Per investire i propri risparmi ci sono diverse possibilità. Tra queste il conto deposito e i Pronti Contro Termine. Che differenze ci sono tra un conto deposito e i pronti contro termine? E’ vero che ora ci sono conti deposito che permettono di prelevare senza vincoli e penali?
Investire i propri risparmi è sempre una questione delicata. Se siete riusciti a mettervi da parte un gruzzoletto di soldi, piccolo o grande che sia, ci sono diverse opzioni. Sicuramente quella che preferisco – in linea teorica – è quella che riguarda il mattone: comperare casa è sempre una buona scelta, anche di questi tempi in cui la casa rappresenta un costo non indifferente, tra Imu, imposte varie e spese condominiali. Ma il momento è davvero favorevole per chi ora decide di acquistare casa. I prezzi sono ancora bassi, i tassi d’interesse sono ai minimi storici, gli immobili in vendita sono numerosi e dunque si trovano delle occasioni davvero interessanti che poi possono essere messe a reddito. E’ il classico annuncio immobiliare dove leggete la scritta “ideale per investimento” oppure “immobile a reddito” (in tal caso significa che è occupato e che percepirete fin da subito i soldi dell’affitto che magari saranno utili per coprire la rata di un eventuale mutuo).
E questa è un’opzione. Vediamo altre opzioni d’investimento.
Il risparmio gestito è un’altra opzione, non priva di rischi però! Ovviamente molto dipende da come deciderete di distribuire i vostri soldi. Le obbligazioni, com’è risaputo, sono meno rischiose rispetto alle azioni poiché garantiscono sempre un ritorno economico minimo; le azioni possono far guadagnare molto in poco tempo ma possono dare alla testa!
Tutto sommato, questo, non è un cattivo momento per investire in Borsa perché la Borsa da quasi un annetto sta andando piuttosto male e molti titoli azionari hanno perso davvero parecchio valore. Come sappiamo l’andamento dei mercati è ciclico: un periodo perde, dopo guadagna e così via. Il trucco per guadagnare in Borsa – salvo essere dei veri esperti con tanto di software e algoritmi specifici per intuire l’andamento dei mercati – è infatti quello di comperare quando i titoli hanno un valore uninominale basso. Lo step successivo è quello di armarsi di grande pazienza e aspettare (sperare) in una celere ripresa del mercato. Ma ripeto, si tratta di un investimento ad alto rischio.
Comunque decidiate, la cosa importante secondo me, è quella di evitare di lasciare i soldi sul conto corrente.
Anche poco, ma qualcosa è bene prenderlo! E’ un po’ lo stesso principio (incomprensibile) alla base di chi decide di pagare il canone del conto corrente oppure le commissioni per il prelievo del bancomat.
Perché, quando tantissime banche ormai offrono questo servizio in maniera totalmente gratuita?
Dunque, se avete qualche soldo da parte ma non avete intenzione di comperare casa né di lanciarvi sul risparmio gestito, potete pensare di vincolare i vostri risparmi in un conto deposito. C’è da dire che i tassi d’interesse sono letteralmente crollati negli ultimi anni, quando si riuscivano a trovare delle promozini per i nuovi clienti davvero interessanti.
Come funziona un conto deposito?
Nei conti deposito si prestano i soldi alla banca per un lasso di tempo ben preciso, di solito si parte da un minimo di 3 mesi ad anni. Per ringraziarti, la banca ti verserà degli interessi sul conto.
Qual è lo svantaggio di aprire un conto deposito?
Normalmente il più grande handicap dei conti deposito è quello di non poter toccare i soldi per tutto il periodo che si è scelto di vincolare, pena la perdita degli interessi maturati, che di solito vengono versati in anticipo sul proprio conto e che in caso di svincolo anticipato verranno dunque poi trattenuti dal conto deposito.
Altro svantaggio del conto deposito è che, di norma, nell’ipotesi che non si abbia un conto corrente d’appoggio, non si possono fare dei versamenti su altri conti correnti che non siano intestati a se stessi.
L’altro giorno mi hanno parlato di una nuova forma di conto deposito che ancora non conoscevo (un esempio lo trovate qui tra i conti deposito IBL Banca) simile in tutto e per tutto ai conti correnti classici, con l’unica differenza di maturare degli interessi più elevati. Si chiama conto deposito libero, proprio perché permette di utilizzare i soldi anche prima della scadenza dei termini. Non diventerete ricchi, per carità, ma come dicevo prima “Perché no?”. Fosse solo che quegli interessi vi permettono di andare a cena a fuori tutti i mesi una volta al mese, perché rinunciarvici? Nell’esempio che vi ho fatto il rendimento è dell’1% fino al 31/12 di quest’anno, il tutto a zero spese!
Vi ricordo che i capitali garantiti dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) arrivano fino a un massimo di 100mila euro. Per cui vi consiglio vivamente – nel caso aveste una somma superiore da gestire (beati voi!) – di suddividerla in più istituti bancari in caso di default. Se però il conto è intestato a due persone potete elevare la cifra a 200mila euro, poiché il Fondo Interbancario tutela fino a 100mila euro per intestatario.
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Che differenza c’è tra un conto deposito e i pronti contro termine?
Approffitto di questo post per parlarvi anche dei Pronti Contro Termine (PcT), di cui si sente parlare sempre più spesso ma che ancora molti non conoscono.
I Pronti Contro Termine è uno scambio, un accordo tra il risparmiatore e la banca. In pratica quest’ultima vende al risparmiatore dei titoli che si impegna a riacquistare a un determinato prezzo dopo una data prestabilita a un valore prestabilito inizialmente.
Detto così sembra bellissimo, non trovate? E’ come comperare delle azioni e assicurarsi un margine di guadagno indipendentemente dall’andamento del titolo, perché tanto la banca – come concordato – ci pagherà tot! Eh, naturalemente, le cose quando sembrano troppo belle nascondono sempre un’altra faccia della medaglia.
E allora perché l’esistenza dei conti deposito se il principio dei Pronti Contro Termine è così simile (mi dai dei soldi e io te li ridò, dopo un lasso di tempo con una maggiorazione)?
- La prima grossa differenza importante è che i pronti contro termine non sono garantiti dai Fondi Interbancari di Garanzia.
- La seconda differenza è che i pronti contro termine non sono uno strumento finanziario bensì un contratto che un privato stipula con la banca.
- I guadagni derivanti dai pronti contro termine sono tassati al 12,5%
- La durata dei Ptc di solito è molto più breve rispetto al conto deposito: da un minimo di un mese a sei mesi, anche se esistono forme più lunghe.
I Pronti Contro Termine sono rischiosi?
Non essendo garantiti, il rischio in caso di fallimento della banca è quello di non vedere un centesimo, salvo riuscire a vendere in fretta i titoli in portafoglio. Diciamo che è un’ipotesi davvero molto improbabile ma, come abbiamo visto, non impossibile. Noterete che i Pronti contro termine ma anche i conti deposito che rendono di più sono proprio quelli di banche che sono notoriamente in un stato di crisi (per esempio quelli di Banca delle Marche). Inoltre sono poco rischiosi perchè di solito i Pronti Contro Termine sono pacchetti formati da obbligazioni bancarie o titoli di Stato, entrambi garantiti dallo Stato. Ma mi raccomando di leggere bene nel dettaglio i contratto e le clausole.