QUANDO ARRIVA UN FIGLIO, SE LA COPPIA SCOPPIA…CHE FARE?

Spread the love

Stamane Nonnarisparmio mi fa:

“Sai la Marta, la figlia del panettiere…”

“Sì, mamma, ho capito…”

“Ma sì, il panettiere qui all’angolo!”

Sto zitta…le ho appena detto che ho già capito, ma lei fa sempre così. Che ci volete fare..

“Dove prendo sempre la pizzetta per Flor (Babyrisparmio)”

Pizzetta che alla fine mi devo sempre mangiare io…

“Sì mamma, ho capito…”

“Beh, si è separata dal marito!”

“Ma come, scusa? Non hanno mica una bambina di appena un anno?”

“Sì infatti. Sono rimasta anch’io, ma non andavano più d’accordo e continuavano a litigare”.

"Couple In Love Having Break Up" by smarnad FDP

“Couple In Love Having Break Up” by smarnad FDP

Ragazzi…che storia!

Il problema è che utlimamente questa storia si sta ripetendo sempre più spesso. Il fatto che ci separi ormai non desta più scalpore. Può capitare. Del resto se due persone non vanno d’accordo, non si amano più, perchè ostinarsi nello restare assieme a tutti i costi?

Ci pensate, la sera – ogni sera – coricarvi al fianco di qualcuno che non amate? O che addirittura mal sopportate? Brrr…orrore! C’è qualcosa di peggio? E se ripenso ai momenti finali delle mie relazioni andate male, quando praticamente ti guardi in cagnesco e non vedi l’ora che l’altro esca di casa per restare da sola, beh…non faccio fatica a comprendere la spinta di molte coppie a separarsi. Anche quando ci sono di mezzo i figli.

C’è poco da fare: questa delle relazioni di coppia è una storia che si scrive a quattro mani. Non puoi essere felice di stare con uno che non ti ama. Tu che leggi, ti ritrovi in quello che scrivo? Hai al tuo fianco qualcuno che non ti ama? Allora, mi spiace per te, ma non puoi essere felice. Ma sappi che hai un possibilità di esserlo di nuovo, se te ne darai l’occasione.

Del resto non si può pretendere che l’altro ti ami a forza. Queste cose, grazie al cielo, non sono di quelle che si comandano. Vengono dal cuore. O scatta o non scatta. Si soffre, si sta male ma poi deve subentrare quello che si chiama “spirito d’accettazione”.

Certo le cose cambiano un po’ quando ci sono di mezzo i figli. Tornando alla storia di Marta, la sua bimba ha da poco compiuto un anno. Un figlio che è stato cercato, desiderato da entrambi che, vi giuro, fino a poco prima che arrivasse la loro bimba, sembravano essere la coppia più felice del mondo.

Cosa è successo allora?

Di preciso io non lo so. So solo che ultimamente di queste storie, di gente che si separa con bimbi ancora molto piccoli di mezzo, ne sento parecchie. Ma come dicevo sopra, c’è poco da fare su certe cose.

Una cosa però voglia dirla: l’arrivo di un figlio è un evento traumatico nella vita di una coppia. E quando dico traumatico, non mi riferisco solo all’accezione negativa del termine. Anzi! Quando arriva un bebè si è di fronte a una vera e propria rivoluzione; la vita che cambia, si stravolge. Voi che non potete più dormire quanto volete e, a volte, nemmeno più assieme. Voi che dovete imparare tutto, che non sapete bene da dove cominciare, voi che…

cominciate a litigare!

La prima litigata vera con Papàrisparmio l’ho fatta dopo la nascita di Babyrisparmio. Se qualcuno avesse ascoltato le nostre grida da fuori, avrebbe di sicuro pensato che eravamo due persone completamente fuori di testa:

“La bambinaaaaaa! Nooooo….non si fa cosìììììì!!!!!!”

“Ma cosa diciiiiii??? Non vedi che ha tutto il sederino rossoooo perchè tu non gli metti mai la cremaaaa???”

“Ma cosa ne sai tuuuu! Se non la cambi maiiii!”

“Sì, infatti chi l’ha cambiata l’ultima volta??? Lo spirito santo???!!!”

Beh, vi giuro che più o meno andava così. E tante volte, ancora  va così! Sono convinta fermamente di una cosa: con l’arrivo di un figlio o ti ami (già) alla follia o è davvero dura che la coppia non scoppi. Gli equilibri vengono messi a dura prova per riuscire a sopportare un amore che non è amore.

Per non parlare di quelli che fanno il cosiddetto “figlio riparatore”, per vedere di risistemare le cose in famiglia. No comment.

E voi? Avete litigato tanto dopo l’arrivo del bambino?  Siete addirittura entrati in crisi? E se sì, come ne siete usciti? Conoscete qualche trucco scaccia crisi?

Mettiamo fiori nei nostri cannoni!

Mettiamo fiori nei nostri cannoni!


Spread the love

14 thoughts on “QUANDO ARRIVA UN FIGLIO, SE LA COPPIA SCOPPIA…CHE FARE?”

  1. è vero che l’arrivo di un figlio sconvolge tutto e può mettere in crisi gli equilibri, ma non credo sia mai lui la causa di una separazione. credo che se mai possa amplificare situazioni già precarie. In più a volte si pensa che un figlio possa essere motivo di riavvicinamento. Non credo sia corretto: prima si mettono insieme i cocci e poi si vedrà!

  2. Ricordo che nella mia prima casa da studentessa vi stavano tre quadri: in uno c’erano due volti, nel secondo una figura astrtattache rappresentava l’amplesso, nel terzo una madre che allatta e dietro molto distante, un uomo in solitudine. Questo per dire che avere un figlio è una grande responsabilità anche di coppia, non solo individuale. Noi per fortuna non abbiamo fatto di questi litigi, se ci sono battibecchiè perchè lui mi accusa di essere lenta la mattina: lui si alza, fa colazione guarda la tv, si lava, si veste e prede la macchina, io faccio tutto il resto (compreso pulire e vestire la bimba); ma risolvo tutto chidendogli di darmi una mano, se vuole uscire presto!
    Il figlio rparatore? Non esiste!

    1. Parola sante! Credo che la differenza stia proprio nell’avere al fianco un uomo in grado di capire quanto sia difficile il ruolo che spetta a una madre, che è anche una donna. Per cui pensare al bambino, alla casa e…al marito. Senza contare che a livello psicologico e ormonale ci sono tanti fattori in ballo. Siamo tutti spaventati di fronte alle nuove responsabilità ma è nell’unione che deve stare la nostra forza.

    2. Penso che i litigi appaiano dopo la nascita di un figlio perché l’umo pensa di poter fare le stesse cose che faceva prima e lo fa! Mentre per la donna, spolverare, stirare, cucinare etc… non è piu cosi facile come prima perché dovrà fare nei momenti in cui il neonato dorme (se dorme), pero dovrà anche dormire, fare la doccia, mangiare, etc… e non potrà fare più di una cosa allo stesso tempo. Così cominciamo anche ad accorgersi di tutte le cose che il marito non fa per aiutarci, come non pulire il lavandino per bene dopo aver fatto la barba, per aver lasciato vestiti e calzini in giro, per non aver messo il bicchiere nella lavastoviglie, per non aver messo la spesa via, etc… Il peggio che lui é sempre stato così e noi non vedevamo perché avevamo tempo disponibile per fare a modo nostro. Sta a noi a imparare a delegare e chiedere aiuto perché gli uomini non sono capaci di vedere che siamo fragile e abbiamo bisogno di aiuto se prima eravamo super donne! Mio marito ha imparato tantissimo e abbiamo 2 splendidi bambini 2 e 4 anni.

      1. Dai se ha imparato tuo marito possono imparare anche gli altri!!! Però è vero i mariti devono aiutare di più 🙂
        Essere neogenitori rende molto insicuri, certamente la vita cambia tantissimo. Auguri a voi (io nel frattempo ho avuto un’altra bimba che ora ha un anno). E’ stato importante fare una pausa di 4 anni e mezzo tra le due per ritrovarci un po’ come coppia.

  3. È vero, da quando è arrivato il cucciolo, discutiamo sempre, ci si ama lo stesso ma siamo sempre a discutere… E è innegabile che gli equilibri sono cambiati…ci lavoreremo su per sistemare le cose del resto sapevamo giá che avrebbe portato grosse difficoltà…

    1. ciao Ale scusa il ritardo nella risposta prima di tutto e grazie per essere passata. L’importante è che siano fasi…come dici tu è normale che la vita cambi (e come cambia eh!? Dall’oggi al domani!), per cui quando ci sono dei cambiamenti ci vuole sempre un po’ di tempo per somatizzarli. Spero che con il tempo troverete il vostro equilibrio e che le discussioni restino solo dei confronti costruttivi. Un abbraccio e fammi sapere poi come va 😉

  4. Che oggi ci si separi non fa più scalpore ma credo che sia causa di tanto dolore, in aggiunta ad un senso di grande fallimento, non solo di liberazione. Ma cerco di procedere con ordine e domando: cos’è l’amore, che significa amare? Un’emozione che ci faccia stare bene e che lascia il tempo che trova, cioè finché dura? Se questo è l’amore allora io non credo all’amore, piuttosto penso che questa sia una fase, l’innamoramento, ma che sia utopistico pensare che possa durare per sempre, so per esperienza che l’amore lo devo creare personalmente giorno dopo giorno, attivando tutto il mio buonsenso, umorismo, fantasia attenzioni verso l’altro, sensibilità a cogliere l’umore dell’altro affinché un giorno banale si rivesti di serenità e allegria. Non credo che la pace sia una cosa che ci capita ma va costruita così come nella società anche, anzi in primis, in famiglia. Certo è un lavoro amare, non semplice , spesso è necessario non ripiegarsi su se stessi, non compiangersi e anche sapere perdonare ma quanto ripaga questo lavoro! Per mia esperienza posso dire di amare e sentirmi riamata dal mio uomo oggi più di ieri, di avere faticato e sofferto anche ma non c’è gratificazione più grande perché conquistata con fatica ed impegno che sono i soli modi per apprezzare quanto si ha! Come hai ben capito non ho avuto un matrimonio semplice, ma quando le cose non andavano e ho dovuto scegliere tra la felicità mia e quella dei miei figli, ho scelto loro per 2 motivi , primo l’adulto sono io le scelte le ho fatte liberamente e loro non mi avevano chiesto di nascere, non potevo farli vittime di una situazione che loro non mi avevano chiesto, secondo : da bambina ho vissuto l’abbandono e conosco bene i turbamenti, dolore e le insicurezze che questo causa in un bambino e mai poi mai avrei permesso che ciò accadesse ai miei figli; allora non sapevo altro ma oggi posso solo raccogliere frutti buoni da questo coraggio che allora ho avuto e per cui ho lottato con tenace dolcezza. Quando guardo i miei figli oggi, adulti equilibrati, sani e con coraggio da vendere, amorevoli e rispettosi mi domando cosa abbiamo fatto per meritarci delle persone così belle al nostro fianco!
    Un abbraccio, augurandoti di trovare sempre il coraggio di amare ( l’Amore ripaga sempre). : )

    1. Ehhh…quando leggo questi commenti vostri, devo dire che riuscite sempre ad emozionarmi.
      “L’amore lo devo creare personalmente giorno dopo giorno, attivando tutto il mio buonsenso, umorismo, fantasia attenzioni verso l’altro, sensibilità a cogliere l’umore dell’altro affinché un giorno banale si rivesti di serenità e allegria”. Quanto è vera questa tua frase! E quante domande sull’amore da un milione di dollari e forse più. Sei stata brava a ricucire il tuo matrimonio anche se sono convinta che i figli devono fare da collante fino a un certo punto. Io pure sono figlia di genitori divorziati e quando proprio non ce n’è, bisogna anche avere il coraggio di dire basta.
      Perchè l’amore che NON c’è si vede, si tocca con mano, proprio come quando c’è! Anche un bambino lo percepisce…e allora, a volte, quando le cose non funzionano, forse, è meglio dirsi addio. Perchè poi inevitabilmente si finisce col litigare, perchè si è scontenti, e viene poi a mancare il rispetto; e certe cose, un figlio, non dovrebbe, non dico vederle, ma nemmeno percepirle. Grazie <3

  5. Ciao a tutti..io sono alla 36° settimana di gravidanza,sono sposata da 6 anni e abbiamo desiderato tanto questo figlio che non aveva intenzione di arrivare..ma aimè ho notato in questi mesi mio marito assente..sai quando desideri un figlio immagini che quando arriverá anche per te il momento sará tutto bellissimo,pieno di amore,coccole e tenerezze..ma ho dovuto scontrarmi con la realtá..in questi mesi mio marito si è isolato,allontanato è diventato egoista ed egocentrico e ai miei momenti di umore ballerino ha risposto scappando,uscendo con gli amici e standomi lontana..io ho molto sofferto di questo e tutt’ora ci soffro perchè la situazione è immutata..magari è più presente fisicamente ma con l’anima non c’è..quando affrontiamo il discorso sento uscire dalla sua bocca pensieri che mi lasciano di stucco e penso “ridatemi mio marito”..io posso capire le paure di un uomo,il fatto che molti di loro diventino padri quando hanno il pargolo tra le braccia..ma sentirsi dire “io in pubblico faccio finta perchè non voglio che qualcuno si accorga dei nostri problemi”è pari ad una cortellata con tanto di sputo accademico..grazie per il vostro tempo

    1. Ciao Giggia, mi spiace molto per la tua situazione. E’ davvero un peccato che un periodo che dovrebbe essere speciale, tu lo stia vivendo così male. Spero si trati di una crisi passeggera. Sei sicura che lui volesse proprio questo bambino? Magari è un po’ spaesato adesso – e ci sta! – e forse ha bisogno solo di un po’ di tempo (o meglio che nasca il piccolo) per rendersi conto bene della meraviglia! Ma voglio dirti che non sarà tutto rose e fiori,l’arrivo di un neonato mette a dura prova qualsiasi coppia, anche la più solida: si dorme poco, si è pieni di insicurezze e, seppur in buona fede, si finisce per litigare per cose futili (“eh ma tocca te a cambiarlo…non mi aiuta mai ecc…guarda che casino…ecc.”). Per questo sarebbe importante che tu e tuo marito troviate presto una soluzione. Ma come? Parlando e riparlando, a cuore aperto, in maniera sincera. Forse la crisi non è legata al tuo stato interessante, forse è qualcosa di più, fra voi? Ecco perchè è importante capire dove andare a lavorare, fermo restando che certi sentimenti – per fortuna o putroppo- non si potranno mai imporre. Certo non era come te l’eri immaginata..ma tra poco avrai una creaturina che assorbirà tutta te stessa e vedrai che il “resto” saranno semplici dettagli. Fammi sapere e ti auguro ogni bene.

Rispondi a Ilaria Cuzzolin Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.