BRACCIALETTI IDENTIFICATIVI PER BAMBINI QUANDO SI PERDONO

Eccomi, presente. Io sono (ero) una di quelle.

Lo avrete capito ormai, sono una mamma per cui la prudenza non è mai troppa. Senza estremismi, sia chiaro.

In ogni caso, sono una di quelle che pensava: “Ah no,  a me non potrebbe mai succedere!”.

Che ridere!

Ora ve ne racconto una.

Lo scorso anno, come facciamo ogni anno, ci siamo fatti la nostra settimana di mare a settembre, che fa meno caldo e costa pure meno. Per riposarci veramente siamo andati in Romagna, più precisamente a Riccione, dove le attrattive per i bambini non si contano e per almeno un’oretta al giorno – quando i piccolini fanno i lavoretti con le animatrici (collanine, disegnini ecc.) – ti puoi rilassare davvero e leggerti anche un giornale.

Io da mamma attenta,  mi faccio dare sempre un ombrellone vicino ai giochi e alla casetta dell’animazione, così che possa sempre buttare un occhio dal lettino senza dovermi alzare ogni due per tre…

Dicevo: Riccione, estate 2016, Flor, anni 4, una brava bambina…

Eravamo appena arrivati in spiaggia, stavamo pagando l’ombrellone per la settimana che la signora alla cassa consegna un braccialettino alla mia Flor con il nome dello stabilimento e il numero di telefono.

“Grazie signora, ma non la perdo un attimo di vista, sa com’è…”

Ebbene, un minuto dopo raggiunto il nostro ombrellone, il tempo di togliermi la maglietta (quindi un buco nero di pochi istanti) e Flor non c’era più!

E io che facevo la figa solo pochi istanti prima.

Ma avete presente la Romagna no? File e file di lettini e ombrelloni tutti uguali, perennemente affollati.

Panico, paura!

Subito sono corsa vero il mare a cercarla, coinvolgendo i bagnini. Mio marito è andato a controllare l’area giochi (immensi!) dello stabilimento: castelli, scivoli, labirinti ecc.

Stavo per impanicarmi seriamente quando, per fortuna, mi sono vista arrivare il padre da lontano, mano nella mano, con un musetto imbronciato per essere stato rimproverato.

Che sollievo!

La mia signorina si era fiondata sì subito nell’angolo dei giochi, ma in quello dello stabilimento a fianco dove aveva visto dalla strada un irresistibile castello delle principesse.

Il tutto è durato tre minuti al massimo, ma vi assicuro che sono stati i più lunghi della mia vita.

Pensate che in quella stessa settimana, un bambino è stato ritrovato la bellezza di venti stabilimenti dopo!

Da allora, quando so di dover frequentare posti affollati dove è possibile perdersi, munisco sempre Flor di un braccialetto con il mio numero di telefono.

braccialetto sos

La mia birbante con il suo braccialetto, che mi fa il verso ripensando a quando l’ho persa…

Ne trovate tantissimi in commercio ma dato che qui parliamo di risparmio, una buona soluzione secondo me è quella fornita dal sito Stikets.it che li vende singolarmente oppure associati a un utilissimo kit di adesivi che utilizzerete poi sicuramente per l’asilo e la scuola.

braccialetti stikets

Sul braccialetto  per bambini antismarrimento che indossa Flor,  c’è scritto Tiara – il nome della sorella di sei mesi – perché lei aveva già così tanti adesivi che questa volta li ho ordinati per Tiara, personalizzandoli anche una bella coroncina (voi potete scegliere tra tantissimi altri soggetti).

Peraltro, è anche il kit di adesivi con la qualità migliore che abbia mai trovato fino adesso (e da blogger, vi assicuro che di adesivi me ne sono passati sotto mano…). Piccolo dettaglio: trovate già inclusa la carta da frapporre tra il ferro da stiro e l’abitino per le etichette termoadesive che ho utilizzato per i body e i vestitini di Tiara in ospedale quando sono andata a partorire.

Tuttavia se volete acquistare solo i braccialetti potete farlo qui. Il pacco da tre braccialetti identificativi costa 12,95 euro ma se ne acquistate sei il costo è di 16,95 euro (spese di spedizioni gratuite). Secondo me è anche un bel pensierino utile da fare agli amici che hanno figli. Avete tantissime fantasie a disposizione e anche disegni per accompagnare il nome dei bambini.

Tornassi indietro, includerei nel numero di telefono anche il prefisso internazionale. Adesso per esempio siamo in partenza per Disneyland Paris, uno dei luoghi più affollati della terra e sicuramente non faremo a meno del nostro braccialetto identificativo.

Vi consiglio anche di insegnare una breve frase in inglese ai vostri figli così che possano comunicare ovunque si trovino. La mia bimba per esempio sa dire mi chiamo Flor  e dove vive.

Una volta avevo visto un programma tv americano dove facevano ascoltare le telefonate del 911. C’era una bimba che aveva chiamato i soccorsi perchè la madre si era sentita male e aveva perso conoscenza. Purtroppo la bimba – nonostante avesse già cinque anni – non era stata in grado di rispondere a una domanda molto semplice come “qual è il vostro indirizzo?”.

A volte basta davvero poco, piccoli dettagli come una frase imparata a memoria o un semplice braccialetto, per fare la differenza.

 

braccialetto bambini con telefono

LA MIGLIORE VASCHETTA PER IL BAGNETTO DEL NEONATO? IO HO AQUASCALE

Sono una mamma un po’ ansiosa, lo ammetto.
Per fortuna che coi secondi figli tante paure si fanno meno intense.  Ciò non toglie che uno dei miei più grandi timori – ovvero quello di fare il bagnetto al neonato solain casa – resta più vivo che mai.
Ancora oggi, se sono da sola, non mi azzardo a fare il bagnetto a Tiara.
Solo una volta mi è capitato di provare a farle il bagnetto e c’è stato un momento in cui mi sono tremate un po’ le gambe. Mi suggestiono facilmente ma solo il pensiero di poter avere un mancamento, uno svenimento improvviso, mi ha fatto spaventare tantissimo.
Lo so che è un’ipotesi remota  ma comunque non impossibile. Conosco diverse persone che non sono mai svenute e nella loro vita e non hanno nemmeno mai sofferto di pressione bassa e che poi, all’improvviso, si sono trovate giù a terra come sacchi di patate.
Se ciò accadesse, se dovessi svenire mentre faccio il bagno alla piccola? Non voglio nemmeno pensarci!
migliore vaschetta

A casa mia proprio tutti partecipano al momento del bagnetto 😀

Così il bagnetto è sempre stato un lavoro da fare in due  casa nostra: mamma e papà.
Un po’  anche per una questione di praticità, lo ammetto.
Con Flor abbiamo utilizzato la vaschetta che si trova sotto l’ottimo fasciatoio Brevi.  L’unico limite di quella vaschetta, però, è quello di non essere sagomata al suo interno; il che equivale a spezzarsi la schiena per sostenere la piccola.
Uno sostiene la piccola, l’altro lava la testa.
Poi uno tiene l’asciugamano e l’altro prende la piccola e la poggia sul telo, mentre l’altro riposiziona il fasciatoio al suo posto per potervici sdraiare la bimba. Capirete che la cosa era un po’ macchinosa per poterla fare da soli…
Per agevolare questi processi, mi ero inventata il  porta asciugamano da collo che lascia le mani libere durante il bagnetto  (uno dei miei primi post).

Qualche tempo fa  mi hanno gentilmente omaggiato della vaschetta Aquascale con la sua  relativa pedana (per me che non ho la vasca risulta molto utile perché almeno essendo bella alta mi permette di non stare piegata con la schiena).
Mi capita spesso di ricevere prodotti in regalo affinché li testi e poi, se di mio gradimento, ne parli nel blog o nei miei social. Tante volte, come potrete immaginare, una volta provati li rivendo praticamente nuovi. Sopratutto quando si tratta di doppioni come nel caso della vaschetta che avevo già.
Una volta che l’ho provata ho deciso subito che  me ne sarei sbarazzata solo quando non mi sarebbe servita più.
vaschetta per il bagnetto

Aquascale non è solo una vaschetta ma anche termometro e bilancia

Aquascale non è semplicemente una vaschetta dove fare il bagnetto ma è anche un termometro che misura la temperatura dell’acqua (e quante volte abbiamo messo dentro il gomito chiedendoci “Sarà troppo calda, sarà troppo fredda…”). Inoltre è anche-udite, udite! –una bilancia .
Sono sempre andata al consultorio a pesare Tiara fino a quando non mi hanno regalato questa vaschetta. Potete persino pesare il bambino anche dentro l’acqua .
È un oggetto davvero utile che vi permette di risparmiare.
Non che la bilancia o il termometro per misurare l’acqua siano oggetti indispensabili. Ma se sono inclusi, perché rinunciarvici?
Alla fine tutto fa comodo e  se dovete prendere una vaschetta, allo stesso prezzo delle altre, potete usufruire di queste opzioni in più.
Trovate il prodotto in vendita su Amazon (qui sotto il link).

Quando il bambino cresce è sufficiente togliere l’adattatore che si trova nella parte inferiore per lasciare più spazio alle gambine del piccolo .
La comodità non è solamente nostra ma anche di Tiara che mi accorgo è molto più tranquilla e serena durante il bagnetto, proprio perché si sente ben sostenuta a livello della schiena. Le sagome presenti all’interno della vaschetta impediscono al bambino di girarsi a pancia in giù. Questo, ovviamente, non significa che possiate lasciare la stanza e il bambino da solo in vasca…MAI!
 Ricordate sempre che bastano pochi centimetri d’acqua a un neonato per annegare. Quindi è obbligatorio rimanere sempre presenti.
Grazie questa vaschetta oggi riesco a fare il bagnetto da sola a mia figlia. Nel senso che basto io a lavare la bambina perchè ho le mani finalmente libere, dato che la vaschetta sostiene bene la bimba.
Ovviamente mio marito è nell’altra stanza o viceversa. Proprio perchè come vi dicevo all’inizio sono una persona previdente (forse in modo esagerato, ma son fatta così!).

COMPRAVENDITA DELL’ORO IN SICUREZZA: TUTTI I CONSIGLI UTILI PER EVITARE LA TRUFFA

Alzi la mano chi non si è mai trovato nella condizione di comprare oggetti in oro o, viceversa, vendere i propri.

L’altro giorno riguardavo con mia mamma i nostri preziosi e ci siamo rese conto di non aver mai indossato più della metà di questi nell’ultimo decennio. Per non parlare delle varie medagliette e braccialetti ricevuti in dono al battesimo, comunione e cresima (eh sì, ai miei tempi si usava ancora!).

Per questa ragione, di concerto, abbiamo deciso di vendere qualche gioiello che praticamente non sappiamo nemmeno di avere. Però, prima di farlo, ho pensato bene di sentire un amico ed esperto in materia, Giulio Cinelli, che mi ha dato una serie di consigli che credo tornino utili a tutte noi, dato che il timore comune quando si vende l’oro è quello di essere truffati.  Da qui in poi passo il testimone a lui, che di lavoro fa proprio questo e che ha redatto questo pezzo davvero pieno di consigli preziosi.

 

Cose da sapere prima di vendere il vostro oro da un Compro Oro

compro oro truffaPersonalmente ho avuto diverse esperienze a riguardo, il mondo della gioielleria mi appassiona da sempre anche se rappresenta uno dei settori dove conoscere un paio di “regolette” può definire la differenza tra un ottimo e un pessimo affare!

Di seguito troverete una sorta di vademecum con tutti i suggerimenti più importanti che sarà bene seguire, sia quando penserete di fare un acquisto importante che quando deciderete di affacciarvi in una gioielleria, un compro-oro etc per vendere i vostri oggetti.

Come decidere quale oro sia più conveniente vendere e quale no?

  • Partiamo da un presupposto: l’oro è un materiale prezioso che conserva il suo valore intrinseco a prescindere dalla manifattura, la tipologia di oggetto, le condizioni estetiche e il livello di pulizia. Se decidiamo di vendere i nostri oggetti in oro, quindi, la prima cosa che consiglio di fare è una valutazione di tipo emotivo: selezioniamo dunque solo gli oggetti dai quali siamo pronti a separarci.
  • In secondo luogo, un buon criterio di giudizio è quello estetico.
  • La scrematura finale sarà dunque determinata dal nostro “gradimento”: oggetti che non intendiamo indossare, regali che non abbiamo mai davvero gradito etc

Ovviamente si tratta di un principio generale, che volutamente non tiene conto delle specifiche esigenze, a tal proposito dobbiamo solo tenere a mente che l’oro ha valore, tutto, e sempre.

L’oro lavorato ha un valore superiore rispetto a quello non lavorato?

Come detto, l’oro possiede una quotazione standard che vale per qualsiasi oggetto, quindi no, l’oro lavorato non vale di più. Le uniche eccezioni sono rappresentate dagli oggetti antichi o particolarmente riconoscibili (come i pezzi rari di molte case di produzione), in questo caso potreste valutare l’ipotesi di far quotare il vostro oggetto da un esperto di gioielleria antica o un antiquario (meglio se più di uno), che potrebbe proporvi un prezzo specifico per il monile. In tutti gli altri casi, ossia quando l’oro che vendete è destinato alla fusione, la quotazione che vi verrà offerta non terrà conto della lavorazione.

Come possono conoscere il valore dell’oro che posseggo?

La questione qui è piuttosto articolata. Su internet è possibile rilevare diversi siti autorevoli che forniscono la quotazione dell’oro in tempo reale, teniamo conto però che i valori espressi saranno di due tipi: oro puro a 24 kt (999 parti in oro su 1000) oppure oro a 18 kt (oro da gioielleria, 750 parti in oro su 1000).

consigli per vendere oro

Le quotazioni importanti per voi saranno quelle a 18 kt quindi, dalle quali dovrete tener conto di un inevitabile “calo”, rappresentato dalla percentuale trattenuta dalla gioielleria o dal compro-oro per il suo personale ricarico, ossia il margine di guadagno (perfettamente normale).

Il consiglio migliore è dunque quello di anticipare i nostri “viaggi” da una ricerca sul web dei punti vendita della nostra zona, per capire quali sono le quotazioni offerte, e fare così una media piuttosto attendibile.

Se stai trovando utile questo pezzo e pensi sia stato fatto un buon lavoro, non dimenticare di lasciarmi un like sul pulsantino che trovi in pagina con il simbolo di Facebook. Grazie mille!

Come posso evitare una fregatura da una gioielleria o un compro oro? Come essere sicuri che il nostro gioiello sia veramente d’oro?

Esistono alcuni semplici suggerimenti che dovrebbero mettervi al riparo da fregature, prescindendo dal livello di “onestà” dell’esercente che, per forza di cose, diamo per scontato che non possiamo conoscere.

  1. Se potete, recatevi sempre in più punti vendita, per ottenere dei riscontri incrociati
  2. Sui vostri oggetti devono essere sempre recati due simboli che contengono valori molto importanti da tenere in considerazione: il titolo e il marchio di identificazione. Il titolo stabilisce il tipo di metallo prezioso (oro, argento, platino etc) e la sua quantità presente nell’oggetto, mentre il marchio di identificazione stabilisce il riferimento del fabbricante, preceduto dal simbolo di una stella. In questo modo avrete a disposizione dei valori inequivocabili e inalterabili in fase di compravendita, soprattutto qualora venisse messa in dubbio la natura preziosa dei vostri oggetti.
  3. Assistere sempre alla fase di pesatura. Controllare dunque le azioni dell’esercente nel momento in cui fisicamente controllerà il peso dei vostri oggetti in oro per calcolare la quotazione. Consiglio: diffidiamo sempre da chi non ha una bilancia a vista, consultabile cioè in diretta dal venditore (cioè voi), e prediligiamo le bilance digitali, le quali sono notevolmente più precise e più semplici da consultare anche per i non addetti ai lavori rispetto a quelle analogiche.

ATTENZIONE! Le bilance devono SEMPRE recare un bollino verde bene in vista, il quale rappresenta la certificazione di idoneità dello strumento utilizzato. Qui di seguito troverete un ottimo video che spiega nel dettaglio tutti i passaggi.

Non è che posso anticipare ogni operazione e fare delle valutazioni da casa?

Certo, è possibile, ma il calcolo non sarà mai preciso. Anzitutto dovreste possedere una bilancia di precisione, oppure accontentarvi di un valore sommario. Inoltre, consultando come detto uno dei tanti siti recanti le quotazioni dell’oro, dovrete tener conto di un ribasso dettato dal guadagno del punto vendita a cui vi affiderete.

Ma se i miei oggetti in oro hanno delle pietre montate come devo comportarmi?

La gestione delle pietre è un discorso a sé. Il loro valore è infatti autonomo rispetto all’oggetto in oro. Inoltre, dobbiamo essere consapevoli della reale entità delle pietre, se hanno un valore, se ne sono prive etc. Il primo passo da fare sarebbe dunque affidarsi a un esperto di propria fiducia da consultare con il dichiarato intento di NON voler vendere l’oggetto, così da avere una quotazione imparziale (mi raccomando, questo passaggio è fondamentale!).

vendere anello con pietraL’esperto è in grado di smontare le pietre con facilità, ma se deciderete di farlo autonomamente sappiate che con pochi attrezzi e un po’ di manualità non avrete grossi problemi.
Attenzione: le pietre di scarso valore, durante la fase di smontaggio, potrebbero rompersi. Questa è un’eventualità alla quale è bene che siate preparati.

In molti altri casi invece, soprattutto se non avete la possibilità di consultare un esperto di vostra fiducia, potrete trovarvi a dover fare delle scelte direttamente dal gioielliere o il compro-oro da cui vi siete recati per vendere i vostri oggetti.

Tenendo a mente quanto precede, in questo caso L’UNICA opzione valida è richiedere che le pietre vengano smontate e vi siano restituite, anche se si suppone non abbiano alcun valore.

Consiglio: l’esercente potrebbe proporvi di non smontare le pietre e vi potrebbe offrire il metodo alternativo delle pietre in contropeso (che bilancino, cioè, il peso delle pietre montate al fine di ottenere come tara il peso dell’oro che volete vendere). Non accettate, non è un metodo preciso né corretto. Ripeto, le vostre pietre devono tornare nelle vostre mani.

E se volessi impegnare l’oro senza venderlo?

Anche questo è assolutamente possibile, recandosi in uno dei tanti istituti di credito che offrono il cosiddetto servizio di “pegno”.  La lista dei banchi di pegno delle vostre città è pubblica e facilmente reperibile sul web, ed è un servizio garantito poiché fornito direttamente dalle banche (esatto, in Italia non esiste il cosiddetto “banco dei pegni” privato).

Presso questi istituti è possibile recarsi ed ottenere una valutazione in diretta del proprio oro, fornita da personale esperto nel settore. Nel giro di una manciata di minuti otterrete una quotazione di pegno (inferiore, dunque, a quella che otterreste in caso di vendita dei vostri oggetti) che potrete accettare o declinare.

vendere gioielli al Compro oro

In caso di accettazione, di fatto sottoscriverete una “polizza”, ossia un documento che certifica l’ammontare che incasserete e il costo che dovrete sostenere per “riscattare” la polizza, ovvero per avere indietro i vostri oggetti. Il documento ha valore a tempo determinato (solitamente su base semestrale), e potrete rinnovarlo per ulteriori periodi sempre sotto pagamento di un costo di rinnovo.

Potrete trovare queste e molte altre notizie in merito alla compravendita dell’oro su https://sami-oro.com/, punto di riferimento decisamente attendibile per tutto ciò che ruota intorno alle quotazioni dell’oro e dei gioielli.

GIMME 5, 5 EURO AL MESE FINO AL TUO OBIETTIVO

Un’app unica nel suo genere grazie alla quale accantonare ogni mese 5 euro per farli fruttare nel lungo periodo. Risparmiare diventa un gioco! Ho fissato come traguardo un viaggio studio a Londra per le mie figlie e aspetto di ricevere il mio primo badge da vera risparmiatrice.

Un po’ di tempo fa sul blog vi avevo parlato di come riuscire a risparmiare quasi 1400 euro l’anno con la famosa sfida delle 52 settimane. Un piano risparmio settimanale che consiste nel mettere via ogni sette giorni una cifra pari alla settimana corrispondente. Ovviamente nulla vieta di scambiare le settimane fra loro: se, per esempio, in famiglia vendete condizionatori e i mesi estivi sono, per voi, i più redditizi…

52 week money challange

Quel post ebbe parecchio successo e venne ripreso da tante altre mie colleghe blogger perché resta un modo divertente per mettere via qualche soldo, magari per pagare le vacanze o il viaggio studi del figlio.

E’ stato dimostrato che fare dei giochini, porsi degli obiettivi premio, è un ottimo metodo per riuscire a risparmiare.

Anche io ho provato la sfida delle 52 settimane ma con pochi risultati, lo ammetto. Erano più le volte che mi dimenticavo di mettere i soldi nel salvadanaio. E altrettante quelle in cui attingevo perché mi servivano i 3 euro per il biglietto del bus o la pizza d’asporto. Insomma un piccolo disastro.

Tante volte abbiamo parlato di modi per risparmiare a fine mese. Alcune volte in modo leggero, altre volte in modo più tecnico (LEGGI QUI: Conti deposito e pronti conto termine: rischi e opportunità e poi Buoni fruttiferi, sono davvero sicuri?).

Qui vi voglio parlare di un app che sto usando da un po’ ma che mi ha colpita per la facilità di utilizzo e soprattutto per la possibilità di versare quando e quanto voglio io.

L’app in questione si chiama Gimme5, proprio come cantava Jovanotti, per la sua peculiarità di poter cominciare a investire anche solo 5 euro al mese!

Ho provato l’app Gimme5, ecco la mia opinione

risparmio gestitoAnche in banca vi sarà capitato che vi chiedano di versare i vostri risparmi su un fondo comune di investimento, vero? Per chi non lo sapesse si tratta di uno strumento finanziario dove voi, assieme a tante altre persone, mettete dei soldi che vengono reinvestiti dagli operatori finanziari in società, materie prime, valute, metalli, azioni e obbligazioni emesse da aziende e paesi di tutto il mondo. Ci sono fondi che investono anche in altri fondi. Tutto fa brodo, purchè si guadagni.

Di solito, per poter accedere al risparmio gestito in banca ci vengono chiesti depositi minimi di 50 euro mensili. Invece, con Gimme5, c’è la possibilità di accantonare appena 5 euro al mese.

Naturalmente nulla vieta di investire molto di più se lo desiderate. Potete depositare 5 euro come 5mila in un colpo solo oppure versare mensilmente 100 euro; o ancora non versare più nulla per mesi. Questo ovviamente dipende un po’ dai vostri risparmi. Non c’è nessun vincolo, la scelta spetta solo a voi!

Ricordate però: ogni deposito è un piccolo step per avvicinarvi al vostro obiettivo.

Eh sì, non vi ho ancora detto questa storia degli obiettivi.

app gimme5  opinioniL’app rende il risparmio gestito semplice e alla portata di tutti , con notifiche che vi motivano e badge da conquistare. In pratica, è possibile porsi dei traguardi.

Io per esempio ho messo “Viaggio studio Londra” impostando la cifra di 4mila euro. No, non è per me il viaggio studio come potete immaginare ma per le mie due bambine che oggi hanno rispettivamente 5 anni e 5 mesi.

Ogni mese metto via 5 euro per Flor e 5 euro per Tiara. Di questo passo, senza accorgermene, raggiungerò il mio obiettivo (eh no, nessun barattolo tentatore sopra il tavolo!) e quando arriverà il giorno in cui le mie ragazze mi chiederanno di andare a Londra, potrò dire loro tranquillamente un bel spensierato “Sì”!

Se anche voi non volete rinunciare al risparmio ma temete di dovervi impegnare ogni mese con la stessa cifra, allora Gimme5 fa al caso vostro.

A questo link potete intanto scaricarvi l’app l’applicazione e capire meglio il suo funzionamento, anche grazie alla versione beta che simula un investimento in denaro e vi fa vedere le possibili rendite ottenute nel tempo. Se siete soddisfatti potete poi passare alla versione “investi davvero”.

andamento fondo

Nell’app potete controllare in ogni momento l’andamento dei vostri risparmi

Una volta scaricata l’app non vi resterà che collegare il vostro conto con RID bancario in maniera semplicissima. Dopo di che, scegliere su che tipo di fondo investire: ad esempio AcomeA Patrimonio Dinamico, Prudente o Aggressivo.

Questo dipende dalla vostra propensione al rischio. Io ho scelto un fondo dinamico che non è né troppo prudente ma nemmeno così aggressivo (a questo link potete andarvi a vedere l’andamento dei loro fondi negli ultimi anni).

Vi basti sapere che per i suoi rendimenti ottenuti negli negli ultimi 4 anni, AcomeA SGR – la società che gestisce i suddetti fondi su cui è possibile investire tramite l’app Gimme5 – si è posizionata sempre tra le prime tre classificate tra le migliori società italiane di gestione fondi nella sezione “small” (classifica del Sole24Ore che potete consultare qui. Nel 2013 e nel 2014 primi, mentre nel 2015 e 2016 terzi).

Non importa quanto ci metterò a raggiungere il mi obiettivo. Non ho fretta. Il fatto di non averne mi permetterà di vedere i miei investimenti fruttare al meglio, perché di solito è proprio nel lungo periodo che si fanno gli affari migliori in Borsa e a “spalmare” meglio il rischio.

Anche se, ripeto, nulla mi vieta di variare i miei versamenti. Per esempio potrei versare 10 euro il primo mese, poi 20 il secondo, nulla il terzo e poi magari 300 euro il quarto mese e così via. Se l’obiettivo fosse una bella vacanza per il prossimo anno, le cose andrebbero sicuramente così! 🙂

Come si fa a spalmare il rischio? Ecco un esempio

Distribuendo nel tempo il proprio investimento si acquistano quote del fondo in momenti e a prezzi diversi evitando di concentrare gli acquisti sui massimi di mercato e aumentando le possibilità di cogliere momenti favorevoli.
Inoltre, se in un certo periodo l’investimento dovesse perdere un po’ di terreno e il “valore della quota” del fondo dovesse scendere, si potrebbe trattare di una buona occasione per investire un po’ di più in modo da essere pronti per una ripartenza dei mercati (un po’ come fare shopping nel periodo dei saldi).

Naturalmente nulla vi vieta di riavere i soldi che avete versato in qualsiasi momento, che abbiate raggiunto il vostro obiettivo oppure no. A parte il costo fisso di 1 euro per il bonifico, 4-5 giorni di tempo vederlo sul vostro conto, non ci sono vincoli di nessun tipo.

Ovviamente prima di aderire a questo sistema di investimento sono andata a vedere chi ci fosse dietro a Gimme5. La società appartiene al gruppo AcomeA SGR, presieduta da Alberto Foà, ex fondatore di Anima SGR un operatore finanziario molto noto di cui magari avete già sentito parlare anche se non masticate la materia.

Ovviamente anche AcomeA, come tutte le società di gestione del risparmio, è sottoposta al controllo della Consob e della Banca D’Italia.

Insomma, tra qualche tempo, senza che me ne sarò accorta (perché cosa sono 10 euro al mese?), le mie bimbe saranno pronte per il loro viaggio premio in Inghilterra.

Oddio, già tremo a quando arriverà quel giorno…vuol dire che saranno già diventate delle sginorine, sicuramente troppo in fretta.  Se siete curiosi e volete saperne di più su Gimme5, qui trovate tutte informazioni necessarie. 

 opinioni gimme five recensioni

 

 

 

 

 

NUOVA PROTEZIONE SOLARE GARNIER AMBRE SOLAIRE ADVANCED SENSITIVE KIDS 50+ ANTISABBIA E RESISTENTE ALL’ACQUA

Solo adesso che sono vicina ai quarant’anni mi sono resa davvero conto dei danni del sole. In passato ho preso il sole male perché non sempre mi sono esposta con le dovute protezioni, soprattutto quando ero giovanissima.

Quando si è piccoli non si pensa alla pericolosità dei raggi solari perché non si pensa al dopo; inoltre poco più che ventenne mi è capitato di prendere delle brutte scottature.

Ho la carnagione chiara e tantissimi nei.

Quindi, ancora più degli altri, avrei dovuto prestare attenzione al sole. Verso i 30 anni ho cominciato a stare molto attenta il sole; oggi non lo sopporto proprio più. Spesso quando torno dal mare, gli amici mi chiedono: “Ma non sei andata in vacanza?”, tanto torno bianca come prima, più di prima.

Quando ero bambina io, sicuramente, non c’era ancora tutta questa consapevolezza e riguardo ai danni del sole. E non parlo solo di invecchiamento precoce ma anche della possibilità di sviluppare il melanoma.

È importante insegnare ai bambini fin da piccoli a stare attenti al sole.

Ho talmente insistito con Flor fin da quando era piccina che lei per prima una bambina attenta e segue tutte le regole senza fare storie: maglietta, cappellino e crema protettiva.

Vero è che dipende anche un po’ dal crema solare…

Forse quelle dei miei tempi non erano come quelle di oggi e io me la davo a gambe levate quando arrivava il momento di applicare la protezione solare.

Quando Flor era neonata utilizzavamo delle creme molto costose.

Non sempre però un caro prezzo equivale a un prodotto di qualità. E, nemmeno creme che si professano biologiche, vegane ecc sono per forza di cose le migliori (ne ho provate un paio che mi sono colate negli occhi per via del sudore e mi hanno lasciata cieca per una buona mezz’ora, non esagero!).

Adesso che Flor è più grandicella ho iniziato a utilizzare anche con lei le creme Ambre Solaire di Garnier, protezione 50+.

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Se cercate opinioni a riguardo posso darvele perchè ho usato tantissime volte e creme solari di questo marchio; inoltre trovo che siano le creme con il rapporto qualità prezzo migliore in assoluto sul mercato. Io poi che metto tantissima crema e di frequente,-appena sento la pelle secca e un po’ tirare.

Flor – 5 anni – ha la pelle molto più scura della mia, avendo origini colombiane. Ciò non toglie che anche con lei sono molto attenta a metterle di continuo la crema, a farle indossare la maglietta quando raggi solari sono perpendicolari e possibilmente anche il cappellino (anche se questo lo sopporta meno…e se così non fosse non sarebbe una bambina!).

I solari Ambre Solaire sono una linea pensata per proteggere la pelle anche dei più piccoli poiché hanno una protezione solare altissima 50 o 50 più. Per me, la crema solare – con il sole “cattivo” di oggi – di base, deve avere questa protezione per tutti (grandi e piccini) e ripararci da tutti i tipi di raggi solari, compresi gli ultravioletti.

Secondariamente, non deve ungere e deve essere resistente all’acqua.

La nuova linea kids è ipollergenica, senza parabeni e senza coloranti.

I solari Ambre Solaire si trovano nella linea latte e spray.

creme solari bambini

Qui sono con Tiara al parchetto mentre vi mostro lo spray.  Guardate com’è ancora forte il sole alle 7 di sera! Io non lo sopporto proprio, speriamo che alle mie figlie vada meglio.

Quest’ultima una speciale tecnologia “antisabbia”, fondamentale visto che a volte torno dal mare con Flor che ha mezza spiaggia addosso. Il latte solare, invece, è molto resistente all’acqua (fino a 80 minuti).

Personalmente preferisco lo spray perché è più leggero rispetto al latte solare però il vantaggio del latte solare è che si può applicare anche sulla pelle bagnata, quindi non serve aspettare che il bimbo si asciughi dopo il bagno.

Non sto qui a ripetervi quali siano le precauzioni per evitare scottature perché ormai le conosciamo veramente tutte, tanto ce le ripetono su tv e giornali.

Ciò nonostante quando arrivano le ore centrali, mi capita spesso di vedere tanti bambini sotto il sole, senza cappellino, senza maglietta.

Non importa se i vostri piccolini abbiano avuto la fortuna di nascere con la pelle scura e diventino subito neri…

Per carità è una fortuna, che però non esula dai rischi legati alla sovraesposizione solare. Il più pericoloso di tutti è il melanoma.

Proteggerli dal sole è doveroso ed è un regalo che facciamo al loro futuro da adulti.

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Questa Flor davanti al suo armadietto all’asilo, pochi istanti prima di partire per la gita di fine anno. Cappellino e crema solare sono d’obbligo per una giornata all’aperto!

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15 VESTITINI IN JEANS PER L’ESTATE ADATTI A TUTTE LE OCCASIONI

 L’altro giorno la mia amica Angela, in occasione di un evento, mi ha fatto notare che mi trascuro un po’: “Dovresti prepararti di più quando esci, non vedi com’erano tutte imbellettate le altre?”.
In effetti ha ragione.  Sono diventata di nuovo mamma da cinque mesi ormai eppure fatico ancora ad organizzare per bene le giornate; così a rimanere in fondo alla lista delle priorità si sono sempre io, Ilaria.
Stando ad  Angela, dato che non sono più una ragazzina e mi avvicino ai quarant’anni, dovrei vestirmi in maniera più classica, magari con una bella giacca e un pantalone, un tubino o ancora un bel vestitino della fantasia floreale.
Paradossalmente quand’ero più giovane capitava che ogni tanto mi vestissi così, anche se la mia divisa di tutti i giorni era un jeans, una maglietta e scarpe da tennis.
abito in jeans h&mDa sempre amo il tessuto in jeans in tutte le sue forme. Scherzando, ho risposto alla mia amica che vorrò anche essere sepolta in jeans.
Sta di fatto che adesso molti dei capi che ho nell’armadio non mi vanno più per via dei chili di troppo accumulati durante la gravidanza e che sto piano piano smaltendo. Tra questi c’è anche uno dei miei abitini in jeans preferiti –  proprio quello che vedete in foto – e che spero di poter rimettere l’estate prossima.
Sta di fatto che adesso sono senza il mio mitico vestitino in jeans e vorrei prendermene uno nuovo, anche perchè quello comincia a essere vecchiotto (questa foto sopra risale al 2010).
Girando su Internet mi sono imbattuta in questa sezione di vestitini in jeans di Esprit. Trovo che siano uno più bello dell’altro perché molto versatili. Ecco 15 vestitini in jeans uno più bello dell’altro. Quale scegliere? Quale vi piace di più. Io credo di avere le idee già chiare ma sono curiosa di sapere anche la vostra opinione.
  • UNO
vestitino in jeans
Qui usano degli zoccoletti ma basta una scarpetta un po’ elegante con la borsetta in abbinamento per fare subito serata….Anche se le serate, come capirete, in questa fase di vita me ne posso solo immaginare.
  • DUE
vestito jeans estivo
Questo è l’ideale per andare al parchetto o a prendere  Flor all’asilo, anche se a me adesso che sta per cominciare l’estate mi piace una tonalità di jeans più chiara. Questa è forse un po’ invernale.
  • TRE

vestito jeans cintura in vita

Questo modello mi piace da impazzire anche se non credo in questo momento di potermi permettere un abito con una cintura in vita che sottolinea ancora di più il mio punto debole. Per quest’abito dovrò aspettare ancora un po’….
  • QUATTRO

vestito in jeans

Che ne dite di questo?  Fa molto educanda e “Casa nella prateria” con quei volant. Adoro gli abiti di questa lunghezza, appena sotto il ginocchio. Li trovo molto fini, otre che pratici.
  • CINQUE

abito jeans spalle scoperte

Questo vestitino è l’ideale per chi ha poco seno, secondo me. Dunque non è proprio il mio caso, dato che in questo momento sto allattando.

  • SEI

abito jeans manica cortaabito jeans manica corta

Il tubino in jeans spacca! Non c’è nulla da aggiungere.

  • SETTE

Abito jeans gonna larga

Questo abito sposa a pieno il mio stile un po’ hippie! Adoro.

  • OTTO

abito jeans con pizzo

Vestitino molto lolita: un taglio semplice che sta bene a tutte, magre e rotondette. Promosso!

  • NOVE

abito jeans blu scuro

Il tubino in jeans è un classico intramontabile. Peraltro, in jeans così scuro, se poi sudate, non si nota subito la chiazza sotto l’ascella che, diciamocelo,  non è il massimo…

  • DIECI

abito jeans azzurro

Bello anzi bellissimo con quel gioco di asimmetrie sul finale della gonna.

  • UNDICI

abito in jeasn largo

Il massimo della praticità ma forse un po’ troppo saccone.

  • DODICI

abito in jeans

Personalmente preferisco gli abitini corti, essendo alta mi stanno anche bene . Questo sopra è perfetto anche per chi ha parecchio seno,

  • TREDICI

abito corto in jeans

Questa versione è perfetta è per chi ama lo stile jeans slavato o anche effetto usato. Ho qualche dubbio sulla vestibilità e soprattutto sulla freschezza dell’abito durante l’estate.

  • QUATTORDICI

abito classico in jeans

Semplice, dal taglio classico e di un classico colore blu jeans. Che dire di questo abito? Qualche centimetro in più ed era mio….se solo avessi avuto 20 anni.

  • QUINDICI

abitino in jeans

Amo molto anche modelli così che mettono in evidenza le spalle. Questo abito è perfetto anche per le mezze stagioni dato che ha le maniche un po’ più lunghe.

Quali i questi modelli in jeans preferite?

A me piace molto l’uno perchè mi piace molto quel colore chiaro di jeans, il tre perchè lo trovo molto fine anche se non so quanto starei bene con una cintura che sottolinei il punto vita, il quattro perchè amo le gonne longuette,