ETICHETTATRICE PER CASA, ADESIVI UTILI E DIVERTENTI SUBITO PRONTI

Un’etichettatrice da tenere a casa, facile da usare, sempre a disposizione nel momento del bisogno senza attese: dalla scuola alla casa. Risparmi tempo e soldi e avrai etichette pronte all’uso per tutta la vita. Come mi sono semplificata la vita

 

Stampante laser mono L6000

C’è chi dice che oggi, fare la mamma, sia più difficile rispetto a un tempo. Come sempre è difficile schierarsi in maniera netta. Diciamo che alcune cose erano più difficili un tempo, altre ce le siamo complicate noi genitori “moderni”, inventandoci scocciature come la famigerata chat di classe su WhatsApp, così come la necessità di dover etichettare tutti gli anni, ogni singolo pezzo che entra nelle scuole: dai quaderni alle singole matite!

Ma noi come si faceva?
Si faceva e basta, senza troppe paranoie. Al più si perdeva qualche matita in più durante l’anno.

Oggi non è più così e il rispetto delle regole è il miglior esempio che possiamo dare ai nostri figli. Quindi, obbediamo…
Oltre alle etichette già preconfezionate in vendita online (il cui costo si aggira intorno ai 30 euro per kit), c’è un’altra possibilità che tengo a segnalarvi: l’uso dell’etichettatrice.

Normalmente un’etichettatrice viene vista come un prodotto a uso esclusivamente professionale, da usare negli uffici o nei magazzini. Invece il modello che ho io da circa un annetto della Brother è studiato appositamente per un uso casalingo. Si tratta di un’etichettatrice palmare il cui costo è compreso tra i 22 e i 33 euro, a seconda del modello. Una spesa che farete una sola volta nella vita, per etichettare tutto il necessario (almeno fino all’università?) .

 

Il modello azzurro è l’ultimo uscito e rispetto al primo ha ancora più disegnini e cornici per decorare le etichette ma quello rosso fa già egregiamente il suo dovere: scrivete il testo, scegliete la grandezza e lo stile del carattere, il “motivo” delle decorazioni (Cucina? Moda? Scuola? Fiori? C’è il mestolo, la scarpa col tacco, il libro ecc. ), un’eventuale cornice e cliccate su stampa. L’etichetta uscirà da sola, tagliata e pronta da incollare dove vorrete. Anche i nastri disponibili sono di vario tipo: colorati, trasparenti, bianchi.

E’ facile e divertente.

Per una casa ordinata tenete a mente queste due regole base:

  1. less is more
  2. conservate solo “oggetti che fanno battere il cuore” come insegna  Mafie Condo, autrice del bestseller “Il magico potere del riordino”  che insegna ad avere una casa organizzata e in ordine per potersi dedicare a ciò che più ci piace.

 

Da quando possiedo un’etichettatrice, mi è capitato di utilizzarla in più di un’occasione:

  • Per esempio ho etichettato, come da richiesta delle educatrici, lo zainetto della mia bimba quando è andata in gita (e io ho perso circa 10 anni di vita, ma anche i vostri a 3 anni e mezzo li hanno già mandati in gita con tanto di pullman?). Tra i nastri disponibili, infatti, ce n’è uno anche termoadesivo per poter etichettare comodamente i tessuti: dal grembiulino alla sacca dell’asilo.

 

  • come-avere-una-casa-in-ordineHo etichettato i tasti del computer che, a furia di usarlo, si erano consumati ed era diventato difficile (soprattutto per mio marito) orientarsi e scrivere una parola senza fare errori.
  • Le ho utilizzate per mettere in ordine i tanti libri della libreria, provando a dare una logica per argomento. Inoltre ho fatto l’errore di prendere le famose scatole di plastica nera dell’Ikea, utilissime per contenere e nascondere il disordine…peccato che poi non mi ricordassi più cosa ci fosse dentro (guarda qui il risultato di come ho organizzato casa e la mia vita grazie alle etichette)!

 

  • Tra un paio d’anni la utilizzerò quando la mia piccola comincerà la prima elementare.

Se poi amate cucinare, fare le conserve o le marmellate, allora un’etichettatrice fa al caso vostro; un pensiero carinissimo da fare questo Natale alle amiche.

Guardate sotto per esempio che bella questa idea di etichettare il buffet così che tutti sappiano cosa state offrendo, se la pietanza è gluten-free oppure no. Insomma, le idee e gli usi domestici delle etichette sono davvero infiniti!

etichettare-cibi-buffet

BENVENUTO OTTAVO MESE, COLLO DELL’UTERO ACCORCIATO E GRAVIDANZA A LETTO

Mai avrei pensato di dover passare il mio tempo a letto per colpa di una gravidanza con rischio di parto pretermine. Il riposo forzato è una grande prova per la mente ma, a quanto pare, è necessario per chi ha il collo dell’utero accorciato come me

Oggi festeggio i miei sette mesi completi di gravidanza.

Ciò significa che sono entrata ufficialmente nell’ottavo mese. La data presunta del parto è il 17 dicembre e oggi è il 12 ottobre.

C’era un bel sole oggi qui a Milano. Le temperature sono scese bruscamente se penso a una decina di giorni fa quando la colonnina di mercurio sfiorava ancora i 30 gradi, ma il cielo era azzurro, l’aria frizzantina. Dopo tutto il caldo di quest’estate, un po’ d’aria fresca mi avrebbe fatto tanto piacere.

E invece no.

Da una settimana sono chiusa in casa, salvo due brevi spostamenti in auto da casa di mia mamma alla mia, dove ovviamente non guidavo io.

Lo scorso mercoledì la ginecologa mi ha trovata col collo dell’utero accorciato, “troppo corto per la tua epoca gestazionale” mi ha detto: solo 25 mm a 29+4.

C’è chi dice che dovrebbe essere almeno di 3 centimetri, chi invcece di 3,5 cm. Chi ha ragione? E se fossi io fatta così?

Non lo so. Mi passano per la testa mille dubbi. So solo che è troppo presto per averlo così corto. Questo mi è stato detto e io obbedisco.

collo-dellutero-accorciato-a-29-settimane

Qui festeggiavo le 29 settimane senza sapere che da lì a poco non mi sarei potuta più muovere

Anche con la mia prima bimba avevo il collo dell’utero accorciato prima del tempo; solo che non saprei dire a che settimana ce ne siamo accorti. Sicuramente non era una settimana “a rischio” perchè non sono stati presi provvedimenti di alcun tipo.

Il timore, infatti, è che se la mia bambina dovesse nascere ora finirebbe sicuramente in terapia intensiva neonatale e potrebbe avere tutti quei piccoli e grandi problemi dei bimbi prematuri.

Lo scorso week-end mi sono recata all’ospedale Mangiagalli per effettuare due punture di cortisone (12 mg il sabato, altri 12 la domenica), per stimolare la maturazione dei polmoni della piccola nel caso decidesse nascere prima.

A questo stadio infatti i polmoni dei neonati sono ancora molto duri, poco elastici, proprio come lo è un palloncino prima di essere gonfiato (avete presente quell’attrito poco prima di gonfiarlo? Ecco i polmoni dei prematuri sono così perchè non hanno ancora prodotto una sostanza, il sufrattante, in grado di farli funzionare bene).

Aver fatto il cortisone significa diminuire le probabilità che mia figlia venga intubata.

Purtroppo o per fortuna non c’è una scienza esatta quando si ha il collo dell’utero accorciato. Ci sono persone che hanno il collo accorciato già alla ventesima settimana e sono poi costrette all’induzione perchè superano le 41 settimane e poi ci sono altre che ai primi segnali, partoriscono poco dopo.

Qual è il mio caso?

Non lo so e non si può sapere.

So solo che da una settimana la mia vita si divide tra divano, letto e divano.

“Figata!” penseranno in molti.

E invece no, perchè quando stai bene, quando ti senti bene non c’è nulla di peggio che non poterti muovere, essere immobilizzata, con le ore che non passano mai. Non si tratta di buttarsi a letto un’oretta il pomeriggio per ricaricarsi quando sei stanca; qui si tratta di stare sempre, sem-pre, a letto. 

Stai su internet, leggi, parli al telefono, guardi la tv, cambi posizione, ti addormenti un po’ e poi sei di nuovo da capo. Avresti voglia di fare tutto quello che normalmente non fai: prendere una boccata d’aria, farti un giro in centro, ma non si può.

Stavo quasi quasi pensando di procurarmi una sedia a rotelle così da poter fare una semplice passeggiata questo sabato con la mia famiglia.

Il mio ottavo mese me l’ero immaginato diverso: in giro per negozietti  a scegliere le sue prime tutine, a coccolare la mia prima bimba che ancora per poco sarà “unica”.

gravidanza-a-rischio

Da due settimane ha iniziato il corso di nuoto e la sua mamma non sarà lì a salutarla dagli spalti nè a farle la doccia…

E’ dura, però non ho scelta. Mi mancano tre settimane e 3 giorni per arrivare alle fatidiche 34 settimane, soglia entro la quale i neonati non sono più considerati prematuri preoccupanti.

Chissà se nel frattempo il mio collo dell’utero si sta riallungando un pochino. Forza, collo!

Per mia figlia, ovvio, questo e anche altro. Se penso che c’è gente che si fa tutti i 9 mesi a letto, provo un’immensa stima per la forza di queste mamme.

Perchè stare a letto sempre ha conseguenze non solo sul fisico come gonfiore di gambe, mal di testa, vene varicose, emorroidi, disturbi del sonno ecc. ma mina soprattutto l’umore.

Mi spiace dover delegare delle faccende di casa papàrisparmio che torna a casa la sera stanco. Lui lava la piccola, la mette a letto, le prepara la cena. Io non posso fare (più) nulla.

O forse potrei?

Anche qui è difficile dirlo perchè passi da un’ostetrica che ti dice che a momenti devi fare i bisogni a letto nella padella a chi ti dice che puoi stare in piedi al massimo dieci minuti al giorno. Chi ha ragione? riposo-forzato-in-gravidanzaNon è dato a sapersi.

L’unica cosa di cui ho certezza è che da quando sono a riposo mi sento pesante il triplo, mangio tutto il giorno per noia e appena mi alzo avverto subito pesantezza al ventre e pancia dura, cosa che non sentivo prima. Forse perchè il mio fisico non è più abittato a stare in posizione eretta o forse è solo suggestione. In compenso sento che la piccola qui dentro sta diventando ogni giorno più forte perchè i suoi calci diventano sempre più vigorosi ed energici.

Dentro ho un po’ di rabbia anche Lo ammetto. Prima l’aborto a dicembre, adesso questa storia della gravidanza a rischio quando ci sono donne che vanno a lavorare fino al giorno prima e sollevano i loro bambini senza preoccuparsene mentre io sono mesi che non prendo più mia figlia tra le braccia. Sono stanca e non vedo l’ora che passi in fretta questo periodo.

Non mi piace essere incinta. Non così almeno.

Mancano ancora tre settimane…mi pare un’eternità ma so che ne varrà la pena.

LA SCOPA SENZA FILI DYSON: IL NUOVO V8 E’ L’ASPIRAPOLVERE PERFETTA

L’aspirapolvere Dyson è un ottimo prodotto. L’unico vero problema semmai è capire quale sia il modello che faccia al caso nostro. Io intanto ho capito che la scopa V8 è l’elettrodomestico perfetto per la mia casa. Vi spiego il perchè

Se state cercando un’aspirapolvere senza fili, senza sacco, che sia anche una scopa elettrica, allora la vostra scelta potrebbe essere un’aspirapolvere ciclonico di casa Dyson.

recensione-dyson-aspirapolvere

Il Dyson V8, l’ultimo di casa Dyson. Il mio però ha il tubo blu come lo aveva il Fluffy

Vi ho già parlato in più occasioni degli aspirapolvere Dyson:

Non vi ho ancora parlato però della nuova scopa Dyson V8, in assoluto la mia preferita per diverse ragioni che sto per dirvi.

Questo modello è l’evoluzione del Fluffy: caratteristiche simili ma con una tecnologia ancora migliorata rispetto ai modelli precedenti.

Secondo me è la migliore scopa elettrica attualmente sul mercato.

In realtà è persino riduttivo chiamarla scopa, ma vi assicuro che da quando ce l’ho, la scopa classica per me non esiste più. Ma proprio che non saprei nemmeno più dove cercarla! Con il V8 aspiro dalle briciole più piccole alla polvere più sottile e persino pezzi di carta più grossi.

aspirapolvere-dyson

Anche il V8 come il Fluffy può essere trasformato in un piccolo aspirapolvere

Quanto rumore fa il Dyson V8 rispetto al Fluffy?

Scoprilo nel video recensione qui sotto:

Quali differenze tra l’aspirapolvere V8 e il Fluffy?

Apparentemente sembrano davvero uguali ma provandoli ecco che le differenze di notano, eccome. Dopo averli testati entrambi, secondo il mio modestissimo parere, ecco le caratteristiche principali che distinguono queste due scope senza fili:

  1. Il V8 è un valido aiuto anche per aspirare sui tappeti, cosa in cui il Fluffy era un po’ deficitario…nel senso che non scorre altrettanto bene e si fa un po’ di fatica.  Perfetti entrambi invece sul parquet e pavimenti duri.
  2. La batteria del V8 dura esattamente il doppio del Fluffy: 40 minuti contro 20 minuti.
  3. Inoltre hanno messo anche l’indicatore che dà un’idea di quanta batteria residua ci sia.
  4. Il V8, pur essendo più potente è decisamente più silenzioso rispetto al Fluffy
  5. Migliorato anche il sistema di svuotamento. Con il V8 basta un semplice click mentre con il Fluffy il sistema è decisamente più complicato (si veda video sotto).
  6. Il Fluffy ha sì una batteria che dura meno ma al tempo stesso è più leggero. Tuttavia il V8 mi sembra più scorrevole sul pavimento ma credo che la cosa dipenda dal fatto che sia più nuovo e ancora poco usato.
  7. Il V8 ha due modalità di potenza: una più bassa e una più forte. Questo fattore incide ovviamente sulla durata della batteria. Con un tasto è possibile indicare la velocità che si intende utilizzare

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Qui vi lascio il video ufficiale di Dyson che illustra gli highlights del V8. Quanto a capacità di aspirazione, secondo me, si equivalgono.


APRIRE UN BLOG E TRASFORMARLO IN UN LAVORO SEMI-SERIO

Sono ancora in tanti a non considerare il blogger una figura professionale. Queste persone probabilmente ignorano l’enorme investimento di tempo e denaro che c’è dietro l’apertura di un blog. Provo a spiegarvelo in parole semplici

Sempre più persone mi chiedono come “funziona” un blog. Quando mi dicono così, capisco subito dove vogliano arrivare. La vera domanda infatti è: “Come fai a guadagnare con il blog?”.

Un blog si mantiene in diversi modi. E vi voglio subito dire che non c’è nulla di male in questo. Se sei fra quelli che pensa che aprire un blog sia gratis, vuol dire che lo stai facendo male.
Se vuoi che il tuo blog “corra” e si posizioni bene su Google, devi fare degli investimenti.
Per questo i blog di un certo tipo hanno delle spese vive cui far fronte: l’hosting, un server che può costare anche centinaia di euro, plug in a pagamento come quello per la newsletter superati un certo numero di iscritti, il webmaster ecc.

E poi ci sono io. Eh sì anche io devo guadagnare qualcosa come voi tutti, no? O il mio tempo forse non ha valore? Come voi devo vivere e contribuire assieme a mio marito al mantenimento della mia famiglia.
Niente di più, niente di meno.
Solo che voi la mattina vi alzate, magari accompagnate i bambini all’asilo e andate in ufficio. Io mi alzo, accompagno mia figlia e torno a casa. La casa è anche il mio ufficio.

Aprire un blog

Eppure alcune persone vedono questo aspetto come il male assoluto e appena vedono il tag sponsorizzato, sbottano con: “Ah, tolgo subito il like dalla pagina”, “Ma è un post a pagamento, si tratta di pubblicità” dimenticandosi che per ogni articolo in cui percepisco una retribuzione ne può trovare altri 50 che ho scritto a titolo completamente gratuito, investendo il mio tempo, solo per fare cosa gradita e utile (senza contare che spesso anche i post sponsorizzati possono dare notizie utili al lettore…).

Per me scrivere è un lavoro e anche un piacere, lo ammetto. Per questo nel titolo di questo post ho usato la parola “semi-serio”.
Probabilmente è questo connubio che dà così fastidio a certa gente: che qualcuno guadagni dei soldi facendo qualcosa che ama.
Sarà che molta gente non ama quello che fa…

Sarà che forse il fatto di stare sui social, rispondere continuamente a commenti, non viene ancora percepito da tutti come un lavoro. Ma vi assicuro che lo è!
Io non mi diverto – almeno non sempre – a impiegare il mio tempo a stare su Facebook, Instagram e compagnia bella; così come non mi diverte espormi a continue critiche, frecciatine né a stare a tagliare, ridimensionare foto con promozioni e annunci.

guadagnare con i social mediaVoi che non siete blogger, sui social, magari ci state per passatempo, come diversivo. A me invece tocca. Perché fa parte del mio lavoro di blogger. Del resto solo così, sono riuscita a trasformare il blog in un lavoro: coltivando il mio orticello giorno per giorno.

Fare il blogger è figo. Non c’è dubbio. Perché in cambio hai la cosa più preziosa che abbiamo: la libertà. La libertà di scegliere come, quando e quanto lavorare (salvo scadenze inderogabili). Se sei particolarmente bravo e, a monte, hai scelto determinati settori – non è il mio caso! – puoi avere persino la fortuna di guadagnare dei soldi senza dover lavorare affatto. Perché hai investito i primi anni a gettare le fondamenta e ora ti godi la tua piccola o grande rendita derivante magari dalle affiliazioni Amazon oppure perché hai dei banner che ti portano soldini in base al numero di visualizzazioni o perchè convertono bene (quelli di assicurazioni e banche, luce e gas per esempio sono alcuni dei campi più remunerativi).

Essere blogger però ha anche dei rovesci della medaglia di cui vi avevo accennato già un po’ di tempo fa in questo post: “Come diventare blogger, ci hai mai pensato?”.
Uno su tutti è la solitudine perché per esempio non si hanno dei colleghi con cui prendere un caffè alle macchinette o fare due battute tra un pezzo e l’altro.

Se siete davvero convinti di aprire un blog, dovete rispondere sì ad almeno tre di questi quattro quesiti:

  1. Vi piace la solitudine?
  2. Siete pronti a essere costanti nello scrivere?
  3. Siete pronti a scrivere per voi stessi e basta dato che all’inizio saranno solo (e forse nemmeno loro) i vostri amici a leggervi?
  4. Non ultimo siete pronti a studiare, tanto?

Aprire un blog non è una cosa semplice. Prima di farlo bisogna pensare, studiare, fare una sorta di piano d’azione.

studiare per aprire un blog

Non sto a dirvi io come, perché ci sono già tante persone che l’hanno già spiegato e lo hanno fatto meglio di quanto lo potrei farei io (qui sul sito Espressotriplo.com trovate per esempio alcune info utilissime per capire come muovere i primi passi).
Quello che posso dirvi, dal canto mio, è di segnarvi bene questi punti che vi aiuteranno a destreggiarvi, perché all’inizio non si sa mai come comportarsi. Mi permetto di suggerirveli perché io stessa ho compiuto alcuni di questi errori quando ho aperto il blog:

  • “Chi ben comincia è a metà dell’opera”: non inventate categorie dai nomi strani, non usate troppi tag. Mettete nero su bianco la tassonomia del vostro blog prima sulla carta e poi in un secondo momento sul tuo blog.
  • Studiate Seo (Search Engine Optimization, quella che ti permette di essere trovato su Google in pratica) e cominciate a farla fin dal primo post. Solo così un giorno (forse) sarete tra gli eletti che non devono lavorare e continuano a guadagnare anche in spiaggia, perché il loro sito “viaggia” da solo e macina migliaia di visite ogni giorno.
  • Quando verrete contattati dalle aziende, fatevi pagare altrimenti se dovete scrivere gratis, fatelo per voi stessi, per il vostro blog. Sarà più divertente e sicuramente più interessante. Se siete agli inizi, basta anche poco, ma fatevi pagare perché il vostro tempo ha valore. Ricordatevi che per scrivere (per gli altri) togliete del tempo alla vostra famiglia, alla vostra casa, ai vostri hobby. Se accettate di farlo gratis, voi per le agenzie sarete sempre quello/a che lo fa a titolo gratuito, mentre per lo stesso identico lavoro un altro blogger verrà retribuito. E voi chi siete, gli scemi del villaggio?
  • Valutate bene lo scambio merce. Potete pensare di ricevere dei prodotti in cambio del vostro lavoro se questi hanno un determinato valore e/o se vi servono. Al terzo ferro da stiro in regalo, forse, preferireste però ricevere un compenso, vero?
  • Se vi contatta una persona che dice di voler scrivere gratis per il vostro sito, diffidate. E’ un Seo che sta facendo linkbuilding (in parole povere, quell’insieme di link che permettono a un altro sito di posizionarsi meglio in Google), ovvero inserirà nel post che vi invierà un link per il quale verrà pagato. Lui guadagnerà, l’azienda (il suo cliente) ci guadagnerà…tutti guadagneranno tranne voi.
  • Fatevi scivolare via le critiche. Siate pronti a essere bersagliati dalle critiche. Ci sarà sempre qualcuno che avrà da ridire su cosa avete scritto, come lo avete scritto, perché lo avete scritto. Agli italiani piace tantissimo criticare. E’ un dato di fatto. Non è facile ignorare sempre ciò che vi dicono, soprattutto perché alcune persone scelgono parole dure e modi poco educati per esprimere il loro disappunto. Su questo ultimo punto io stessa ho ancora da imparare tanto…
  • Infine buona fortuna. Il fattore “C”, come in ogni cosa, ha un peso straordinario in questo meraviglioso e tortuoso percorso dei blogger per professione!

DUCOTONE AIR PURE, LA VERNICE CHE RESPIRA E UNO SPECIALE SCONTO

Ora che sta per arrivare la mia bambina ho utilizzato questa pittura intelligente in grado di purificare l’aria. Un modo per areare la nostra camera da letto senza finestre e darle il benvenuto.

 

Vi ho già parlato in passato dell’importanza di una casa pulita. Quando dico pulita, tuttavia, non mi riferisco semplicemente a pavimenti lavati o mobilia spolverata. C’è molto di più.
Nell’ambiente domestico ci sono migliaia di microorganismi inquinanti che il nostro occhio non è in grado di captare ma che vivono costantemente tutto l’anno all’interno di casa nostra.

Sono agenti inquinanti che, in certi individui, contribuiscono a far insorgere o aggravare allergie di vario tipo. Purtroppo sto scoprendo proprio in questo periodo che mia figlia, oltre a essere allergica ai gatti, è anche allergica alla polvere (mi hanno riferito diversi episodi all’asilo di occhi rossi che prudono e copiosi starnuti).

Ci sono diversi modi per purificare l’aria inquinata di casa:

  • i purificatori d’aria di cui vi avevo parlato come l’Air Pure Link di Dyson, sottolineandovi come l’aria di casa sia dalle 5 alle 10 volte più inquinata rispetto a quella esterna.
  • e persino la pittura delle pareti.

Scommetto che quest’ultima vi è nuova! Si tratta di una tecnologia assolutamente innovativa che utilizza una vernice intelligente in grado di catturare lo sporco che aleggia nell’aria e di convertirlo in sostanze innocue per la nostra salute.

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Il prodotto in questione si chiama Ducotone Air Pure ed è in grado di rilasciare aria sana. Non a caso nei loro volantini di lancio c’è proprio l’immagine di un neonato, il componente che più di ogni altro deve essere tutelato in una famiglia.

Ora che sto per diventare mamma bis ho pensato bene di rinfrescare le pareti della nostra camera da letto. Mi è sembrato giusto, un po’ per necessità come vedete dalle foto qui sotto dove la nostra Picasso di casa ha pensato bene di usarla come una tela, un po’ perché quand’ero incinta, per lei, avevamo preparato una super stanzetta delle principesse Disney (leggi qui il post: Come fare una stanzetta Principesse Disney fai da te).

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Ma quando dicono che i pastelli sono lavabili, cosa intendono davvero?

La nostra seconda bimba deve ancora nascere e siamo già nel tunnel “se lo abbiamo fatto per la prima, lo dobbiamo fare anche per la seconda!”. Fortuna che sono due femmine, altrimenti un domani sarebbe stato un serio problema, dato che la stanza delle principesse è l’unica stanza che abbiamo.

cameretta principesse disney

Ducotone Air Pure – questo il nome commerciale di questa pittura smart – è una vernice superlavabile e certificata formula A+, che vuol dire che produce il minimo delle emissioni negli ambienti interni.
Abbiamo passato il week-end a pitturare e devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti del risultato perché è una pittura supercoprente e facile da stendere.

La nostra camera da letto non ha finestre come vi ho mostrato qui in questo post, quando vi ho presentato il mio appartamento, dunque immaginate lo sporco che aleggia nell’aria. Se anche voi avete ambienti di questo tipo, questa pittura può essere una soluzione.

prima-e-dopo

Ed ecco il dopo. Peccato che in foto non renda il bel bianco ottenuto!

Ducotone Air Pure è in grado di neutralizzare fino all’80% di formaldeide, actaldeide ed hexaldeide nell’arco delle 24 ore, tutti elementi presenti negli edifici; si tratta dei cosiddetti composti organici volatili – COV – provenienti dalla chimica (come appunto la formaldeide, un gas incolore, inodore, volatile). Ducotone Air Pure, disponibile nei formati 0,75, 5, 14 litri, ha una efficacia garantita per 7 anni.

Attenzione! Se vi interessa ho la possibilità di farvi avere uno sconto di 20 euro da utilizzare esclusivament e nel colorificio Crippa (questa la loro pagina Facebook) presente all’interno del Centro Commerciale Globo a Busnago (questa la pagina facebook del Centro Commerciale ), in provincia di Monza Brianza.

Mia mamma di recente ha tinteggiato le pareti di casa con un coupon di Groupon. Non ha speso molto, tuttavia aveva chiesto di poter mettere una differenza per avere una pittura di qualità superiore dato che dipingere le pareti di casa non è una cosa che si fa tutti i giorni. Ebbene, ha pagato di più ma la sensazione è quella che alla fine abbiano utilizzato una vernice di bassa qualità. Lei abita anche a piano terra, per cui era importante avere una pittura in grado di riflettere bene la luce, bella luminosa insomma, proprio come quella che ho utilizzato io, che non è una pittura fotocatalisi; significa che per attivarsi non necessita di una grande quantità di raggi UV,.

Vi dico questo non perché voglia sconsigliarvi di usare Groupon per ritinteggiare le pareti di casa vostra – anzi, ne vale la pena perché farlo da soli è un vero sbattimento e rischiate di sporcare mezza casa se non siete ben attrezzati come lo eravamo noi – ma di procurarvi la pittura da soli. Si può fare!

Ad aver conosciuto prima questo prodotto prima, avrei fatto sicuramente così! Vi ricordo anche che se volete ottenere un colore personalizzato di vernice, esistono degli inchiostri appositi da aggiungere al bianco. Noi lo abbiamo fatto in passato per raggiungere il grado di colore “rosa principessa” e “lilla”. E’ stato facile e divertente, oltre che più economico.

Eccoci all'opera...scusate la cessaggine, ma sapete com'è no, quando si è incinte...e per di più in versione pittrice!

Eccoci all’opera…scusate la cessaggine, ma sapete com’è no, quando si è incinte…e per di più in versione pittrice!

 

Vi ricordo che per tinteggiare casa da soli, gli strumenti indispensabili sono i seguenti:

  • uno o due rulli da poter attaccare al bastone della scopa
  • un paio di pennelli (uno medio e uno sottile) per i punti più difficili e le rifiniture finali
  • del nastro di carta per bordare porte, prese della luce (meglio staccare le mascherine esterne comunque per evitare che si materiale-per-dipingere-casamateriale-per-dipingere-casasporchino) e lo zoccoletto
  • teli giganti per coprire i pavimenti da fissare anche quelli con il natro adesivo di carta
  • una bacinella dove riporre la vernice
  • una grata dove passare il rullo una volta immerso nella pittura per evitare di trasportare troppo prodotto e combinare pasticci
  • una spatola per scrostare l’eventuale vernice che sarà finita sul pavimento (e succederà!)
  • una scala abbastanza alta per raggiungere i punti più difficili
  • quando avete finito ricordatevi di pulire bene i pennelli sotto un getto di acqua fredda e farli asciugare all’aria aperta
  • due passate ovviamente rendono meglio rispetto a una
pitturare-fai-da-te

E naturalmente è importante anche l’abbigliamento: spartano e bianco!

OFFERTA PANNOLINI PAMPERS E RICEVI UN BUONO DA 15 EURO DA AUCHAN

Attivo fino al 12 ottobre un volantino tutto dedicato al mondo baby da Auchan dove troverete un’offerta imperdibile per i pannolini Pampers ma anche la moda bimbo: tutine, body, scarpine e molto altro.

 

La mia seconda bimba deve ancora nascare ma quando vedo promozioni come quelle messe in essere da Auchan in questi giorni mi verrebbe voglia di acquistare già mezzo negozio.

Approfittate di queste super occasioni dedicate al Mondo Baby disponibili fino al 12 ottobre (non aderiscono i punti vendita della Calabria).

promozione-pannolini-pampers

In particolare vi segnalo l’offerta di cui sopra che riguarda i pannolini della Pampers, che stanno andando letteralmente a ruba! In pratica a fronte dell’acquisto di 3 confezioni di pannolini Pampers Baby dry giga pack + 1 confezione di salviette Baby fresh o Sole&Luna si riceverà uno sconto immediato del valore di 15€.

Facciamo due conti: 29,90 moltiplicato x 3  box = 89,70 – 15 di buono sconto che si riceve = 74,70 : 3  = in pratica pagherete 24,90  a box  (a questa cifra dovete aggiungere poi le salviette a 9,90, un prezzo davvero conveniente di per sè!).

Pertanto vi consiglio di non aspettare l’ultimo e di fare una bella scorta, perchè tanto i pannolini non vanno a male (se però il bebè è nei primi sei mesi di vita non esagerate perchè in quell’epoca cambiano taglia velocemente, mano libera al portafoglio invece dopo l’anno…).

Occhio però che la promozione è valida SOLO in presenza della promoter.

In passato, in occasione di queste promozioni, ho visto carrelli stracolmi di pannolini, così pieni da pensare o a una famiglia alle prese con una nascita plurigemellare oppure a un venditore furbo intenzionato a rivenderli nel proprio negozio tanta è la convenzienza di questa offerta.

Qui sotto altre offerte davvero interessanti. Una su tutte quella promossa dal marchio InExtenso con 3 body a soli 5,99 euro (l’altro giorno non ho resisitito e ho preso i primi due body per la mia piccola in arrivo da Ovs e ho speso 12,99 euro!). Ottimo direi anche il prezzo delle scarpine per l’asilo a 4,99 euro. Se volete conoscere le altre promozioni attualmente in corso visitate qui il sito dedicato all’iniziativa Mondo Baby di Auchan.

volantino neonato Auchan

Buzzoole