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CUCINA COLOMBIANA, CHE SI MANGIA? AFFILO I COLTELLI E MI PREPARO CON LE RICETTE PIU’ BUONE

Antipasto di avocados chips, tortino di sfoglia con pollo sono solo alcune delle ricette più buone trovate in Rete per stupire i miei parenti latini

Tra un mesetto circa andrò in Colombia, dove faremo finalmente battezzare Babyrisparmio. Perchè abbiamo aspettato tanto? Perchè desideravamo condividere questo momento con il resto della famiglia che si trova Oltreoceano, che come sapete – per motivi di visto – non ha potuto partecipare al nostro matrimonio. Dunque, adesso che Papàrisparmio ha trovato lavoro e che siamo riusciti a metterci via due soldini, ecco arrivato il momento tanto atteso. 😀

E da brava italiana, comincio pensare a quanto mi mancherà il cibo di casa nostra. No, non ditemi che mi devo adeguare, immergermi nelle tradizioni locali e sperimentare sapori nuovi. L’ho già fatto, per circa otto mesi e vi assicuro che in cucina, non ci sanno proprio fare.

Ma la cosa che davvero non riesco a spiegarmi è come sia possibile – con la bontà di materie prime che si ritrovano – non riuscire a preparare qualcosa di buono ma soprattutto di DIVERSO da come fanno loro il riso, il pollo e il platano (quel frutto verde e secca che una volta ho provato a mangiare come una banana vera, per poi rendermi conto della differenza sostanziale!). La cucina locale è davvero ripetitiva e anche quando vai al ristorante, quegli ingredienti spesso te li ritrovi nel piatto! Il riso si mangia a colazione (il tamal, un fagotto arrotolato e cotto dentro foglie di platano dove dentro c’è – indovinate un po? – del pollo), pranzo e cena.

Così, anche se non amo cucinare, voglio stupire il parentado colombiano con delle ricette golose e diverse dal solito. Ma non italiane! Sarebbe troppo facile. Voglio usare i loro ingredienti e dimostrargli che si possono cucinare in tanti modi originali.

Vincerò la sfida?

Girando su internet ho trovato diversi spunti su lericettepiubuone.it, aggregatore di ricette online, dove subito mi è saltato all’occhio questo antipasto delizioso: avocado fries, alternativa alle patatine fritte…che poi fritto non è perchè si cuoce al forno a 180 gradi per una decina di minuti. Prima però si passano gli spicchi nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato, condito con un po’ di sale, origano e semi di finocchio. Buonooo!

Poi avrei pensato a un piatto unico, visto che lì non ci sono come da noi primo e secondo. Ho addocchiato questo tortino di pollo, visto che Nonnarisparmio colombiana mi ha detto che il forno si usa rarissime volte. Quelle poche che ho fatto una torta salata a Papàrisparmio però ne è rimasto entusiasta. Perchè non usarlo allora? E’ lì appositamente!

Per il tortino di pollo vi servono questi ingredienti:

300 g Funghi Champignon
400 g Pasta Sfoglia
400 g Patate
200 g Pollo Petto
500 g Porri
1 n Cipolla

Fate rosolare funghi, porri, patate e pollo nell’olio, cercando di tagliare tutti gli elementi con dimensioni più o meno simili. Aggiungeteli man mano (ovvero mettete in padella quelli che hanno bisogno di più tempo). Mentre cuociono salate, pepate, un filo di origano e poi tutto nella pasta sfoglia, che prima avrete fatto cuocere in forno a 180 gradi per 15 minuti con un ripieno di fagioli secchi. Levate dal forno, togliete i fagioli e aggiungete i nostri ingredienti per altri 25 minuti a 180 gradi. Comunque date un’occhiata ogni tanto perchè dipende da forno a forno.

ricetta torta salata con pollo

E ora il dessert…

Scusate ma per il dolce non c’è partita! Lì i dolci hanno solitamente una base di formaggio, quello a fette fresco (tipo il Galbanino per intenderci!), che abbinano a delle marmellate di frutta o all’arequipe (il dulce de leche). A questo punto mi gioco il jolly e utilizzerò un ingrediente italiano top, senza il quale la mia vita sarebbe più triste e che proprio ad aprile compie 50 anni di vita: la Nutella, che abbinerò a questa buonissima torta alle banane mature, altro loro ingrediente principe.

Mai buttarle quando diventano scure fuori, perchè anche se un po’ ammaccate dentro, diventano un ottimo ingrediente per la nostra torta.

torta banane mature

E dopo tutta questa fatica credo che mi berrò una bottiglia di aguardiente, il liquore locale, e me ne andrò dritta a letto con la panza che esplode! 🙂 Che ve ne pare? Avete altre idee per cucinare in modo insolito il riso o il pollo?

Buon appettito a tutto da Mammarisparmio!

SEGGIOLINI BICI OKBABY AL 50% PER LA FESTA DEL PAPA’ SU QUIMAMMESHOP

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LEGGI GRATIS IO DONNA, AMICA, OGGI, DOVE, OGGI CUCINO ECC. CON LINDT CIOCCOLATO

Bella iniziativa valida fino al 31/07/2014. Se vi piace la ciccolata (e immagino di sì!) comperate Lindt questo giro al supermercato. Ogni tre tavolette infatti – purchè siano sullo stesso scontrino! – in regalo tre mesi di abbonamento cartaceo a una delle seguenti riviste.

AMICA – CASE DA ABITARE – DOVE –  OGGI CUCINO

Oppure un abbonamento digitale trimestrale  a una delle seguenti riviste: OGGI – OGGI CUCINO – IODONNA.

Dunque se volete leggere gratis per un po’, anche sotto l’ombrellone magari, ricordate di comperare barrette Lindt. Tre al colpo! Perchè potete partecipare più di una volta con scontrini differenti. Per giocare andate poi al seguente indirizzo: CON LINDT LEGGERE E’ UN PIACERE DA GUSTARE OGNI GIORNO.

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“TOT” SETTIMANE CORRISPONDONO A QUANTI MESI? LO SCHEMA DA SCARICARE

Quante volte ci siamo sentite dire: “Ma scusa come fai a essere già di sei mesi?” oppure “Ma se partorisci a gennaio come fai a essere già al quarto mese?”. E ancora:

– Di quanto sei?

– Di 29+6

– Che in mesi, sarebbe quanto?

Silenzio, attimo di panico…e via a contare con le dita! 🙂

Insomma, io non sono mai stata una cima in matematica, però questa cosa delle settimane + i giorni, prima di capirla bene c’ho messo un po’, eh! E anche quando l’ho capita, non mi è mai stato chiara fino in fondo la corrispondenza precisa tra settimane e mesi. Così se all’epoca avessi avuto anche io la mia mammarisparmio, un pochino mi sarei semplificata la vita e di sicuro. 😀 La domanda è: dov’era la mia me allora? Dentro di me che aspettava di nascere? Ok, stop delirio.

E ora ecco a voi questa utilissima tabella che ho preparato per voi, da stampare e tenere appesa sul vostro frigorifero o da custodire gelosamente nel vostro portafoglio, in attesa di essere passata alla prossima amica che resterà incinta.

settimane di gravidanza in mesi calcolo

VIAGGIARE DOPO L’ARRIVO DI UN FIGLIO? UN SOGNO DA TENERE VIVO COI RICORDI

Viaggiare è sempre stata la mia più grande passione, una passione di molti ma non per tutti. Almeno per come intendo io il viaggio. 

Non viaggiare, oggi, è la mia più grande rinuncia da quando è nata mia figlia. So che alcune di voi staranno dicendo: “Oddio, ha pronunciato quella parola lì, ri-nun-cia! Ma come fa a parlare di sacrifici e rinunce quando parla di sua figlia?”.

Non solo ne parlo ma lo dico chiaramente: mi pesano pure un casino! Inutile far finta di nulla e fare la madre immacolata che non sono. Alcuni aspetti della mia vita sono cambiati da quando è nata Babyrisparmio; e non solo in meglio. Ci sono cose che, se potessi, continuerei a fare volentieri. E in cima alla lista ci sono sicuramente viaggiare e – già che ci sono 🙂 – ci metto pure dormire quando voglio.

In Perù su un autobus locale

In Perù su un autobus locale

Quando guardo le bacheche di persone che a tratti hanno condiviso un pezzo del mio Grande Viaggio (quello che ho fatto nel 2011 da sola e che come puoi leggere qui mi ha cambiato la vita!) e che ancora continuano a condividere i loro sogni che man mano, meta dopo meta, si materializzano, mi sale spesso il magone.

In Bolivia attraversando il Salar del Uyuni

In Bolivia attraversando il Salar del Uyuni

Non è vero che quando si ha un figlio la vita non cambi, che si può fare tutto come dicono in molti! Io almeno non ci riesco.

Certo la nostra prima esperienza all’estero col bebè non è andata male, anche se a Cracovia ci siamo spezzati la schiena perchè né nella miniera sotterranea di sale né ad Auschwitz, era possibile entrare col passeggino per via del terreno dissestato e del continuo saliscendi.

Per quanto mi riguarda viaggiare è lasciarsi portare, non organizzare nulla, deviare il percorso e fare che siano i luoghi e le persone che incontri a dirti dove andareE’ chiaro che tutte queste cose non si possono fare se viaggi con un bambino piccolo. Viaggiare è dormire un po’ dove capita, se necessario condividere la stanza con degli sconosciuti e non spendere mai troppo. Viaggiare non dovrebbe essere lusso di pochi ma accessibile a tutti. 

Verso il cuore dell'Amazzonia brasiliana, col mio inseparabile zaino

Verso il cuore dell’Amazzonia brasiliana, col mio inseparabile zaino in un fiume infestato da piranha e jacarès (coccodrillo in portoghese)

Lo scorso anno, con Babyrisparmio che aveva da poco compiuto un anno, ci siamo lanciati in un grande classico: Milano Marittima. E’ stato bello: la sua prima volta al mare e noi lì ci sentivamo “sicuri” ma una cosa è una vacanza, altra cosa è il viaggio.

E mi sa che dovrò aspettare ancora un qualche anno, prima di poter tornare a viaggiare come piace a me. 

Allora ho pensato di ingannare l’attesa, raccontadovi qui mesi passati con uno zaino sulle spalle in Sudamerica. Parlarvene mi aiuterà a tenere vivi i ricordi. Cominceremo dal Brasile – uscendo anche dai soliti itinerari – una meta peraltro molto gettonata visto che è lì che si terranno i Mondiali di calcio e poi le Olimpiadi. Dunque se avete una mezza idea di farci un salto prossimamente, cominciate a seguirmi e a iscrivervi agli Rss (nella pagina in fondo) così da non perdervi nessun nuovo post.

E a voi? Non manca viaggiare da quanto è nato il vostro piccolo? O ci siete riuscite lo stesso senza troppe difficoltà?