NON I SOLITI NOMI DA FEMMINA: 150 IDEE ORIGINALI PER UNA FIGLIA FEMMINA

Se state cercando dei nomi originali da femmina vi dico subito di scartare Giulia, Sofia, Viola ed Emma, perchè sono nomi belli sì ma ormai molto diffusi. Avete provato ad andare al parchetto e a chiamare una bambina che si chiama Viola? Vedrete quante bimbe si girano.

La scelta del nome segue anche le mode. E così nomi come Mia, Alyssa, Asia, che un tempo potevano essere considerati nomi originali adesso non lo sono più. Restano nomi bellissimi ma certamente non così originali vista la loro diffusione.

Come sapete sono in attesa della mia seconda bimba che chiameremo Tiara (la prima si chiama Flor, come la nonna colombiana) . A noi, evidentemente, piacciono i nomi un po’ particolari.

nomi originali italiani bambina

Io credo che:

  • il nome debba piacere a entrambi i genitori,
  • non essere ridicolo per evitare di mettere in imbarazzo la bimba durante le scuole
  • e stare bene col cognome.

Tenuto conto di queste cose, largo alla fantasia.

Ecco un elenco di nomi da bambina sicuramente originali, italiani e anche stranieri ma dal suono italiano, così da evitare difficoltà nella pronuncia. 

Se conoscete altri nomi che non sono stati menzionati, ditemeli nei commenti sotto per favore.

  1. Adele
  2. Aleida
  3. Aila
  4. Alena
  5. Alina
  6. Alma
  7. Altea
  8. Amal
  9. Amili
  10. Amina
  11. Ancilla
  12. Anisia
  13. Annabella
  14. Anyela
  15. Arisa
  16. Astrid
  17. Atena
  18. Ava
  19. Ayra
  20. Bella
  21. Bice
  22. Blanca
  23. Bresilda
  24. Calliope
  25. Callista
  26. Camelia
  27. Carol
  28. Cielo
  29. Clelia
  30. Dalia
  31. Davina
  32. Dea
  33. Demetra
  34. Diamante
  35. Diamara
  36. Diva
  37. Edda
  38. Egle
  39. Edilia
  40. Eliana
  41. Elda
  42. Elma
  43. Erminia
  44. Fenia
  45. Fiamma
  46. Fiona
  47. Flor
  48. Futura
  49. Gea
  50. Geo
  51. Giacinto
  52. Gelma
  53. Gemma
  54. Giglio
  55. Glenda
  56. Indira
  57. Irma
  58. Johanna
  59. Kaila
  60. Kaira
  61. Karem
  62. Keira
  63. Kiana
  64. Klizia
  65. Kristal
  66. Lana
  67. Larissa
  68. Leda
  69. Lena
  70. Leyla
  71. Lorelay
  72. Luce
  73. Luna
  74. Mabel
  75. Madina
  76. Maele
  77. Maira
  78. Mairù
  79. Maite
  80. Malika
  81. Manila
  82. Manola
  83. Maral
  84. Marella
  85. Mariel
  86. Megan
  87. Mersa
  88. Mieke
  89. Mila
  90. Mileidi
  91. Mina
  92. Mikol
  93. Mira
  94. Morgana
  95. Muriel
  96. Nada
  97. Naiomi
  98. Nami
  99. Neda
  100. Nela
  101. Nelia
  102. Neve
  103. Nevia
  104. Nidia
  105. Nives
  106. Nora
  107. Nuvola
  108. Odette
  109. Ofelia
  110. Ofra
  111. Olga
  112. Oriana
  113. Paulina
  114. Palma
  115. Paloma
  116. Palmira
  117. Perla
  118. Petra
  119. Primula
  120. Prisca
  121. Raissa
  122. Rania
  123. Reina
  124. Safira
  125. Salma
  126. Samira
  127. Scarlett
  128. Selvaggia
  129. Sengia
  130. Shana
  131. Sibilla
  132. Sidonia
  133. Siria
  134. Soraida
  135. Tayssa
  136. Talia
  137. Talita
  138. Tara
  139. Taira
  140. Tessa
  141. Tiana
  142. Tiara
  143. Uliana
  144. Venere
  145. Vilma
  146. Violetta
  147. Zara
  148. Zaira
  149. Zela
  150. Zoe

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COME SCEGLIERE PRIMI BODY E TUTINE PER UN NEONATO

Cosa comperare per un neonato alla nascita? Come scegliere tutine e body? La scoperta dei body extender e le cose che ho imparato da mamma con gli errori che non rifarò

Ciao mamme!

Chi mi segue sa che a breve diventerò mamma bis ed è per questo che ultimamente torno a parlare con più frequenza di gravidanza e temi che riguardano il neonato. Lo ammetto: mi ero un po’ afflosciata,   ma eccomi qui!

Ora vi dico una cosa alla quale non avevo fatto caso con la figlia precedente, Babyrisparmio, complice la mia inesperienza di neomamma. E’ un po’ un discorso simile a quello che vi feci quella volta che parlai dei giochi destinati ai bimbi piccoli (LEGGI QUI il post: Giochi da regalare a un bimbo di 1, 2, 3 anni) e del perchè tra questi due puzzle sotto, apparentemente uguali, ce ne sia uno migliore dell’altro.

puzzle bimbi

La stessa cosa accade per questi due body sotto: uno va bene per un neonato appena nato l’altro no.

body-a-confronto

Così come accade per i giochi, non tutti i body sono uguali! E non mi riferiscono semplicemente al tessuto (inutile dirvi che è sempre meglio preferire il cotone al 100%, se organico ancora meglio!) .

La cosa più importante da osservare in un body per neonato – secondo me – è l’allacciatura dei botttoni. Come sappiamo un neonato passa quasi tutto il tempo sdraiato, con la pancia rivolta verso l’alto (a tal proposito LEGGI QUI le linee guida per abbassare il rischio di SIDS, la morte in culla); se l’allacciatura dei bottoni è sotto la schiena, in un corpicino piccolo come quello di un neonato, la cosa dà veramente molto fastidio.

Per quanto siano appiattiti alcuni bottoni, la loro presenza si sente lo stesso.

Avete mai provato a dormire con un indumento che avesse anche un semplice fiocchettino o bottoncino sporgente sul pigiama?

Ricorderete bene il fastidio. Infatti non è un caso che il 99% dei pigiami siano piatti, senza alcun tipo di decorazione, bottone, ricamo particolare.

E allora perchè non pensarci anche per body e tutine?

Non solo. Altro dettaglio fondamentale per un neonato di pochi mesi (diciamo almeno i primi tre mesi) è l’apertura. 

Un body che si apre a libro, come quello sopra a sinistra, vi permette di evitare di alzare, “manovrare” la testolina del neonato, che ancora non si sorregge da sola. Vi basta prendere il body, aprirlo sul fasciatoio e appoggiarvi sopra il bambino…dopo di che vi basta chiuderlo e il gioco è fatto!

body-neonato-miglioriGli altri body che hanno il bottoncino a lato del collo o che hanno lo slargo, è vero che non danno fastidio alla schiena ma implicano comunque il “disturbo”di far passare l’indumento attraverso la testolina. Secondo me sono da preferire dunque in un secondo momento.

I modelli con i bottoni dietro la schiena sono da prendere in considerazione quando il bambino è ormai più grande, quando si gira da solo nel lettino e,  in caso di bisogno, è anche in grado di cambiare posizione se dovesse sentire fastidio.

tutine-migliori-neonato

Altri consigli che mi sento di darvi quando acquistate una tutina o un body:

  1. Optate per i colori chiari, così se dovrete sbiancarli, candeggiarli per via delle malefiche uscite di popo’ liquida, sarà più facili trattarli
  2. fate caso ai piedini, alcuni hanno dei piedini davvero mignon rispetto alla lunghezza del corpo (eventualmente, quando diventeranno piccoli, potete tagliare la parte finale e usare dei calzini).
  3. comperate sempre la stessa marca e modello di body, così da poterli sfruttare fino all’ultimo con i body extender (soprattutto nell’ultimo periodo, verso i due anni e mezzo, gli allunga body sono un ottimo investimento dato che poi passerete alle cannottiere. Qui sotto due modelli in vendita su Amazon che a limite vi permette di restituirli non andassero bene per i modelli di body che avete).

4. acquistate tutine che abbiano i bottoni nell’interno delle gambine così da poter agevolmente cambiare il bambino senza doverlo spogliare. Dettaglio sempre comodo, ancora più in inverno.

Se hai trovato utile questo post, lasciami un like nei bottoni social qui sotto…non ti costa nulla e mi fai un grosso piacere. Grazie!

 

 

 

ROBOT ASPIRAPOLVERE DYSON 360 EYE, L’OFFERTA MIGLIORE SUL MERCATO

Il nuovo Robot Dyson 360 Eye è l’offerta più tecnologica che si possa chiedere in fatto di aspirapolveri. Superlativo anche nel costo In passato ho provato Folletto e Samsung e sono arrivata a questa conclusione: meglio spendere qualcosa in più prima che pentirsi dopo.

 

Aspirapolvere Robot Dyson 360 Eye

Lo aspettavano in tanti ed è finalmente presente anche sul mercato italiano il nuovo aspirapolvere robot della Dyson!

Che cos’è è un robot aspirapolvere?

Un aspirapolvere robot è un’aspirapolvere intelligente che lavora da sola, senza l’intervento dell’uomo. Attenzione perchè questi elettrodomestici non sono tutti uguali. Se un modello costa 200 euro e un altro 800 euro, una ragione come sempre c’è! Il nuovo modello della Dyson Eye 360 è sicuramente il più smart di tutti quelli in commercio (e in effetti è anche il più costoso!). Perchè? Perchè è in grado di vedere esattamente come l’occhio umano. Al suo interno, infatti, trovate una telecamera che scannerizza l’intera casa, registrando nel suo computer di bordo la planimetria dell’abitazione (pareti comprese).

In passato ho già avuto un aspirapolvere robot per la pulizia di casa, modello Samnsung (per cui ottima marca anche questa) ma l’ho dato via per disperazione. Sapete perchè? Perchè ogni due per tre si inceppava ogni qual volta incontrava uno dei tanti piccoli ostacoli dissiminati in giro dalla mia piccola come pezzi di lego, palline ecc.

Ho provato il nuovo Dyson Eye 360 e sono rimasta sorpresa da come pulisca e soprattutto riconosca gli ostacoli senza incepparsi. Prima era così fastidioso arrivare a casa, pensare di trovarla pulita e, al contrario, dover fare stretching sotto il letto alla ricerca dell’aspirapolvere perduto. Questo modello invece possiede dei piedini cingolati come quelli dei carrarmati e si sopraeleva quando incontra un ostacolo. Temevo per le lunghe frange del mio tappeto persiano – “Sicuro che si incastra ora…” – e invece no!

Se non ci credete guardate il video sotto con una dimostrazione pratica di quello che dico.

Con i vecchi aspirapolveri-robot non trovavo mai veramente pulito.

Poi  è arrivato il Dyson a traino, l’Animal Turbine, quindi il  Dyson Fluffy e ho visto che la scopa elettrica senza fili rispondeva a tutte le mie necessità. A proposito, vi dico pure che ora è uscita la nuova versione, il Dyson V8 ancora migliorata che ha una batteria che dura il doppio e si può usare anche sui tappeti. 

Ma torniamo al robot Dyson Eye 360, che rispetto all’aspirapolvere ha un enorme vantaggio: fa tutto da sola e può essere anche attivata da remoto. Ciò significa che mentre siete in ufficio, dal cellulare, potete “parlare” con il vostro robot e dirgli di pulirvi casa. Figata vero?

Ora però la nota dolente. Perchè c’è sempre una nota dolente…il prezzo! Costa 1000 euro, più o meno come il suo antagonista di sempre, il Folletto, che pure ho provato in passato e vi dico che non c’è proprio paragone.

Per carità non voglio dire che il Folletto sia da buttare, eh…ma mi sto davvero trovando troppo bene con il Dyson e con piacere noto su facebook che ci sono sempre più perone entusiaste di questo marchio. Del resto quando le cose funzionano bene, la gente rimane soddisfatta e si convince così di aver speso bene i propri soldi. Piuttosto rinuncio al parrucchiere o scegliere di andare con i coupon, ma preferisco faticare meno rispetto alle pulizie di casa (che odio!).

Quali sono le caratteristiche tecniche del Dyson Eye 360?

  • Un Sistema di visione a 360 gradi. Che siginifca interpretare continuamente i dati sull’ambiente circostante per sapere sempre dove si trova, dove è stato e dove non ha ancora pulito (il mio Samsung spesso andava a pulire sempre nello stesso punto. Non so se ho sbagliato io o cosa, ma mi pareva un gran spreco di risorse, anche perchè ci metteva parecchio tempo per fare una stanza!).
  • L’ App Dyson Link: consente di controllare, programmare e risolvere eventuali problemi del robot, nonché di visualizzare mappe e stato di avanzamento delle sessioni di pulizia.
  • Aspira senza sacco: come tutti gli aspirapolveri Dyson anche questo non prevede l’utilizzo di sacchi ma un pratico contenitore che si può svuotare con un semplice click.
  • Potenza ciclonica: la spazzola, la potenza della tecnologia ciclonica, i cingoli. La potenza di aspirazione di Dyson in grado di aspirare anche le particelle più piccole anche sul tappeto non ha eguali e rimane invariata negli anni.

E ora se ne avete ancora voglia guardate anche questo video dove vi mostrano la differenza di performance tra uno classico aspirapolvere in commercio (quello nel video sembra proprio quello che avevo io) e il nuovo Dyson 360Eye.

E ora passiamo ai lati negativi, perchè ogni prodotto ne ha e la mia recensione non sarebbe onesta fino in fondo se non vi segnalassi eventuali “punti deboli”:

  • il rumore. Il Robot al massimo della potenza il Dyson Eye 360 è un po’ rumoroso ma nemmeno troppo (nel mio video recensione potete ascoltarne il rumore)
  • la durata di pulizia dei pavimenti. Sezionando tutta la casa, per pulirla a fondo, il Dyson Eye360 va avanti e indietro innumerevoli volte finchè non ha coperto l’intera superficie. Dunque a differenza della scopa che usi 5-10 minuti al massimo, il Dyson Eye 360 può impiegare parecchio tempo prima di pulire tutta la casa (ma voi potete dirgli anche “Pulisci solo la cucina!”). Il mio consiglio è di farlo andarare da remoto quando siete fuori casa.
  • il costo. Il prezzo è notevole (tuttavia tenete sempre monitorate le offerte dei vari store di elettronica o Amazon, dove ci sono spesso offerte a tempo)  ma c’è chi preferisce spenderli in scarpe e borsette e chi invece in strumenti che facilitino la vita. E voi a che categoria appartenete?

 

 

 

TRASLOCHI CASA, COME RISPARMIARE SUL COSTO DEL TRASLOCO

Meglio un trasloco fai da te o affidarsi a una ditta di traslochi casa per organizzare il tutto? La risposta è dipende dal trasloco! Se optate per la seconda ipotesi e volete risparmiare sul costo del trasloco, ecco un trucco per conoscere la società della vostra città che vi costerà meno!

 

Fare un trasloco è una fatica assurda! Io ne ho fatti sei nella mia vita e ho provato sia a fare da sola che ad affidarmi a una ditta di traslochi. Neanche a dirlo, a meno che non viviate in un appartamento molto piccolo e non abbiate grossi mobili da trasportare, per organizzare un trasloco è molto più conveniente affidarsi ad aziende che si occupano di traslochi.

Certo spenderete di più ma non crediate che un trasloco fai da te vi venga a costo zero, tenendo conto che anche la vostra fatica e il vostro tempo – soprattutto se lavorate e avete una famiglia – hanno un valore!

Consigli per un trasloco fai da te:

  • Il camion per il trasloco. Dovrete comunque affittare un furgone abbastanza capiente almeno per due giorni. In tal caso vi segnalo nomi come Ikea che si appoggia a Hertz – il modello più grande, che non è grandissimo, costa 104,99 al giorno quindi più di 200 euro se ne andranno solo di furgone; altrimenti c’è il solito Amico Blu, tenendo conto però che alla tariffa normalmente pubblicizzata dovrete poi aggiungervi assicurazione e maggiorazione week-end nel caso vi serva proprio per il fine settimana.
  • Gli scatoloni per il trasloco. Certamente potete chiederne alcuni al vostro supermercato di fiducia ma sappiate che molti di questi saranno o mezzi rotti oppure senza chiusura sopra dato che per aprirli i magazzinieri, ovviamente, non stanno certo attenti a non rovinare il pacco. Un po’ di nuovi per imballare cose delicate come bicchieri e piatti dovrete comprarne per forza…
  • Attrezzi per smontare e montare i mobili. Siete sicuri di avere tutto il necessario? Non penserete mica di fare un trasloco con un cacciavite, senza un trapano professionale? Oltre a metterci il triplo del tempo vi spaccherete le mani. Inoltre per smontare certi mobili come armadi particolarmente alti non è detto che basti una scala normale, ma è probabile che dobbiate noleggiare una scala per traslochi.
Trasloco fai da te

Trasloco fai da te in bici? Un’alternativa per chi ha veramente poche cose

Insomma fate i vostri conti signori!  Ovvio che se avete tanti amici che vi possono aiutare gratuitamente, se conoscete qualcuno che possa prestarvi il furgone e voi avete già gli attrezzi giusti per un trasloco a casa vostra, allora il discorso cambia di molto.

Ma se così non fosse, allora forse vale la pena pensare di affidarsi a una ditta per traslochi.

Io, per esempio, del mio penultimo trasloco fai da te – nonostante siano passati degli anni –  ricordo ancora lo stress della ricerca del parcheggio per il camion affittato.

Inoltre c’è da dire che negli ultimi anni questo tipo di aziende hanno abbassato tantissimo i prezzi. Il costo di un trasloco è calato grazie a una concorrenza sempre maggiore e anche ai siti di coupon, che offrono anche altri servizi come quelli di imbiancatura, ristrutturazione, idraulica ecc.

LEGGI ANCHE: Come risparmiare sulle spese di ristrutturazione casa

corriere online spedizioniA Milano fino a qualche anno fa sembrava esserci solo la Grillo Traslochi invece girando sul web ho visto che ce ne sono tantissime altre. Ora senza dirvi quale sia la migliore o la più economica perché semplicemente non lo so, se volete conoscere le imprese per traslocare casa più vicine a voi potete consultare il sito Traslochi365 (una sorta di Trivago dei traslochi), con un solo click potrete chiedere un preventivo a tutte le ditte che fanno traslochi. Per Milano dovrete selezionare la provincia di Milano e vi compariranno poi tutte le aziende ed i relativi servizi che offrono, traslochi internazionali, uffici, internazionali etc.

Quanto costa traslocare casa?

Dipende, da tante cose. Io mi affiderei a quelle ditte che fanno un prezzo completo forfaittario, che dunque non fanno caso se c’è un armadio o un letto in più. Ovvio che se cercate di risparmiare sul trasloco a tutti i costi, un buon compromesso potrebbe essere anche quello di mettervi d’accordo solo su alcuni mobili da trasportare (per esempio il trasporto della cucina vi può costare intorno ai 200 euro, compreso smontaggio e rimontaggio, e la camera da letto comprensiva di tutto sui 100 euro) per poi pensare voi stessi agli scatoloni.

Tenete conto che un trasloco serio contempla la partecipazione di almeno tre persone, se non di più. Certi mobili sono così pesanti che non possono essere trasportati solo da due individui altrimenti il rischio è che qualcuno o qualcosa finisca per terra. E ciò, per quanto ci siano poi le coperture assicurative, non è mai bello!

Il costo di un trasloco a Milano varia da cifre che vanno da un 200 euro (solo scatoloni) fino a 1000 euro, a seconda della grandezza della casa, dal quantitativo di mobili. Un po’ meno cari come al solito Roma, Torino e Napoli. Questi sono prezzi indicativi, per avere delle cifre più precise e cercare di risparmiare è chiedere un preventivo a più ditte di traslochi. Ora che ci sono anche siti che fanno questo lavoro per voi, direi che la fatica di cambiare casa è sempre minore.

traslochi casa

LEGGI ANCHE: Mobili moderni e antichi, arredare casa con questo mix

 

 

 

CONCORSO NESQUIK DA GRANDE FARO’, IN PALIO 1000 EURO E PREMI SICURI

Grande concorso Nesquik con 1000 euro in palio e un regalo sicuro per te e il tuo bambino ogni confezione acquistato. Qui come partecipare e regolamento.

Ciao mamme, se anche voi usate Nesquik come noi, allora vi invito a partecipare al nuovo concorso “Da Grande Farò…” che mette in palio ben 1000 euro per realizzare il sogno di vostro figlio. Partecipare è semplicissimo: basta caricare sul sito di Nequik un breve video del vostro bimbo che descriva il suo sogno da realizzare e cosa gli piacerebbe fare da grande.
Calicatore? Astronauta? Ballerina o dottoressa dei cuccioli?

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Concorso a premi valido dal 22/08/2016 al 15/10/2016 giuria finale entro l’11/11/2016.

Inoltre vi segnalo anche un’altra bella iniziativa Nesquik che regala un premio sicuro per ogni confezione di Nesquik acquistata (clicca sulla foto sotto per accedere al premio sicuro!). Io ho appena richiesto il bastone del selfie perchè quello che avevo mi si era rotto. Al prossimo pacco chiederò il minibasket per mia figlia.

I premi sono validi per scontrini emessi in qualsiasi orario con data di emissione compresa tra il 22 agosto e il 2 ottobre 2016. La richiesta premio on line dovrà avvenire entro 10 gg. dalla data di emissione dello scontrino. Quindi l’ultima data utile per la registrazione di uno scontrino sarà il 12 ottobre 2016, per scontrini emessi il giorno 2 ottobre 2016.

regali-nesquik

 

SCARPE PRIMI PASSI: LE COSE DA SAPERE PER LA SALUTE DEI SUOI PIEDINI

Il piede piatto, la scarpina giusta, meglio scalzo oppure no? Le risposte dell’esperto ai dubbi più comuni delle mamme alle prese con un bambino che comincia a camminare

Qualche giorno fa, vi ho chiesto di girarmi delle domande, eventuali dubbi sui primi passi dei nostri bimbi. Io pure che ho una figlia di 4 anni ormai, quando la vedo camminare, mi pongo ancora mille quesiti. “Avrà i piedi troppo lunghi?”, “Ha il piede piatto?”,  “Quando corre mi sembra ancora così scordinata…”.

Insomma, per noi mamme, i dubbi non finiscono mai. Fortuna che ogni tanto il mio lavoro mi permette di incontrare i massimi esperti del settore e di sedare così le mie incomprensibili ansie da mamma (e che ora che mi appresto a diventare mamma bis, raddoppieranno sicuramente!).

L’altro giorno sono andata da Chicco che ha presentato la nuova linea Chicco Imparo dedicata proprio ai bambini che stanno imparando a camminare o comunque camminano da poco. La linea, infatti, va dai 9 mesi circa e, per ora, contempla misure che vanno dal numero 18 al 23. 

piede piatto bambino

Prima di raccontarvi cosa ci ha detto il biomeccanico Mauro Testa (il biomeccanico è colui che studia la meccanica del corpo, dunque i suoi movimenti), provo a riassumervi qui le domande di cui dovevo farmi portavoce:

  • Vorrei avere qualche informazione in più sul piede piatto. Katiuscia
  • Il mio piccolo Andrea ha 9 mesi e già da un paio di mesi vuole solo stare in piedi. Praticamente cammina già; non ha mai gattonato, odia stare steso a pancia sotto. La domanda è: visto che pesa un bel po’ (quasi 13k) non gli farà male alle anche? Grazie Alice
  • Puoi chiedere se una buona scarpa può sin dai primi tempi aiutare i piedi ad avere una buona postura e come capire se è una buona scarpa? E ancora: utilizzare scarpe usate può peggiorare la camminata? Valentina
  • Mia figlia cammina in punta e infatti spesso inciampa, c’è qualche consiglio utile in merito? Barbara
  • Il mio dubbio è: quando il bambino che già gattona comincia ad alzarsi in piedi ed è prossimo a cominciare a camminare, in casa bisogna mettergli le scarpine o è meglio che stia con i calzini antiscivolo? Ci sono due scuole di pensiero, qualche amica mi dice che con le scarpine avrà più stabilità e qualche altra che l’ortopedico gli ha consigliato di farlo stare scalzo! Marita (idem Irene)
  • Ci sono marche di scarpe migliori sia per i primi passi che per dopo? Marcella
  • La mia seconda bimba ha sette mesi e già punta i piedi per stare dritta, vorrei comprare il girello. E’ vero che il girello è altamente sconsigliato per imparare a camminare? Con la mia prima non l’ho usato ma non so se ho fatto la scelta giusta. Alessandra

Allora prima di provare a rispondere a tutto con un discorso generale, facciamo una bella premessa: quando il bimbo inizia a fare i primi passi ha un’andatura goffa e incerta. Fin qui niente di strano.

Cosa lo rende col tempo più armioso e sicuro? L’esercizio naturalmente e la giusta libertà di movimento. Badate bene alla parola libertà. Perchè è un dettaglio fondamentale in una scarpina primi passi, che deve guidare senza però obbligare, comprimere.

consigli-scarpina-primi-passiLa  camminata dei grandi è così caratterizzata: si appoggia il piede dal tallone, passando sul lato esterno fino all’alluce. I nostri bimbi devono imparare a ripetere proprio questo movimento. Per questo Chicco ha studiato una suola in grado di agevolare, promuovere questo movimento, basandosi proprio sui principi della biomeccanica.

La suola, come vedete, presenta speciali tagli che conferiscono una flessibilità controllata e assecondano il movimento del piedino; gli spessori differenziati consentono il giusto appoggio del piedino e inducono il bambino a scaricare adeguatamente il peso del corpo, facilitando il corretto movimento della camminata, dalla parte esterna del tallone fino alla punta dell’alluce.

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Una buona scarpa può promuovere una postura corretta nel tempo?

Certo che sì. Per questo suggerisco a tutte voi mamme di risparmiare sui vestiti, sugli optional ma non sulle scarpe! Mi raccomando, soprattutto quelle dei primi anni. Poi avrete modo di scegliere anche scarpe di peggiore qualità, una volta che i vostri bimbi avranno trovato la giusta cordinazione e il loro piedini si saranno formati correttamente, per esempio sviluppando l’arcata inferiore che contraddistingue l’assenza del piede piatto.

All’interno della scarpina della nuova linea Chicco Imparo, così come in tutte le scarpine Chicco, trovate un sottopiede brevettato “Impronta Naturale” Chicco in pelle, dotato di morbidi rilievi che stimolano delicatamente la pianta del piedino, sollecitando la muscolatura  e assecondando, così, la naturale formazione dell’arco plantare.

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Come vedete la forma delle scarpine è arrotondata per lasciare al piede libertà di movimento, le fodere sono in tessuto tecnico. La scarpina appare ancora semplice, essenziale senza strass, pallettes ecc. proprio perchè in questa prima fase Chicco ha voluto concentrarsi sulla camminata del bambino. La scarpine la trovate in due modelli in pelle al costo di 49 euro e 90.

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Il dottor Testa ha esordito dicendo una cosa molto vera che mi ha fatto riflettere: la goffaggine non è solo un problema motorio ma anche sociale. Perché poi un bambino ha paura di essere deriso. Più la mia bimba cresce e più mi rendo conto di come i bambini sappiano essere crudeli. Magari senza volerlo, ma il risultato non cambia.

I suggerimenti dell’esperto per una buona camminata sono sostanzialmente i seguenti:

  • Lasciare il bambino libero di sperimentare, di farlo camminare anche su superfici irregolari, proprio perchè solo così il piede si struttura, trova la sua forma e si tonifica andando a formare l’arco plantare. E questa suola ha proprio questa funzione: far lavorare il piede, stimolandolo nei punti giusti. Questa suola, sì fatta, insegna al bambino il corretto movimento dall’esterno verso l’interno. Per questo è leggermente più alta da un lato:  non piu suole basse, larghe senza forma ma una suola dinamica.
  • Ricordate che tra un taglia e l’altra ci sono circa 6-7 mm e che dovrebbe esserci sempre un po’ di margine in punta proprio perchè il piedino deve essere libero di muoversi.
  • Se siete a casa meglio tenere il piedino libero, scalzo, senza costrizioni proprio per stimolarlo al massimo (va bene anche l’utilizzo di tappeti magari un po’ particolari, irregolari con erba sintetica ecc.). Fuori invece sempre meglio affidarsi a una scarpina di qualità per una questione di igiene e di sicurezza. E all’asilo? Se non ci sono problemi in tal senso, vanno bene anche le scarpine senza suola proprio per far lavorare bene il piedino.
  • Il piede piatto è fiseologico in un bambino piccolo. Dai 4 anni in poi bisogna cominciare a fare attenzione alla sua forma ed eventualmente consultare un podologo. No però all’autocorrezione come l’uso di plantari  senza prima aver consultato il parere degli esperti. I plantari devono essere utilizzati dopo la formazione dell’arcata plantare.
  • Ci sono sport utili per il piede piatto? Nessuno sport è più indicato di un altro (eccetto il nuoto che per ovvie ragioni non fa lavorare molto il piede). Fino a 9/10 anni tutti gli sport vanno bene. Tenete conto che un difetto nelle donne può essere corretto fino allo sviluppo, mentre nei maschi indicativamente fino ai 14 anni. Dopo è davvero difficile intervenire!
  • Camminare sulle punte è un atteggiamento che scompare poi da solo. Camminare in questo modo è l’area di comfort del bambino, nel quale si sente sicuro. Bisogna provare con stimoli positivi, con il gioco, a costruire nuove aree di comfort. Meglio non essere troppo apprensivi e non preoccuparsi perchè, come detto, è una caratteristica che poi scompare da sè.
  • Il girello è sconsigliato per imparare a camminare perchè non lascia libertà di movimento, soprattutto se utilizzato per un tempo eccessivo  e non dando spazio a momenti di  gioco libero sul tappeto.  Come ripetuto più volte bisogna lasciare il bambino libero di sperimentare. Vanno bene invece gli walker, quei carellini/gioco da spingere che aiutano il bimbo a sorreggere.
  • Per stimolare il bambino può essere utile dargli degli oggetti in mano, così da rompere il suo equilibrio e stimolarlo ulteriormente, andando a coinvolgere anche gli arti superiori.
  • La scarpina usata non è un problema se parliamo di scarpe di qualità poichè vengono utilizzate talmente per poco tempo che una scarpa di qualità non compromette una buona camminata anche se utilizzata da un secondo bambino.
  • Come scegliere una scarpa di qualità? Preferire scarpine con scarpe-miglori-primi-passisuole leggere e flessibili, che facilitino il passo senza affaticare la muscolatura. Scegliere una scarpina leggermente alta posteriormente per aiutare il bambino nella fase dei primi passi. scarpe con rivestimento interno in materiali naturali.
  • Non è rischioso che un bambino con un certo peso provi a tirarsi su in piedi. Le sue anche non soffrono poichè se il bambino sente il bisogno di provare a camminare vuol dire che è il “suo” momento giusto. La cosa importante è non forzarlo ma semmai aiutarlo in questo percorso.