RISPARMIARE A NIZZA IN VACANZA CON LA FAMIGLIA

Se anche voi vi ritrovate impegnate a pianificare le vostre vacanze estive, allora è il caso che scegliate una destinazione meravigliosa ed in grado di garantirvi il massimo del relax, ovviamente in compagnia dei vostri figli. 

Da questo punto di vista la Costa Azzurra, ed in particolare Nizza, si rivela una meta estiva incredibilmente affascinante, capace di andare incontro alle necessità di tutte le mamme viaggiatrici. Parliamo, però, di una città molto bella ma anche particolarmente cara che, se affrontata con leggerezza e poca attenzione, saprà ammaliarvi svuotandovi anche il portafogli. Vediamo dunque tutti i consigli per intraprendere un viaggio a Nizza con la propria famiglia, e per risparmiare il più possibile.

  • Pernottare in un hotel bello ma poco costoso

Se sarete abbastanza avventate da giungere a Nizza senza aver organizzato l’alloggio, potreste scoprire sulla vostra pelle quanto possano essere cari gli alberghi di questa splendida città francese. Evitate dunque di farvi prendere per il collo e approfittate del web per prenotare in anticipo, magari optando per uno degli Ibis hotel a Nizza.

La nota catena propone sempre alberghi eleganti, ma ad un prezzo più che accessibile.Ci sono stata in più di un’occasione: a Cracovia  a Londra e mi sono trovata sempre bene. Ricordatevi anche di iscrivervi al loro programma fedeltà per ricevere punti che vi regaleranno notti e/o upgrade gratuiti. Per noi italiani, abituati a un cappuccio e una briosce la colazione può risultare cara dato che è molto ricca, a tal proposito noi la facevano fuori dall’hotel). 

  • Arrivare a Nizza risparmiando

Il viaggio in aereo non è eccessivamente costoso: la Francia, infatti, è praticamente dietro l’angolo e non presuppone un esborso eccessivo per il biglietto aereo. Questo comunque non significa che non ci possa essere la possibilità di risparmiare un po’ di euro: in questo senso, il consiglio è di prenotare il volo in anticipo di qualche settimana, magari sfruttando le offerte proposte dalle compagnie e di visitare Nizza intorno a settembre, quando i prezzi saranno calati per via della fine dell’alta stagione.

  • Meraviglie a portata di portafoglio

Se sceglierete di alloggiare nella zona del Promenade des Anglais, potrete godere di un paesaggio costiero splendido, emozionante e, soprattutto, gratuito. Si tratta di uno dei luoghi più belli di Nizza: ben 5 chilometri di costa che è possibile percorrere a piedi, facendo diverse pause rilassanti nei luoghi più ameni della zona. E se volete ritrovarvi nel cuore di Nizza, circondati da turisti, allora il consiglio è di visitare Piazza Massena, simbolo della città francese.

  • Eccellenze culinarie e souvenir economici

Nizza, come tutte le città francesi, è nota soprattutto per le sue specialità culinarie particolarmente gustose ed uniche. I ristoranti (almeno quelli più famosi), però, sono davvero tanto costosi ed esigono una spesa notevole. Per questo motivo, vi consiglio di visitare le trattorie meno conosciute e di provare l’insalata nizzarda (verdure, acciughe e uova). E se volete portarvi dietro anche un souvenir, visitate le botteghe ed i mercatini noti per l’artigianato locale: un’ottima occasione per scoprire la vera Nizza e per svagarvi in compagnia dei vostri figli.

VIRUS ZIKA IN ITALIA, CI SONO RISCHI PER LE DONNE INCINTA?

Il rischio zero non esiste. Lo dimostrano i 37 casi registrati in Italia nel 2016 di persone che hanno contratto il virus all’estero e lo hanno importato anche da noi. Zika causa microcefalia nei feti, ecco quali precauzioni prendere per difendersi dalle zanzare

L’altro giorno ho partecipato a un incontro davvero interessante sulle zanzare organizzato dal sito Puliti&Felici e da Federchimica presso l’Orto Botanico di Milano, un luogo davvero incantevole nel cuore della città, dove passare qualche momento al fresco immersi nel verde, il tutto gratutitamente!

A raccontarci vita, morte e miracoli delle zanzare c’era l’entomologo (ovvero chi per lavoro studia gli insetti) Andrea Drago.

Zanzare problema zika

Come sapete sono in dolce attesa e dunque sono un po’ preoccupata, ora che si parla tanto di virus Zika e che le Olimpiadi di Rio di Janeiro intensificheranno il flusso di persone che viaggeranno tra l’Euorpa  e il Sudamerica.

Come se non bastasse i riflettori su questo virus maledetto accusato di provocare la microcefalia nei feti sembrano essersi abbassati. Il rischio è presente durante tutti i nove mesi di gestazione, non solamente nel primo trimestre. Soltanto in Brasile sono quasi 5mila i casi conosciuti di feti malformati nati a causa del virus Zika contro i 150 casi registrati nel 2014.

Lo scorso maggio un gruppo di luminari ed esperti sul tema aveva scritto una lettera all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e al Comitato olimpico internazionale chiedendo di annullare i Giochi Olimpici di quest’estate “per il rischio reale di una pandemia mondiale”.

Un allarme che evidentemente è stato considerato esagerato eppure solo due giorni fa è stato registrato il primo caso anche in Lombardia di virus Zika. Dove? In Brianza, a due passi da me, che sono incinta.

La donna, di 34 anni, appena rientrata dalla Giamaica, fortunatamente non è incinta e non presenta sintomi gravi. Il virus Zika è subdolo proprio per questo: può essere persino asintomatico. Molta gente pensa a un mal di testa passeggero, a spossatezza generale e per questo si esime dal farsi controllare.

La donna in questione è stata comunque ricoverata all’ospedale San Gerardo di Monza e dovrà stare in isolamento per due settimane ed evitare rapporti sessuali per un mese. Fare l’amore è infatti una delle modalità di trasmissione del virus.

Come si trasmette il virus Zika?

Come si legge sul sito del Ministero della Salute, “Il virus Zika è stato rilevato nel sangue, nelle urine, nel liquido amniotico, nello sperma, nella saliva e nel fluido corporeo presente nel cervello e nel midollo spinale (liquor)”.

Le zanzare si infettano pungendo una persona infetta e a loro volta trasmettono il virus pungendo una persona sana, che si infetta. E’ una catena che appare incontrollabile. Il professore che ha in cura la signora italiana contagiata da Zika ha escluso che la donna abbia potuto contagiare altre persone. Speriamo!

zanzara tigre

La zanzara del virus Zika è la zanzara tigre, specie ormai diffusa in mezzo pianeta. Anche da noi, anche se non è autoctona. Il suo spirito di adattamento è così straordinario da averle permesso di espandersi con una rapidità impressionante, anche nelle regioni più fredde.

Di recente avevamo trovato una superofferta per la Colombia e mio marito, che  è di Bogotà, aveva quasi pensato di aprofittarne ma poi abbiamo riflettuto bene e pensato che il gioco non valesse la candela. Pensate che il Governo colombiano ha esplicitamente invitato le donne a non rimanere incinta fintantoché l’allarme non sarà rientrato.

Siamo esagerati a preoccuparci?

Non voglio essere allarmista ma credo che qualche precauzione sia giusto prenderla e soprattutto è importante che ognuno faccia la propria parte.

Il Virus Zika in Italia e rischi per le donne incinta

Alla domanda specifica: “E’ possibile che il rischio del virus arrivi anche da noi in Italia?”, il dottor Drago mi ha detto che le possibilità che il virus arrivi anche da noi sono molto elevate visto che può essere trasportato da persone infette (come del resto appena accaduto!); sono ridotte invece le probabilità che poi il virus si diffonda. “E’ davvero molto improbabile che ciò accada perchè è difficile immaginare che una zanzara sopravviva a un viaggio aereo, tanto più che i velivoli dopo essere arrivati dai Paesi a rischio vengono trattati con speciali spray – ha specificato l’esperto – Negli aeroporti ci sono anche delle trappole apposite per le zanzare.  Inoltre parliamo di patogeni tropicali che da noi fanno fatica ad acclimatarsi. Si tratta di virus molto lenti, il che ci fa ben sperare!”.

Zika Virus gravidanza

Una donna incinta di 8 mesi a Recife in Brasile, una delle città più colpite dall’emergenza Zika

Come difendersi da Zika se si è in dolce attesa e dalle zanzare in generale?

  1. Laddove possibile, evitare di recarsi nei Paesi a rischioovvero quelli del centro e del Sudamerica. Proprio in questi giorni anche il Perù ha bollato il virus Zika come emergenza nazionale. Se avete compagni che viaggiano in zone a rischio, astenetevi dall’avere rapporti sessuali per 28 giorni (in caso di contagio per 6 mesi dalla comparsa del virus).
  2. Utilizzare indumenti con maniche lunghe e pantaloni lunghi se si va in zone paludose o si frequentano giardini, parchi, soprattutto nelle ore serali
  3. munirsi di zanzariere
  4. utilizzare gli spray antizanzare in casa, avendo cura di areare le stanze dopo il loro uso
  5. ricorrere ai repellenti per le zanzare su cui sopra vi sia scritto “presidio medico chirurgico“, solo così potete essere sicuri della loro efficacia e sicurezza. Questa scritta comprova la certificazione e l’autorizzazione da parte del Ministero della Sanità.
  6. Molti strumenti utilizzati per combattere le zanzare, in realtà, servono a poco o a nulla. Un esempio? Gli apparecchi a ultrasuoni, totalmente inutili (lo dico per esperienza diretta e mi è stato confermato anche dagli esperti!). Stesso discorso per la citronella! L’entomologo Drago e Pierpaolo Zambotto, referente
    larve di zanzare

    Un contenitore d’acqua al cui interno è possibile vedere delle larve di zanzare

    di Federchimica Assocasa, ci hanno spiegato che dopo il boom della citronella – creduta un valido repellente contro le zanzare anche grazie a massive campagne di marketing – ci fu una circolare ministeriale che ne certificò l’assoluta inutilità. Il concetto però ormai era così radicato nella mente dei consumatori che ancora oggi i prodotti contro le zanzare usano il colore giallo e/o profumazioni alla citronella (così come al geranio, altra pianta che erroneamente si crede utile nella lotta alle zanzare). Efficaci davvero invece alcuni tipi di crisantemi, ma chi terrebbe un fiore funebre in casa per tenere lontane le zanzare?

ATTENZIONE! Per i bambini è importante utilizzare prodotti specifici per loro facendo attenzione ai quantitativi di  DEET (N.N-dietil-m-toluamide) o di ICARIDINA (Picaridin). Quelli per i bambini non possono superare la soglia del 20%, negli adulti deve attestarsi sotto il 40% (eccezion fatta per i repellenti specifici per le zone tropicali).

Come mai quest’anno ci sono meno zanzare?

Mi consolo pensando che quest’anno ci sono meno zanzare in giro, almeno qui a Milano. Ci avete fatto caso? Ho chiesto all’entomologo se la cosa dipendesse da una disinfestazione più accurata da parte dell’amministrazione…e invece no! “Il fatto che ci siano meno zanzare in giro – ci ha spiegato – dipende soprattutto dal clima che quest’anno è stato più rigido: ha piovuto e le uova non si sono schiuse. Probabile che lo facciano più tardi e che in autunno dovremmo fare i conti con un numero maggiore di zanzare rispetto alla media degli altri anni. Anche perchè gli autunni sono sempre più miti e quindi favorevoli alla proliferazione delle zanzare. Ragione per cui capita di trovare delle zanzare in giro ancora a ottobre, persino novembre!”.

Cosa possiamo fare per evitare la proliferazione delle zanzare? 

La cosa importante è che ognuno ci metta del suo.

  • Bisogna cominciare già in primavera cercando di eliminare tutti i ristagni d’acqua dove le zanzare depositano le uova. Tenete conto che una zanzara tigre per diventare da larva ad adulta ha bisogno di 6 giorni.
  • Quando si fanno le pulizie di primavera, andare ad aspirare anche dietro agli armadi, vicino ai condizionatori, negli angoli della casa, nelle zone più umide dove le zanzare uova svernano come adulte.
  • Le pastiglie antilarve servono ma quando ci sono le larve. Quindi è importante metterle per tempo non quando i giochi sono già fatti!
zika nel mondo

La diffusione di Zika nel mondo

Quali sono le zanzare presenti in Italia?

Ci sono diversi tipi di zanzare. Pensate che in Italia se ne contano ben 70 tipi diversi ma sono quattro quelle più diffuse. Sono così brave da coprire tutta la giornata da romperci le scatole a ogni ora e in ogni luogo:

  • La Zanzara Comune:di colore marrone chiaro, punge di sera e mattino presto ed è conosciuta per il fastidiosissimo ronzio che sa produrre. E’ particolarmente diffusa nelle aree urbane, in quanto si riproduce in piccoli ristagni d’acqua e si sposta poco.
  • Zanzara Anofele:un po’ più grossa delle specie cittadine, provoca una puntura particolarmente fastidiosa e trova, come habitat naturale per il suo sviluppo, l’ambiente rurale, caratterizzato da stagni e paludi.
  • Zanzara di risaia: marrone e lievemente striata, può volare diversi chilometri, si sposta in sciami ed è in grado di infestare ampie aree nelle ore serali per poi sparire prima che giunga la notte.
  • Zanzara Tigre (Aedes albopictus): nera a strisce bianche, a differenza delle altre specie, è attiva durante il giorno e non solamente dall’alba al tramonto. Punge molto più rapidamente e riesce a fuggire velocemente, rendendosi difficile da uccidere.

E’ vero che ci sono persone più predisposte a essere punte?

VERO E FALSO.  Ci sono persone che attirano più zanzare e sono quelle che sudano molto poichè le zanzare sono attratte dall’acido lattico, dall’ammoniaca, dagli odori acri (tant’è che negli esperimenti si utilizzano i calzini usati per attirare le zanzare!). Dunque sbagliato dire che le persone con il “sangue dolce” vengono punte di più, poichè accade esattamente il contrario. Le persone che dicono di non venire mai punte sono penalizzate dal punto di vista dell’evoluzione della specie, poichè è più facile pensare che anche queste vengano punte ma non sviluppino reazioni come gonfiore o prurito nella zona della puntura.

Le zanzare, di notte, ronzano sempre vicino all’orecchio quando c’è tutta la casa per svolazzare?

puntura di zanzaraVERO. La ragione più plausibile è che le zanzare vengano attratte dall’anidride carbonica che produciamo da naso e bocca e pertanto si avvicinano proprio vicino al volto rovinandoci il sonno.

Bere alcol attira le zanzare?

VERO. Bere alcol attira le zanzare. Gli alcolico sono vasodilatatori e quindi aumentano il flusso sanguigno, incrementando la sudorazione e quindi richiamando più zanzare.

Abitare ai piani alti tiene lontano le zanzare?

VERO E FALSO. La zanzara tigre non sa volare in alto. Col volo verticale non riesce ad arrivare ai piani alti e pertanto si ferma ai piani più bassi. Per poter arrivare ai piani superiori deve fare lunghe soste dove, probabilmente, si sarà già saziata. Al contrario la zanzara del mare vola anche per 40 km senza problemi.

E’ vero che i pipistrelli tengono lontano le zanzare?

FALSO. I pipistrelli e  le zanzare tigre, per esempio, non si incontrano mai. Uno vive di notte e l’ altra di giorno.

 

RICETTA COLOMBIANA CIOCCOLATA CALDA CON FORMAGGIO SENZA LATTOSIO

Adorate il formaggio ma il lattosio vi fa gonfiare subito la pancia? Sappiate che ci sono tantissimi formaggi ormai lavorati senza lo zucchero del latte, da abbinare a sfiziose ricette come il famoso chocolate con queso

 

Con questo caldo afoso mangiare diventa un problema. Se poi siete incinta come me, ecco che il problema si fa doppio. Non so mai che mettere a tavola, sempre alla ricerca di un compromesso tra qualcosa di buono e leggero.

Da un po’ di tempo sospetto di avere un’intolleranza al lattosio, un fastidio molto comune che colpisce soprattutto le donne e quasi metà della popolazione. La maggior parte delle persone tuttavia impara a convivere con questo problema che provoca dolore al ventre e gas intestinali. Anche io mi trovo in questa situazione perchè amo troppo il latte e i formaggi per rinunciarvici completamente, così ogni tanto mi concedo qualche bella mozzarella fresca.

Da quando però sono in gravidanza e la sensazione di gonfiore al ventre è pressoché perenne sto cercando di evitare in tutti i modi il lattosio. Fortunatamente, oggi, in commercio ci sono tantissimi formaggi senza lattosio. Il sapore è praticamente identico, l’unica variazione sta nel prezzo. Purtroppo questi prodotti costano un filo di più, ma il beneficio in termini di salute è tale che ne vale la pena.

La crescenza è un altro formaggio nella versione senza lattosio che ho scoperto ottima accompagnata dalla mostarda, come vuole la tradizione pavese. Ottimi anche gli spiedini di formaggio, con emmental – altro formaggio senza lattosio – oppure di verdure accompagnati con parmiggiano reggiano stagionato (invecchiato sopra i 36 mesi i livelli di lattosio sono nulli)  e qualche pezzetino di pera e pomodorini pachino.

Dovete stare lontano invece da tutti quei formaggi a pasta molle come la mozzarella, i fiocchi di latte, i formaggi spalmabili, la ricotta ecc. a patto che sopra non vi sia scritto chiaramente “privi di lattosio”. All’Esselunga, per esempio, per ogni formaggio senza lattosio c’è un bel cartellino in evidenza che facilita e velocizza la spesa.

formaggi senza lattosio

Se vi piace l’accostamento dolce salato come a me vi consiglio una ricetta particolare colombiana che ho assaggiato per la prima volta proprio in Colombia: il famoso chocolate con queso che altro non è cioccolata calda con formaggio.

Chocolate-Colombiano-con-queso

Foto tratta dal sito Mycolombianrecipes.com

Si mangia di solito a colazione oppure il sabato e la domenica, quando si fa una sorta di brunch e si mangia anche il tamal, altro piatto molto sfizioso a base di riso, pollo e verdure, cotto nelle foglie di platano.

Nella versione originale la ciccolata calda si fa con del latte caldo (anche qui, uso naturalmente quello senza lattosio) e per mescolare si usa un tradizionale strumento che assomiglia molto al bastoncino che noi utilizziamo per prelevare il miele.

La cioccolata deve essere ben calda perché il suo scopo è quello di ammorbidire i cubetti di formaggio che verranno mano a mano immersi nella tazza. Il formaggio che loro utilizzano è praticamente identico al nostro  formaggio dalla forma rotonda che si chiama Linea ma che di dietetico ha ben poco, presente anche nella versione senza lattosio.

cioccolata con formaggio

Per la cioccolata invece utilizzano una sorta di barretta apposita per questa preparazione che si scioglie nel latte caldo; la cioccolata non deve risultare densa e corposa come quella del bar ma molto liquida. Queste barrette si trovano anche nei negozi specializzati in alimenti sudamericani, altrimenti potete usare del cacao in polvere dolce. I marchi colombiani sono Luker e Sol come questi sotto.

ricette colombiane

La cosa importante, ripeto, è che il latte sia ben caldo! A questo punto fate tanti cubetti di formaggio, infilzateli con uno spiedino o utilizzate un cucchiaino e uno a uno, lo immergete nella cioccolata calda per qualche istante fino a che il formaggio non sarà tiepido e morbido…e via in bocca! Una delizia, provare per credere.

VODAFONE PAY, SE IL TELEFONINO DIVENTA UNA CARTA DI CREDITO

Se siete mamme tecnologiche ma allo stesso tempo un po’ incasinate di testa come me, se nel portafoglio non avete mai contanti a disposizione perchè ormai fate quasi tutto online e vi dimenticate di prelevare, un’ipotesi che potete prendere in considerazione per facilitarvi la vita è quella di scaricare l’app di Vodafone Pay, grazie alla quale è possibile fare acquisti in vodafone paytutti quei negozi che hanno il POS contactless. Il tutto con il vostro smartphone Android.

Qui trovate tutti i modelli di telefonino con questa tecnolgia: dal Samsung Galaxy all’Htc per citare due marchi che conosco.

Vi avevo già parlato ampiamente della tecnologia contactless e del suo funzionamento con la carta di credito. Se però volete evitare di portarvi dietro la carta di credito e avere soldi sempre disponibili pur non avendo contanti, ecco l’applicazione giusta da scaricare sul telefonino. Se desiderate pagare tramite una carta di credito Mastercard basta scaricare l’applicazione Vodafone Wallet così da poter usufruire di un servizio più sicuro.

Grazie a Vodafone Pay potete effettuare pagamenti sotto i 25 euro, immediatamente. Per pagamenti superiori a questa cifra dovrete invece inserire un Pin.

Insomma è un po’ come quando pagate con la carta di credito su alcuni siti come Amazon navigando tramite il telefonino, con la differenza che questa volta per pagare potrete usare il telefonino stesso nei negozi reali, quelli con vetrina su strada per intenderci.

Niente più carte a presso, niente più contanti, niente più furti e rischio di perderli per strada.

Il grosso vantaggio è che non dovrete comunicare più o vostri dati al negoziante nè consegnare la vostra carta di credito nelle mani di sconosciuti (come accade nei ristoranti).

Altri vantaggi di questo metodo?

  • quando fate un acquisto ricevete immediatamente una notifica dall’app Vodafone Wallet che vi comunica il buon esito dell’operazione
  • Si può bloccare il servizio con una chiamata al Servizio Clienti e
    continuare a usare senza rischi le carte fisiche
  • Si può usarlo sempre, anche quando si scarica lo smartphone, grazie alla SIM NFC.

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SE IL MARITO, CON LE CARAMELLE, E’ PEGGIO DI UN BAMBINO

Mio marito è un grande amante delle caramelle. Ne mangia davvero tante, troppe! Quando andiamo a fare la spesa non manca mai di comperare almeno 3-4 sacchetti di caramelle. Alcune mi sembrano quelle che mangiavo da piccola, a forma di uovo all’occhio di bue!

Ma dico, hai 33 anni e ancora mangi quelle caramelle? Un paio di giorni dopo la spesa e quei sacchetti sono già vuoti. Appena torna dal lavoro, apre la credenza e comincia a mangiarsi una decina di caramelle, una dopo l’altra. Non so come abbia ancora i denti, mah…

Senza parlare del fatto che da quando è venuto a vivere in Italia, ormai 5 anni fa, ha messo su una decina di chili. E te credo!

Uno dei segreti per perdere peso senza troppe rinunce è quello di diminuire zucchero e condimenti. Se avete pochi chili da perdere saranno sufficienti questi due piccoli accorgimenti per smaltire facilmente quel paio di chili di troppo senza accorgervene minimamente. Dopottutto l’olio non è una di quelle cose che se manca te ne accorgi più di tanto…
Altro discorso è lo zucchero. Io se non mangio qualcosa di dolce tutti i giorni, mi sento male. Cioè ne sento proprio la mancanza e comincio a pensare: “Oggi cosa ho mangiato di dolce?”. Infatti dicono che lo zucchero sia come una droga: crea dipendenza.

2300-DIETORELLE-gelees-morafragolaQuasi quasi adesso faccio provare le caramelle dolcificate con la stevia a mio marito. Chissà che non gli piacciano. La stevia è una pianta sudamericana dell’Amazzonia che pure non è molto diffusa in America Latina. Le cose migliori ce le prendiamo sempre noi occidentali. Del resto le paghiamo di più. La stessa cosa – mi diceva mio marito – accade con il caffè colombiano: il miglior caffè colombiano si beve all’estero, non a Bogotà!

La prossima spesa provo a prendere una busta di Dietorelle, che non sono più quelle che mangiavo io ai miei tempi, col retrogusto di dolcificante. Lui adora proprio le caramelle gommose e morbidose alla frutta, quindi ho pensato a queste per sostituire quelle che mangia ora (da bambini). Adesso la ricetta delle Dietorelle è completamente nuova con più succo di frutta e dolcificata naturalmente con estratto di stevia. Niente coloranti né aromi artificiali. Insomma un altro mondo rispetto a prima.

Buzzoole

VACANZE ESTIVE, PERCHÈ SCEGLIERE UN’ISOLA DEL NOSTRO MARE

L’Italia è un Paese meraviglioso: si mangia bene, i servizi sono nettamente superiori alla media (gli hotel 3 stelle italiani sono come un 4 stelle all’estero) e il mare è stupendo. Non ovunque, a dire il vero…

Il mare più bello, solitamente, si trova al sud o nelle isole: l’isola d’Elba, la Sardegna, la Sicilia sono solo alcune mete che almeno una volta vanno viste.
La modalità più comoda per raggiungere questi posti è sicuramente il traghetto che ti permette di imbarcare anche l’auto, grazie alla quale si possono fare anche delle escursioni.
Il viaggio in nave, personalmente, mi rilassa molto rispetto al viaggio in aereo, che mi suscita sempre un po’ di stress.
Portoferraio

Portoferraio all’isola d’Elba

La traversata notturna, Genova-Olbia l’ho fatta un paio di volte con gli amici e devo dire che non me ne sono neanche accorta. Bei tempi davvero!
Una volta ho preso anche il traghetto per andare a Ischia, un posto che tornerei a visitare subito. E’ passato tanto tempo perchè stavo ancora con il mio fidanzato gastroenterologo, invitato sull’isola per partecipare a un convegno. In nemmeno un’ora, mi sono ritrovata a Ischia, un luogo unico per il suo paesaggio e per la sua atmosfera. Ischia ha degli impianti termali davvero stupendi. Per cui vale la pena visitarla non solo d’estate per il suo mare ma anche in inverno. Sulla cucina…beh non servono commenti credo!
Normalmente non soffro la barca anche se alle Galapagos ho avuto un’esperienza davvero orribile per colpa delle onde. Ma il nostro mare Mediterraneo, per fortuna, non è agitato ed è chiuso. Certamente non può essere comparato all’Oceano, tanto più le Galapagos si trovano proprio in mare aperto. E poi quelle erano barchette e non grandi traghetti come quelli che vengono utilizzati da Moby o Tirrenia, per citare due grandi compagnie marittime.
Una ragione in più per visitare le isole italiane (o al massimo la Corsica!).
Quand’ero ragazza non era tanto semplice prenotare un viaggio in nave: andava programmato, organizzato, tutto in anticipo. Fortuna che oggi con internet, tutto è più facile. Per andare a Ischia ho prenotato da questo sito http://www.traghetti-ischia.it/tratte/traghetti-napoli-ischia.htm.
E comunque anche l’Isola d’Elba merita! Parlando con un’amica che è appena rientrata dalle ferie, mi ha detto che per i bambini e le famiglie è un posto incantevole. Adesso vediamo il da farsi, perchè quanto a vacanze siamo ancora in alto mare. E’ proprio il caso di dirlo!

 

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