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VIRUS GASTROINTESTINALE NEI BAMBINI, COME LO ABBIAMO SUPERATO

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Flor ha avuto la diarrea per quasi una settimana associata a crampi e febbre alta. Non l’avevo mai vista così e naturalmente mi sono spaventata molto. Ecco la terapia che abbiamo seguito, ovviamente su consiglio della nostra pediatra

Avendo frequentato l’asilo nido, Flor mi ha abituata a tosse, raffreddore e febbre frequente fin da subito.

Anche Tiara, 11 mesi, va al nido ma devo dire che per adesso non mi ha dato grosse preoccupazioni. Lei, a differenza della sorella, somiglia a me e ha una tempra più forte (il papà invece ne ha sempre una…).

A proposito di preoccupazioni, di recente, ce la siamo vista brutta.

Lo scorso settembre Flor si è presa un virus intestinale, di quelli cattivi, cattivi! Diarrea per sei giorni consecutivi, febbre alta, flor malata virusinappetenza e crampi all’intestino. Povera cucciola.

Appena mangiava qualcosa, doveva correre subito in bagno, arrivando ad avere fino a 5-6 scariche giorno (notte compresa). Le feci apparivano di color giallognolo, tipo purè ed erano davvero puzzolenti tant’è che ho pensato subito a una salmonella (poi smentita dalla coprocoltura). Sono così specifica perché nelle mie ricerche su internet ho visto che tante mamme lamentavano questo fatto nei vari forum dedicati.

E che fatica farla mangiare! La pediatra mi ha prescritto il Tiorfix, con effetti simili all’Imodium ma principi attivi completamente diversi dato che quest’ultimo è assolutamente vietato per i bambini. La terapia comprendeva anche i fermenti lattici mattina e sera per almeno 10 giorni, sciroppo BeTotal per darle un po’ di energia e terribili bustine di sali minerali per reidratarla.

A tal proposito vi lascio due consigli per far assumere i medicinali in polvere ai più piccoli:

  • Per quelli dove serve solo il principio attivo come il Tiorfix: mettere pochissima acqua nel cucchiaino e sciogliervi la bustina man mano. Vietato procedere come faremmo per noi adulti ovvero riempiendo il bicchiere per metà  (altrimenti poi non gli passa più e rischiano il vomito, dato il saporaccio!).
  • Per quelli dove è importante che l’acqua sia presente come le bustine di sali minerali, provate ad aggiungere del succo di limone o arancia e congelate poi il preparato, trasformandolo in una sorta di ghiacciolo. La bevanda così fredda risulta più gradevole al palato (obbligatoria la cannuccia).

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Non sono mai stata così in pena per Flor; era mogia, apatica, nemmeno i cartoni le interessavano più (uno dei primi segnali che il bambino è davvero abbattuto).  Per tre giorni consecutivi, la sera, la febbre toccava i 39. Una situazione completamente nuova per me perché di solito la febbre come saliva poi se ne andava nell’arco delle 24 ore.

Questa volta no. Per ben tre giorni ho dovuto somministrarle gli antiepireitici. La febbre la metteva ko.

Non vi dico che sofferenza nel vederla così. Lei che non sta mai ferma un attimo, che si diverte a farmi i dispetti…

Non era più lei. Era diventata pelle e ossa,  le sue guanciotte paffute erano diventate “normali”, il collo appariva improvvisamente lungo e sulla schiena le erano spuntate tutte le vertebre e il fondoschiena non c’era più.

Sapete che io sto male e non chiudo occhio anche quando tossiscono la notte.

A proposito di notte, non vi dico che incubo quando arrivava l’ora di andare a letto!

Naturalmente, in quelle sere, Flor, dormiva con me nel lettone. Cioè lei dormiva, io no.

Come monitorare che la febbre non si alzi troppo, anche di notte

Ho passato il tempo a coprirla (perché come quasi tutti i bimbi, nel letto, è una trottola!) e a controllare che la temperatura non si alzasse sopra i 38 e mezzo, soglia oltre la quale di solito do la tachipirina.

Premetto che in casa, come tutti, ho un termometro digitale nel formato più classico: quelli che si posizionano sotto l’ascella e poi suonano una volta terminata la misurazione.

Sicuramente, in quelle notti, mi avrebbe fatto un gran comodo avere tra le mani uno di quei termometri di nuova generazione che ti permettono di monitorare la febbre tutta la notte.

All’epoca non lo avevo, adesso sì.

SimplyTemp24, questo il nome del mio modello (lo trovate in farmacia) è un termometro che si compone di due parti: dei cerotti e un piccolo dispositivo da  applicare grazie al patch sotto l’ascella del bambino.

simplytemp termometro cerotto ascella bambino istruzioni

Il termometro si collega a sua volta a un’applicazione sul cellulare che registra in maniera incessante l’andamento della temperatura. Il vantaggio consiste nel fatto di poter stabilire una soglia di temperatura, superata la quale, il nostro cellulare suona, svegliandoci!

termometro bambino piccoloA quel punto possiamo intervenire: dando la tachipirina o all’occorenza, andare al pronto soccorso.

Se lo avessi avuto tra le mani, in quei giorni, lo avrei usato senza ombra di dubbio. Non dico che avrei dormito come un angioletto – perché il pensiero fisso, da mamma ansiosa, resta! – ma sicuramente sarei stata un po’ più tranquilla.

I termometri a infrarossi li odio perché mi danno sempre 80 misurazioni diverse e mi mandano ancora più in tilt; così quelli che misurano la febbre per via uditiva non sono attendibili a patto che costino dai 200 euro in su (parole di un medico che lavora in un pronto soccorso pediatrico e che ci ha dato nozioni importantissime sulla febbre: dalle convulsioni a quando è davvero necessario dare gli antiepiretici). I termometri a forma di ciuccio? Tiara non lo vuole vedere nemmeno disegnato il succhietto.

Di recente, la piccola di casa ha avuto per la prima volta la febbre – anche lei associata a diarrea – per via della comparsa del primo dente; febbre che si è presentata puntualmente la sera. Le ho messo un cerottino per monitorare che nel sonno non si alzasse troppo ed è stata una vera comodità. Per fortuna il cellulare non ha suonato perché la temperatura non ha mai superato i 38,5 gradi, dopi i quali di solito intervengo con i medicinali per abbassare la febbre.

Ovviamente ci ha pensato poi Tiara a svegliarmi, come fa ogni notte perché vuole la tetta.

tiara e flor

Vorrei vederle sempre così: sorridenti e in salute.


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