Probabilmente se mi fossi sposata con un italiano mi avrebbe già lasciata. Mio marito, infatti colombiano, paese che non brilla nel mondo per tradizione culinaria. Cucinare non è la mia passione e per questo comperiamo spesso piatti già pronti. Se mio marito è ormai rassegnato a non vedere in tavola una lasagna 10 strati fatta in casa, Flor non me le manda a dire: “Mamma non è buono quello che cucinato“ esclama.
Che poi con i bambini non serve nemmeno troppa fantasia. Ho capito che più semplice si cucina, e più sono felici. Guai a fare cose troppo complicate. Meglio quindi una bella pasta in bianco con burro e formaggio, piuttosto che la già citata lasagna dieci strati.
Oppure pizza, patatine, cotoletta di pollo…
Ovviamente non si possono sempre dare queste cose da mangiare ai bambini ma io credo che una dieta varia sia la chiave di tutto. Un buon rapporto col cibo passa proprio dalla permissione. Divieti = senso di colpa = rapporto con il cibo conflittuale. Flor è una bambina che ama molto la frutta e la verdura senza che io la spinga mai a mangiarle. E’ lei che me le chiede!
Come dicevo, amo molto i piatti pronti e quando nel banco dei surgelati esce qualche novità non manco mai di testarla per capire se merita di essere ricomperata. Tra quelle che sicuramente si è aggiudicata un “sì” c’è la cotoletta di pollo senza glutine e senza olio di palma ‘Apizzapollo, una cotoletta di pollo dalla forma rotonda ricoperta di pomodoro e mozzarella. Un’idea davvero furba perché è un successo garantito tra i bimbi.
Noi la dividiamo in quattro spicchi, proprio come se fosse una pizza vera. Si cuoce in forno oppure in padella. Bastano otto minuti in padella da scongelata e il piatto è pronto. Il fattore tempo è un altro aspetto che guardo molto quando devo preparare un pietanza. Non sono tra quelle mamme che alle 10 del mattino hanno già sù la pentola. Appartengo a quella categoria che comincia a cucinare quando ha fame e quindi meno tempo impiego ai fornelli e più sono contenta.
#apizzapollo
che buonaaaa!adoro la pizza!