandro è figlo della famosa attrice Barbara Bouchet, vero sex symbol degli anni ’70: “E infatti da figlio maschio non è sempre stato facile avere una madre così bella – scherza Alessandro – ma il vero attore in famgilia è papà, le cui origini napoletane non mentono!”.

Con queste premesse, ovvio che la recitazione ce l’abbia nel sangue, anche se non gli è mai passato per la testa di trasformarla in un lavoro vero e proprio.

“Doppiare il mio personaggio è stato divertentissimo, era la mia prima esperienza di doppiaggio ed è andata al di là delle mie aspettative. E poi io sono un fan sfegatato della serie StarWars, da sempre. Sono felice che abbiano realizzato questa serie perchè dà la possibilità anche ai bambini di oggi di conoscere le avventure di Guerre Stellari, che sono un po’ diverse da come ce le ricordiamo noi. L’aspetto che accomuna la vecchia e la nuova versione sono i tanti messaggi positivi che contengono al loro interno!”.

EZRAE visto che la serie StarWars Rebels parla di persone che hanno il coraggio di ribellarsi, gli chiediamo se anche lui abbia mai fatto qualcosa di ribelle nella vita…

“Sicuramente sposarmi! Oggi come oggi convolare a nozze è da considerarsi una sorta di trasgressione”, (ride!).

Non entriamo nei dettagli ma possiamo immaginare le motivazioni che stanno alla base di una risposta simile :-). Del resto,  si è trattato di una “trasgressione” più che comprensibile dato che sua moglie (ex modella) è una donna bellissima.

Alessandro Borghese, infatti, è anche papà di una bimba di quasi tre anni che non vuole mai mettere le scarpe la mattina quando è il momento di andare a scuola…

E questi dettagli così “umani”, sicuramente, ce lo fanno piacere ancora di più!

E sul finale una notizia che interessa in particolar modo noi mammerisparmio che ho trovato su Twitter. Dato che i vostri figli, non appena vedranno la serie StarWars Rebels vorranno le carte collezionabili, perchè non averle gratis? Grazie ancora a Disney, sempre molto generoso con i bambini e noi mamme (ricordate anche l’iniziativa “Al cinema gratis con DisneyJuniorParty?)

 

Entra in #StarWarsRebelsIT presso tutti i Disney Store. Dì “Sabine” e ricevi le carte collezionabili gratis. pic.twitter.com/Q9QnQvstTl

starwars rebel

— Star Wars Italia (@StarWarsIT) 17 Ottobre 2014