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CONTRARIA ALL’EPIDURALE, L’HO FATTA E MI SONO RITROVATA IN SALA OPERATORIA.

Il mio parto è iniziato abbastanza relax, con delle perdite ematiche la mattina, verso le 5, quando ero sola in casa.

Con l’emozione che sale man mano, prendo la valigia, salgo in macchina e, prima di arrivare in ospedale, mi fermo pure a fare benzina.

parto valeriaPurtroppo, appena arrivata, subito devo fare i conti con delle dottoresse poco delicate che mi danno della matta per non essermi fatta ricoverare prima, visto che ero già a 40+5.  Io però prima di quel giorno non avevo avuto nessuna contrazione e nemmeno ero dilatata di un centimetro. Poi, cosa ben peggiore, proprio davanti a me cominciano a blaterare, parlando di problemi alla palcenta con facce scure e preoccupate.

”No, signora stia tranquilla” mi dicono con un sorriso forzato.

“Ma se sono a meno di un metro da te, ti vedo e sento perfettamente quello che dici” penso tra me e me.

Fortunatamente, invece, è tutto ok e le persone che mi visiteranno in seguito saranno molto più professonali e umane.

Ma torniamo nel vivo.

Finalmente arrivano le contrazioni e riesco a dilatarmi molto velocemente: 6 cm in meno di 2 ore. Che dolore!!! Un po’ come fare i 100 metri a ostacoli a freddo e con i chiodi sotto ai piedi. Ormai non sapevo più come mettermi su quel cavolo di letto. Cercavo di soffocare il dolore, soffiando sul cuscino, ma quanto l’avrei strappato volentieri!

La mia Zoe mi ha fatto patire tanto perchè aveva così tanta fretta di uscire che si muoveva come una scatenata e non trovava la strada. O meglio faceva “cucù” e poi risaliva su, andandosi a infilare in zone asssolutamente vietate e dolorose. Praticamente l’ostetrica la spostava e la incanalava a mano…naturalmente in quel momento l’avrei strozzata!

Undici interminabili ore, provando tutte le posizioni possibili: in piedi, accovacciata, seduta, sdraiata, a 4 zampe, sulla palla, appoggiata a mio marito, di sbiego, a destra e a sinistra…mancava la corda e a testa in giù!!! 🙂

Non volevo fare l’epidurale perchè ero convinta che il mio corpo e la ia bimba avrebbero saputo che fare. Quando ormai ero dilatata di 9 cm, con contrazioni continue senza momenti di tregua e Zoe che s’andava a ficcare in ogni dove tranne che nel posto giusto, ho ceduto. L’alternativa che mi era stata data infatti era quella di fare il cesareo.

Mentre mi praticavano l’epidurale ho avuto molta paura ma per fortuna sono riuscita a stare ferma. Finalmente un po’ di riposo, anche se dovuto alla chimica. Tuttavia era troppo sfinita ormai, anche se continuavo a provare sensi di colpa perchè sapevo che parte dell’anestesia era passata anche a lei (quando invece mi ero ripromessa che non avrei ceduto).

Nonostante tutto Zoe non ha mai perso un battito. Anzi continuava a scalciare e a dimenarsi con energia tanto che mi hanno fatto ben 4 ecografie per capire come si metteva: insomma una vera lottatrice (e anche un po’ rompic… 🙂 )

racconto parto valeria

Quando l’ennesima ostetrica del nuovo turno mi ha chiesto:”Ci vogliamo provare altri 5 minuti a farla naturale?

Le ho risposto piagnucolando, perchè ormai non avevo più neanche la forza di urlare:  “Vi prego, cavatemela!” ho detto.

E cesareo fu.

Poi la gioia di vedere Zoe, quell’esserino così dolce tra le mie braccia. Neanche il tempo di riprendermi un po’ ed ecco sopraggiungere dei piccoli problemi d’infezione, sia per me che per la piccola, molto probabilmente già in essere durante il travaglio. Anche qui ho a che fare con una pediatra con la sensibilità di una pietra, che mi chiede con sguardo inquisitore da giudice infernale:

“Signora, ma perchè lei è andata in sala parto con la febbre e l’infezione? Ovvio che così l’ha attaccata anche alla bimba che ora sta male!”.

Il pensiero di essere io la causa della sofferenza della mia piccola mi ha fatto sentire il peggior rifiuto dell’umanità.

Poi passata l’onda emotivo-ormonale, ho chiarito che io all’ospedale e in sala parto ci ero entrata sana e senza niente e che “quindi semmai l’avevo presa lì!”. Dopo questo mio sfogo, ci hanno trattate coi guanti di velluto, finalmente!

Per fortuna la mia piccola guerriera si è ripresa alla grande mangiando come un leone e guarendo in fretta. Per concludere, non avuto i lunghi giorni di dolore ma breve e intenso. Così intenso che all’idea di farne un altro mi viene l’orticaria. Chissà magari fra un po’. Intanto mentre ci rifeltto ho due anni di tempo per riprendermi (quelli che consigliano di pausa, dopo un cesareo).

Però che meraviglia che sono i nostri figli. E li abbiamo fatti noi, vi rendete conto?

Io faccio ancora fatica ad abituarmi all’idea!

Mi permetto di dare un ultimo conisglio invitandovi a  tornare alle origini, quelle “animalesche” e istintive, perchè il nostro corpo sa come si fa e anche i nostri cuccioli: basta re-imparare ad ascoltarli entrambi!!

Valeria Della Bella, una mammarisparmio come te.

IO “SPACCIO” E TU? PILLO, L’OUTLET DEL PANNOLINO DOVE RISPARMIO FA RIMA CON QUALITA’

Ecco il post che tante aspettavano. Non c’è settimana senza che una mamma mi suggerisca di segnalare l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei pannolini Pillo. Come darle torto!

Ve lo ricordate quando avevate il pancione? Una delle prime ricerche che avete digitato su Google è stata: “pannolini quali i migliori da usare”. E subito mi sono ritrovata a leggere tante opinioni positive sui pannolini Pillo e a cercare uno degli outlet più vicini a casa mia.

pannolini pillo ciripà storePerchè pagare di più per lo stesso identico pannolino, quando lo si può avere a un prezzo minore? Inoltre i pannolini Pillo sono:

  • realizzati con materiale naturale, ossia la cellulosa di cotone di origine vegetale.
  • sbiancati all’ossigeno anziché al cloro
  • privi di additivi chimici e paraffine e derivati nella stuoia centrale (ossia quella a diretto contatto con le parti intime del bambino).

I materiali naturali fanno sì che anche le pelli più sensibili riescano a tollerarli. Infatti mia figlia che ha la pelle delicatissima non ha mai avuto alcun tipo di problema.

Ciripà Store è l’outelt dove mi rifornisco normalmente si trova a Opera – via Martiri di Cefalonia 21 – vicino a Milano, anche se so che da poco hanno aperto un nuovo spaccio anche a Pavia ( San Martino Siccomario per la precisione, in via Turati 14, dove una mamma che ha potuto fare il confronto mi ha detto che ci sono prezzi ancora più bassi, proprio perchè ha appena inaugurato). Ciripà Store è grossista che vende anche a privati per l’appunto. Infatti entrerete non in un vero e proprio negozio, ma in una sorta di magazzino.

Fotolia_25085299_XXLIo mi sento di consigliarveli caldamente, in qualità di mamma di una 19mese, cui manca ormai solo l’ultima taglia da provare. Quando per emergenza mi sono dovuta affidare ad altre marche più note, non ho mai notato differenze alcune (se non nel prezzo!).

Peraltro proprio in questo periodo, fino a esaurimento scorte, i cartoni di pannolini Pillo sono scontati di 4,50 euro a box. Un esempio? Il cartone taglia 4/9 kg – 168 pannolini – è ora in vendita  a 23,88 (quindi 14 cent a pannolino) oppure i 7/18 kg – 150 pannolini – li trovate a 25,38 euro (17 cent a pannolino). E ogni 2 box una confezione di salviette in regalo.

Alle future mamme consiglio di andarci PRIMA che nasca il bebè, perchè come immaginerete il primo mese è un casino muoversi e manca sempre qualcosa. I cambi sono anche sette/otto al giorno! Per cui vale la pena farsi una bella scorta. In questi spacci trovate di tutto, non solo i pannolini Pillo.

La prima volte che andai da Ciripà Store ci feci la spesa. Altro che mammarisparmio! 😉  Mi ricordo ancora alcune delle cose che presi:

Vi segnalo anche questi prodotti che hanno prezzi interessantissimi e che il gestore Fabrizio mi ha detto essere costanti:

  • coppette assorbilatte Chicco da 30 pz, 3,20 euro ognuna e se ne acquisti 3 la quarta è in omaggio ( quindi 120 coppette € 9,60)
  • salviette Fissan 72 pz 1,65 euro
  • pasta Babygella vaso da 150 ml 4,89 euro

Trovate anche omogeneizzati e piccoli articoli di puericultura, insomma non sto a farvi la lista della spesa, ma posso solo dirvi di farci un giro personalmente perchè ne vale la pena. In un solo negozio fate tutto. E noi mamme lo sappiamo quanto sia prezioso il nostro tempo!

Peccato davvero che non vendano ancora online perchè così riuscirebbero a raggiungere tutte le mamme che hanno bisogno di risparmiare ma non per questo rinunciare alla qualità.

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L’AMORE AI TEMPI DI FACEBOOK: FENOMENOLOGIA DELL’UOMO MARPIONE SU FACCIALIBRO

Oggi vado un po’ OT ma 10 anni fa esatti nasceva Facebook. Non posso far finta di nulla, perchè faccialibro – come lo hanno ribattezzato in tanti – ha cambiato le nostre vite, le relazioni,  il modo in cui comunichiamo (non ci credete? Andate alla quinta parola di questo post!).

Facebook, quanto a stravolgimento, è alla stregua delle grandi scoperte dell’umanità: la luce, l’antibiotico, l’allunaggio. Senza nulla togliere al lustro di certe scoperte in campo medico, che mai hanno la risonanza che meritano, Facebook ha dilatato o ristretto la vita di tutti noi. Dilatato, perchè per alcuni, quella su Facebook è quasi una vita parallela, a se stante, una seconda identità.  Ristretto, perchè se dovessimo contare tutte le ore passate davanti a un pc o a uno smartphone a leggere, dire, fare, baciare… molto probabilmente ci verrebbe un coccolone. Tempo rubato alla vita vera? Che ne dite?

Oggi che sono felicemente sposata, ho una bimba piccola e il “lavoro” di blogger che mi impegna parecchio, il mio profilo personale è quasi fermo, ma quando ero più giovane, Facebook ha reso cose impossibili…possibili. Cose che voi umani non potete capire eh eh!

Scherzi a parte, dopo anni di onorata carriera, tra corteggiatori tonti e meno tonti, una cosa l’ho imparata:  quando diffidare da quel tizio perchè di sicuro non ne caverai nulla di buono…cominciamo!

fonte: fourwallsonly.com

fonte: fourwallsonly.com

  • IL COMMENTONE

E’ il tipo di uomo che commenta ogni cagata tu scriva.

Tu: “Giornata di m. sono a pezzi. Ho bisogno di stare un po’ da sola, di silenzio!”.

E lui sotto: “Tesoro mi dispiace, ti chiamo così mi racconti…”

Non ci arriva, è più forte di lui! Deve commentare tutto e sempre, anche a costo di dire minchiate, appunto! Ovviamente non farà molta strada con voi, perchè dovete cercare di annientarlo immediatamente. L’errore più grande che possiate fare? Cliccare “mi piace” a un suo commento. Ovvio che per lui varrà come cenno di approvazione e allora comincerà a parlare da solo sotto il vostro post: per la serie “si faccia una domanda, si dia una risposta. Marzullo docet!

  • IL VELOCIRAPTOR

Questo è il tipo di uomo che pensa che tu non abbia una cippa da fare tutto il giorno. Cioè che non devi parlare col tuo capo, lavare, stirare, magari vederti con le amiche, farti una doccia con calma, cucinare…insomma tutte queste cose della vita normale. Con lui o è botta e risposta o se no “Ehhhh….ma come te la tiri!”. E comincia coi messaggi: “”Rispondere no?”; e poi subito dopo “Domandare è lecito, rispondere è cortesia”. Il tempo di una pausa bagno un po’ più lunga – ci siamo capiti! 😉 – e ti ritrovi la mail invasa dalle sue perle da velociraptor, detto anche lo schizzato!

  • LO SBRODOLONE

Se non desta il benchè minimo interesse in voi, beh…fuggite subito da questa subcategoria di uomo. E’ quello che ti scrive i papiri, che per raccontarvi la sua giornata, comincia da quando è suonata la sveglia, che gli prudeva la chiappa destra, che poi si è alzato e che però non aveva digerito bene e così ha dormito male….insomma, una palla atomica! Bocciato all’istante, anche se fosse un figo fotonico.

  • L’INSONNE

E’ quello che per beccarlo, tipo in chat, devi connetterti a Facebook tra le 2 e 40 del mattino e le 5. Se riesci a sopravvivere a una settimana di prova, forse hai qualche speranza. No, non è disoccupato, non ha scambiato la notte per il giorno…è che lui – testuali parole – ha bisogno solo di 3 ore a notte per ripigliarsi. Ovvio che tu invece, alla fine della settimana, hai bisogno di essere ricoverata urgentemente in una clinica remise-en-forme per sembrare di nuovo normale. Anche qui, se non ti piace proprio, molla. Per adesso fumi solo il triplo e bevi 10 caffè in più al giorno. Forse però hai perso due etti…

  • L’AFONO

E’ l’uomo senza voce. L’antitesi del “commentone”. Quello che anche dopo 6 mesi di chat, papiri che a stamparli manco “La Divina Commedia”, ancora si fa problemi se sia il caso di trasformare il tutto in qualcosa di concreto. E per quel concreto magari si intende una telefonata: “E se poi non ci piacciamo?”, “E se poi rimani delusa?”, ” E se roviniamo tutto?”. E se tu sei uno str…, perchè devo pagarne il lo scotto? Eh sì, nove volte su dieci amiche, l’uomo senza voce, è afono perchè è già fidanzato.

  • IL CRITICONE

E’ questa la razza peggiore. Ogni cosa che dici, ha sempre da ridire. Ancora non capisci cosa voglia dalla tua vita, però lui c’è, sempre lì. E non si schioda. Vai a leggere i suoi status e noti che hanno tutti sfondo politico, e quando non parlano di politica hanno comunque tutti uno stampo polemico e lamentoso. Commenta i tuoi status dandoti sempre dei suggerimenti su cosa devi e non devi fare, con la presunzione di sapere tutto della tua vita.

Avete presente il personaggio “Furio” di Carlo Verdone in Bianco, Rosso e Verdone? Occhio a non diventare la sua Magda, fareste una brutta fine. 

  • IL “FACCIO COSE, VEDO GENTE”

“Sì ieri ero fuori con la Ludo e sai chi ho incontrato? Il Gianni che era appena tornato da Forte. Ma tu cosa fai vieni a Santa questo week? Dai che ho un amico che ha la barca..però non so prima devo vedere se riesco a rimandare un meeting”. E’ l’unico uomo sulla terra che ha riunioni di lavoro anche il sabato pomeriggio, che però – caso vuole – quando lo chiami è sempre in palestra o a fare la lampada. Tutte le foto del suo profilo? Camicia bianca, primi quattro bottoni aperti, pelle rosso ustione mentre stringe un mojito che innalza verso il cielo, quasi fosse il Santo Gral. Di solito è troppo impegnato anche per voi, perchè lui è uno che fa cose, vede gente…

Sapete invece, chi mi avrebbe garbato? Uno come Mark. Sì forse un po’ nerd lo ammetto…forse non è proprio il top della fighità (lo ammetto/2), però una cosa dobbiamo riconoscergliela oltre al “piccolo” dettaglio di aver inventato Facebook: la coerenza.

Guardatelo qui sotto, mischiato tra la folla, di un ristorante italiano, in vacanza con la moglie (quella dai tratti orientali) che certo non  è miss mondo. Era la sua fidanzata ai tempi dell’università e nonostante nel mezzo sia nato Facebook, la relazione tra i due ha retto. Segno che se c’è amore vero, non c’è profilo che tenga!

E voi…con che tipo di uomo avete avuto a che fare in questi 10 anni di faccialibro? 😀 

zuckerberg ristornate italiano daily mail

Ti è piaciuto questo post? Ti ha fatto sorridere un po’? Spero tanto di sì!

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SE E QUANDO DARE IL FLUORO? FINALMENTE UN PO’ DI CHIAREZZA

Quando bisogna iniziare a dare il fluoro ai bambini? É davvero cosí importante?

Domanda di Caterina Brienza e Stella Zanirato.

 

L’argomento “fluoro” manda spesso in confusione i genitori perché ci sono diverse scuole di pensiero.

Ma la situazione si puó semplificare.

Innanzitutto é importante sapere che il fluoro é un minerale presente in natura ed é molto importante perché contribuisce a rafforzare lo smalto dei denti (lo smalto é il rivestimento esterno, che protegge e dá durezza al dente).
Lo troviamo sia nelle acque che negli alimenti, ma a volte la concentrazione non é tale da raggiungere la dose minima necessaria per svolgere la sua azione benefica ed é questo il caso in cui bisogna integrarlo.

Generalmente é il pediatra a decidere se é il caso di prescrivere delle goccine di fluoro, perché lui conosce le informazioni personali sul bambino, per esempio che tipo di acqua beve (le acque, sia in bottiglia che del rubinetto di casa, hanno concentrazioni di fluoro differenti) , se é allattato al seno o artificialmente, cosa mangia, ecc…

Si puó iniziare giá da quando spuntano i primi dentini e proseguire addirittura, a piú riprese, fino ai 12-14 anni.

"Asian Baby And Toothbrush" by Sura Nualpradid

“Asian Baby And Toothbrush” by Sura Nualpradid

Nonostante per i miei percorsi formativi io sia particolarmente affezionata alle linee guida dei miei colleghi americani, in questo caso mi dissocio, perché loro  tendono a prescrivere fluoro a tutti i bambini, ed io invece non ho mai apprezzato grandi benefici in queste lunghe somministrazioni. Anzi, in alcuni casi ho notato dei danni conseguenti ad una iperfluorosi, cioé ad una eccessiva introduzione di fluoro.

Danni che si manifestano in macchie biancastre o giallastre ai denti.

Questo accade soprattutto se si prendono gli integratori quando in realtá non ce n’é bisogno poiché giá si assume fluoro a sufficienza. Inoltre ricordate che i bambini molto piccoli, quando gli lavate i denti, tendono ad ingoiare il dentifricio, quindi un po’ di fluoro giá lo assumono!

A questo proposito, vi consiglio di lavare i dentini SENZA dentifricio fino ai 3 anni circa, dopodiché quando inizierete ad usarlo, state attenti a metterne poco e a far sí che non ne mangino troppo!

Comunque a mio avviso, tranne in casi in cui il pediatra constata la reale necessitá, sono molto piú efficaci dei buoni dentifrici al fluoro e un paio di applicazioni l’anno di fluoro concentrato dal dentista, metodiche in cui il fluoro entra direttamente a contatto con il dente.

Dottoressa Marta Muscettola, una mammarisparmio come te!

Vuoi fare anche tu la tua domanda alla dottoressa? Clicca qui e lascia la tua domanda tra i commenti. Grazie

LIBERIAMO UNA RICETTA – TUTORIAL PER 4 CUPCAKES TENERONI: LA MUCCA, IL MAIALE, L’ORSETTO E LA COCINELLA

cupcakes animaletti ricetta tutorial
BENVENUTI ALLA NOSTRA QUARTA LEZIONE DI SCUOLA DI DOLCI PER NEGATI
Cominciamo subito con gli ingredienti.
Ecco cosa vi serve!
  • Del miele del tipo mille fiori
  • cosa serve per fare i cupcakes ricettaDella pasta da zucchero di 5 colori: rossa, bianca, nera, rosa e marrone (quest’ultimo serve solo per l’orsetto)
  • Una formina per fare un cerchio
  • Un pennellino
  • Un mattarello per stendere la pasta da zucchero
  • La vostra fantasia
Se non sai fare la pasta da zucchero, prima di cominciare leggi questo post che ti insegna a fare la pasta da zucchero a casa in poche semplici mosse.

LA COCINELLA PORTAFORTUNA

cocinella cupcake
Si stende la pasta di zucchero nera, si ricava un cerchio con il coppa pasta (utilizzate ciò che avete in casa che abbia una forma circolare se non avete un coppa pasta professionale) e lo si mette sul cupcake. Mi raccomando! Il cupcake prima deve essere spalmato di miele che farà da colla per la pasta di zucchero.
Ora si fa la stessa cosa con la pasta di zucchero rossa ricavando un altro cerchio. Poi, con l’aiuto di un coltello, lo si divide in quattro parti: due parti più corte e due più lunghe (le ali della coccinella)

Sempre con l’aiuto del miele, si incollano le ali; io le ho lasciate leggermente aperte ma si possono anche tenere unite. Poi ho fatto dei piccoli pallini neri da applicare sulle ali della coccinella; quindi ho aggiunto gli occhietti facendo due piccole palline con la pasta di zucchero bianca e ho terminato con d

ue palline più piccole di quelle bianche per le pupille.
Ho utilizzato un attrezzo famosissimo tra le mamme che usano il pongo per fare il segno della bocca (un piccolo matterello) e, infine, il retro di un pennellino che ha la punta arrotondata per definire il sorrisone della coccinella

IL MAIALINO GOLOSO

 

 

maialino cupcakes

 

Si stende la pasta di zucchero rosa, si crea il cerchio che copre il muffin “attaccandolo” sempre con il miele. Si crea un pallino di pasta di zucchero rosa e gli si dà la forma di un ovale. Poi si creano o delle righe sul nasino o dei semplici puntini usando uno stuzzicadenti. Infine si fanno dei triangolini di pasta di zucchero rosa che saranno le orecchie.

Ho aggiunto gli occhi sovrapponendo tre cerchi di pasta da zucchero: prima bianca, poi nera e poi ancora bianca. Questo per dare più vivacità allo sguardo. Poi ho aggiunto le sopracciglia e la bocca creando dei rotolini sottili di pasta di zucchero nera.

LA MUCCA TENERONA

 

 

ricetta mucca cupcakes

 

Si crea la base stendendo la pasta di zucchero bianca e applicandola sul muffin sempre utilizzando un pochino di miele. Poi ho creato le orecchie della mucca prendendo dei piccoli pezzettini di pasta da zucchero bianca e, modellandola con le mani, ho ottenuto due triangoli.
Con la pasta rosa ho fatto altri due triangolini, più piccoli di quelli di prima, per finire le orecchie e un ovale per fare il naso. I buchi del naso si possono fare con uno stuzzicadenti o col retro di un pennellino, la bocca io l’ho fatta con lo stesso coppa pasta con cui ho tagliato la basa bianca, ma si può benissimo utilizzare un bicchierino o un cucchiaio!
E gli occhi? Due pallini di pasta bianca prima, poi con quella nera ho definito le pupille e le ciglia (fate un rotolino di pasta sottile, che poi tagliate con il coltello in tanti piccoli pezzettini….non è facilissimo applicarli, ci si può aiutare con uno spillo!).
Decorate cone delle macchioline tipiche della mucca. Qui ci si può sbizzarrire e farle come più vi piace!

L’ORSETTO VANITOSO

 

 

ricetta orsetto cupcake animale

 

Dopo aver steso la pasta di zucchero marrone sul cupcake,  con un coltello ho praticato una leggera pressione (senza tagliarla!!!!) per creare la riga in mezzo alla fronte dell’orsetto. A questo punto ho fatto un piccolomcerchio di pasta per creare il musino.
Sempre con un coltello ho creato le righe sul cerchio del musino. Con la pasta nera poi ho fatto un triangolino per il nasino. Con il colore marrone ho fatto le orecchie creando due palline che poi ho schiacciato al centro; quindi le ho applicate al cupcake premendo da una parte così da creare un semi cerchio
Con il  bianco e il nero ho fatto gli occhi. Mi raccomando a non dimenticare la luce dell’occhio che dà profondità alla sguardo dell’orsetto. 
Spero ti sia piaciuta anche questa quarta lezione della nostra Scuola di Dolci per Negati.
Valentina Romano, una Mammarisparmio come te!
ORSETTO CUPCAKES
“Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia.
Questa ricetta la regalo a chi legge.
Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web”

RICETTA, COME SI FA LA PASTA DI ZUCCHERO PER DECORARE TORTE E CUPCAKES

La pasta di zucchero sta conoscendo un successo inaspettato e mai ottenuto fino a oggi in Italia, complici i tanti programmi dedicati alla pasticceria che passano in tv.  Fortuna però che questa “moda” sia arrivata anche qui in Italia perchè con la pasta da zucchero si possono ottenere dei risultati davvero straordinario e di sicuro effetto per la vista ma anche per il palato. Nell foto sotto un esempio delle torte che si possono realizzare con questa tecnica e che potete trovare (insieme a tante altre) sulla pagina facebook “Le mie creazioni golose di Valentina Romano”.
La pasta di zucchero si può fare in casa o acquistare già fatta.
Vi voglio subito dire che, personalmente, di solito acquisto già fatta quella rossa e quella nera, perché ho notato che per ottenere un buon risultato è necessario usare tantissimo colorante. 
torte decorate in pasta da zucchero
Per  farla in casa servono:
  • 5 gr di colla di pesce
  • 10 gr di acqua fredda
  • 50 gr di miele o glucosio
  • 500 gr circa di zucchero a velo
  • 1 cucchiaino circa di olio (facoltativo)
Cominciamo con l’ammorbidire la colla di pesce per dieci minuti in acqua fredda. Poi prendiamo un pentolino e mettiamolo sulla bilancia (così da non fare il doppio lavoro!). Aggiungiamo a questo punto la colla di pesce strizzata e  il miele e mettiamo il tutto sul fuoco, fino a che tutto si sciolga benissimo. Mi raccomando, a fuoco basso, senza lasciare grumi!
E’ arrivato il momento di togliere dal fuoco il pentolino. Iniziamo ad aggiungere lo zucchero a velo, anche non setacciato, nel pentolino.
IL TRUCCO!
Non avere fretta di aggiungere tutto lo zucchero subito, ma poco alla volta e anche se non vengono usati tutti i 500 gr indicati nella ricetta non succede nulla perché la quantità di zucchero da usare varia dalla presenza dell’amido all’interno di quest’ultimo! Bisogna infatti evitare di far diventare la pasta di zucchero dura.
Una volta che l’impasto ha raggiunto la consistenza di una glassa abbastanza densa spostiamo quest’ultima su un piano da lavoro cosparso di zucchero a velo e impastiamo fino ad ottenere una palla omogenea!
E PER COLORALA?
Per colorarla io uso i coloranti in pasta, quelli liquidi li sconsiglio! E’ la soluzione migliore che garantisci risultati più belli e brillanti.
Spero di esservi stata utile, Valentina Romano, una mammarisparmio